A quasi un anno dall’annuncio ufficiale della cancellazione di Scalebound vengono finalmente fuori le vere motivazioni dietro la dolorosa decisione. A rivelarle è stato Phil Spencer, capo di Xbox, nel corso di un’intervista rilasciata durante l’E3.
Spencer ha addossato le colpe quasi completamente a Platinum Games. Cercando di sintetizzare il suo pensiero, possiamo affermare che l’errore principale fatto dalla casa sviluppatrice è stato quello di annunciare Scalebound prima del tempo. Lo hanno annunciato quando ancora non erano pronti, gli sviluppatori stessi erano ancora acerbi e fosse stato per lui, l’annuncio non sarebbe arrivato in quel modo, durante l’E3 2015.
In seguito all’annuncio si era creata molta attesa sul gioco, e questa pressione, accompagnata dalle richieste dei fans di vedere sempre più anticipazioni, ha letteralmente mandato in tilt la casa sviluppatrice. Il capo di Platinum Games Hideki Kamiya, grande amico di Phil Spencer, non era d’accordo con Microsoft sulla direzione da far prendere al gioco. Microsoft non vedeva di buon occhio un gioco enorme, che comprendesse sia single che multiplayer con un mondo così vasto, mentre Kamiya voleva compiere forse il passo più lungo della gamba. A causa di questi attriti la produzione si è fermata più volte, fino alla tragica decisione di bloccare del tutto il progetto. Al momento il marchio Scalebound è stato confermato, ma i lavori sono fermi e probabilmente non riprenderanno più visto che Spencer ha dichiarato di augurarsi di lavorare con Kamiya su un altro gioco.