Come tutti sappiamo, lo scorso 27 Ottobre è stato rilasciato Assassin’s Creed: Origins. Il gioco è stato accolto in maniera ottima sia dal pubblico che dalla critica, e probabilmente giocherà un ruolo chiave nel riabilitare il franchise agli occhi dei videogiocatori di mezzo mondo. Tuttavia, Ubisoft è riuscita a realizzare un’altra grande impresa. Ad un mese esatto di distanza dalla release ufficiale dell’ultimo Assassin’s Creed, nessuno è ancora riuscito a piratare il gioco. Inutile sottolineare quanto questo sia un ottimo risultato, che tutela le vendite del titolo e che fa ben sperare anche per la protezione di tantissimi altri tripla A.
Il successo di Ubisoft contro la pirateria
È inutile girarci troppo intorno: nonostante ci troviamo nel 2017, la pirateria è ancora una bella gatta da pelare. Tutto ciò ha contribuito a creare non pochi problemi a Denuvo, il sistema anti-pirateria più utilizzato dai publisher di tutto il mondo. Molti giochi tripla A non hanno neanche il tempo di arrivare sugli scaffali dei negozi che già è facile trovarne le crack. È impossibile non ricordare quanto accaduto a titoli come Tekken 7, Sonic Mania, la cui protezione è stata violata in nemmeno dieci giorni dall’uscita. Il “caso RiME“, invece, aveva gettato non poche ombre sull’efficienza di Denuvo, che addirittura avrebbe peggiorato le performance del gioco Tequila Works, costretta a rimuovere il DRM dal suo gioco. Tuttavia, nonostante una causa legale all’orizzonte, Denuvo rappresenta, come sottolineato anche da Square Enix, una delle poche tutele per l’industria di settore.
Occorre sottolineare che, se Assassin’s Creed: Origins è riuscito a resistere un mese alla pirateria, il merito va ripartito in egual misura tra Ubisoft e Denuvo. Se la società austriaca ha fornito al gioco l’ultima versione del suo sistema anti-tamper, anche il publisher francese ha fatto la sua parte con VMProtect. L’abbinamento di questi due sistemi di protezione, allo stato attuale, ha rappresentato una barricata finora invalicabile per hacker e cracker. Nonostante alcuni si lamentino del fatto che il DRM possa sovraccaricare la CPU, penalizzando le prestazioni del gioco, Ubisoft ha sempre smentito con forza ogni tipo di insinuazione in tal senso.
Un piccolo grande successo contro la pirateria informatica
Se la software house francese ha senza dubbio contribuito a proteggere il suo gioco, non possiamo non sottolineare i meriti di Denuvo. Su AC: Origins è infatti presente l’ultima versione del sistema anti-tamper che, allo stato attuale, nessuno è ancora riuscito ad aggirare. Sonic Forces, Star Wars: Battlefront II, Need for Speed Payback, Injustice 2, Football Manager 2018. Tutti i giochi ora elencati beneficiano del nuovo sistema targato Denuvo, e nessuno di questi titoli è stato ancora crackato dai pirati informatici.
Tutto questo, come è ovvio presupporre, si può facilmente tradurre in vendite maggiori. Assassin’s Creed: Origins è attualmente disponibile, per il mercato PC, sia su Steam che su Uplay. Nonostante non siano ancora disponibili i dati di vendita su Uplay, possiamo farci un’idea del successo del gioco grazie tramite i dati di Steam. Stando a quanto diramato dal sito SteamSpy, il gioco avrebbe venduto circa 367.000 copie sulla piattaforma Valve. I suoi due predecessori, Unity e Syndicate, hanno toccato quota 575.000 e 452.000 copie vendute su Steam. Anche grazie all’anno di pausa preso dalla serie, è facile ritenere che Origins possa superare questi numeri. C’è solo da chiedersi, a questo punto, se riuscirà a raggiungere i 1.5 milioni di copie vendute da Black Flag.
Un piccolo passo avanti per i tripla A
Inutile farsi troppe illusioni: sappiamo benissimo che, prima o poi, anche questa versione di Denuvo verrà crackata. Tuttavia, questo mese di protezione garantito dalla società anti-pirateria del momento rappresenta una speranza non da poco per tantissimi publisher. Sono numerosi i tripla A che potrebbero vedere tutelate le loro vendite grazie a Denuvo. In un mondo come quello dei videogiochi, che viaggia sempre ad altissima velocità, anche un mese di vendite “sicure” rappresenta un grosso traguardo.
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