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Pubblicato in: News

Recensione Amazing Katamari Damacy

Il Giappone nel corso della storia videoludica si è preoccupato sempre di produrre videogiochi di una stramberia senza paragoni diventati col tempo oggetto di culto.
Katamari Damacy ed i suoi seguiti sono chiarissimi esempi della cosa.

La serie nata su Playstation 2 tratta di una palla adesiva chiamata Katamari in grado di accalappiare qualsiasi tipo di oggetto presente su schermo. Noi, nei panni del meraviglioso principe delle stelle, avremo il compito di controllare il suo tragitto facendole inglobare qualsiasi cosa nel tentativo di accontentare nostro padre, il Re dell’universo.
Il fine ultimo sarà quello di trasformare i katamari da noi raccolti in stelle, per ricostruire un universo sempre più danneggiato dalla sbadataggine di nostro padre.

Amazing Katamari Damacy ricomincia da qui con una premessa identica: durante un ballo sfrenato il re dell’ universo calcia un secchio contenente buchi neri (!!!) che iniziano a fagocitare tutto il resto.

Katamari on the… smartphone

Tagliamo la testa al toro: Amazing Katamari Damacy non è uguale ai suoi predecessori, bensì è un endless runner che integra al suo interno, alcuni dei concept e pressoché tutto lo stile dei titoli originali. Tolta la delusione  che si può provare nel non trovare la libertà dei fratelli maggiori si resta piacevolmente stupiti dalla qualità del titolo.

La corsa infinita del nostro principe viene controllata attraverso il touch screen; è possibile muovere il nostro eroe a destra o sinistra o farlo saltare muovendo nella direzione desiderata il proprio dito.
Far saltare il principe è, per di più, di vitale importanza poiché il percorso è pieno di ostacoli e buchi neri in grado di portare il giocatore ad un game over istantaneo.

Like a Rolling Katamari

Rotolare ci porterà ad assorbire oggetti vari in grado di ingigantire il nostro Katamari. All’aumentare delle dimensioni aumenterà anche la varietà di oggetti che ci sarà possibile assorbire. Anche gli stage cambieranno per adattarsi alla nostre mole: un tavolo, una camera, una casa, una città e così via.

Tra gli oggetti saranno presenti anche dei particolari oggetti dorati in grado di donare al giocatore monete (la valuta in-game) o rubini (acquistabili altrimenti per sonanti € sullo store di gioco). Tornano anche i cugini del nostro principe in tutte le loro curiosissime forme. Essi sono catturabili durante la corsa e fanno le veci dei power-up aumentando, ad esempio, il nostro raggio di cattura o fornendoci un utilissimo scudo contro gli ostacoli.

Finita la nostra corsa spetterà al nostro magnifico padre giudicare l’operato e scegliere cosa fare del Katamari. Si guadagneranno quindi monete in base alla dimensione e frammenti stellari in grado di alimentare i razzi spaziali.

Questi ultimi corrispondono quasi alle tanto odiate lootbox e ricompensano il giocatore con monete e rubini. Mentre le prime possono essere utilizzate quasi unicamente per potenziare i nostri cugini ed i conseguenti power up, i secondi hanno numerose funzioni come ad esempio quella di farci continuare una corsa finita prematuramente.
In sostanza, le valute di gioco sono tutto meno che indispensabili ai fini di un gameplay divertente e ve le dimenticherete abbastanza velocemente.

Il principe più bello dell’universo è figlio del re più bello dell’universo.

Stilisticamente parlando il gioco continua a non avere eguali: Amazing Katamari Damacy è animato dalla stessa istrionica personalità dei suoi predecessori. Il 3D in Cell Shading del titolo è adorabilissimo grazie ai suoi colori piatti e cartoonosi e si stampa immediatamente nell’area del cervello dedita alla memoria a lungo termine.

Purtroppo al momento i percorsi presenti nel titolo sono limitati alla singola unità e di realmente randomico c’è davvero poco.
Senza un qualche aggiornamento l’interesse per il gioco rischia di morire rapidamente.
Il gioco inoltre, pur non mostrando una grafica esattamente “pesante” scatta leggermente su dispositivi di fascia media. Cattiva ottimizzazione?

Amazing Katamari Damacy è un titolo curioso, lontano dalle vette dei suoi genitori ma perfettamente in grado di resistere nel panorama mobile grazie ad uno stile artistico senza paragoni. Un gameplay bilanciato e non dipendente dalle microtransazioni contrastano una povertà di contenuti ed un’ ottimizzazione non perfetta.

Ciliegina sulla torta: il titolo è disponibile gratuitamente su Android ed iOS, non lasciatevelo scappare. Al prossimo giro vogliamo un capitolo simile a quelli per console.

This post was published on 15 Dicembre 2017 15:52

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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