Non è un buon momento per Oculus Rift e in generale per il mercato dei videogiochi VR. In particolare l’azienda controllata da Facebook ne sta passando di tutti i colori tra processi per violazioni contrattuali e addii dei vertici.
È di oggi inoltre la notizia della chiusura di Oculus Story Studio. Per chi non lo conoscesse, Oculus Story Studio è uno studio nato nel 2015 sotto l’ala protettrice di Facebook con l’intento di creare contenuti esclusivi per l’Oculus Rift e il Samsung Gear VR. Per contenuti si intendono film, ma anche videogiochi. Alcuni titoli sui quali stava lavorando sono Rock Band VR e Robo Recall. A dare notizia dell’avvenuta chiusura è stato Jason Rubin, vicepresidente di Oculus, il quale ha però specificato che il colosso di Zuckerberg non abbandonerà i progetti esistenti dei videogiochi o altri futuri, ma semplicemente li appalterà all’esterno.
Questi appalti esterni, si sa, sono costosi (si parla di 50 milioni di dollari di investimento, che diventano 250 milioni se si allarga lo sguardo ai film) e vengono curati meno dei progetti propri. Questa strategia potrebbe portare, sul lungo periodo, all’abbandono, o al massimo alla marginalizzazione, del progetto videogiochi, per dare maggior spazio allo sviluppo hardware.
This post was published on 5 Maggio 2017 13:37
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