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Pubblicato in: News

The Elder Scrolls Legends – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano 

Il mercato dei giochi di carte F2P è al momento dominato da Hearthsone, un gioco in grado di unire in maniera sorprendente complessità e immediatezza. Nel vasto mondo delle software house, tuttavia, qualcuno ha pensato di lanciare un guanto di sfida a Blizzard è quel qualcuno è Bethesda, uno studio di enorme importanza responsabile di franchise come Doom e Fallout. Il gioco in questione è legato a uno degli universi più affascinanti mai creati in ambito fantasy/videoludico (The Elder Scrolls) ed è evidentemente un progetto che la compagnia conta di sviluppare anche in futuro. Il punto è: questo prodotto riesce veramente a distinguersi da ciò che già c’è sul mercato? Scopriamolo insieme!


 

Mano piena

 

Andiamo subito al sodo e partiamo con il gameplay. In questo gioco di carte il vostro obiettivo è azzerare la vita dell’avversario attraverso un sistema di distruzione delle rune piuttosto originale, è presente un tavolo diviso in più sezioni in cui avete la possibilità di schierare creature di vario genere per attaccare il nemico. Attenzione:  i servitori sul lato destro possono attaccare o essere attaccati solo da servitori sul lato destro, mentre gli effetti delle carte possono essere attivati liberamente. 

Per quanto riguarda le rune di cui abbiamo parlato poco sopra il sistema funziona in questo modo: ogni volta che perdete cinque punti vita una delle rune in vostro possesso si spezza e voi pescate una carta (in certi casi noti come “carte profezia” attivabile immediatamente). Questa meccanica è a parer nostro molto azzeccata dal momento che da un lato costringe l’attaccante a dosare bene i propri attacchi per evitare spiacevoli sorprese e dall’altro permette rimonte altrimenti impensabili. 

Per il resto gli elementi del gameplay sono sostanzialmente quelli di Hearthstone e, in parte, Magic: abbiamo la curva di mana, servitori con attacco e difesa, effetti delle carte tremendamente simili a quelli del gioco Blizzard e così via. Il punto è che le differenze, ovvero la divisione del tavolo e il sistema delle rune, hanno un impatto enorme sul gioco e di conseguenza rendono The Elder Scrolls Legends un titolo degno di attenzione. Il team di sviluppo ha sostanzialmente ripreso la formula di Blizzard cercando di migliorarla e di renderla più profonda. 

Che storia!

 

The Elder Scrolls Legends offre un’interessante modalità storia che dura circa un paio d’ore e che consente all’utente di approfondire le meccaniche di gioco ottenendo carte molto utili. Le vicende narrate non sono eccezionali, su questo non c’è dubbio, ma possiamo comunque promuovere la storia sia per la durata (né troppo corta né eccessivamente lunga) che per le sfide originali proposte. Vincendo partite, inoltre, abbiamo la possibilità di salire di livello, dopo ogni scontro si ottengono carte più o meno utili da inserire nel mazzo: un’ottima base di partenza prima di cominciare ad accumulare gold per le varie bustine. 

Un’altra modalità interessante è l’arena, peccato che sia esattamente identica in tutto e per tutto (veramente in tutto!) a quella di Hearthstone, l’unica particolarità è che volendo è anche possibile giocare contro una buona intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda le classificate online, invece, il gioco sicuramente funziona e anche qui abbiamo stagioni della durata di un mese in cui possiamo accumulare punti su punti battendo gli avversari. Il bilanciamento fortunatamente è buono e non abbiamo trovato mazzi in grado di dominare al 100% il gioco… speriamo che il titolo rimanga così anche con l’introduzione di nuove carte già annunciata da Blizzard.

Deck building

 

In TES Legends si possono avere in un solo mazzo fino a tre copie della stessa carta e si possono creare deck da 50 o più carte (il limite è 70). L’interfaccia per la creazione del mazzo è piuttosto intuitiva ed è anche presente un sistema di crafting esattamente identico a quello di Hearthstone.

I mazzi di The Elder Scrolls: Legends ruotano attorno ad alcuni attributi di base: forza, agilità, intelligenza, resistenza e volontà. Nel momento in cui costruite un deck dovete scegliere per forza due degli attributi appena citati o puntare su un mazzo puro legato a un solo attributo, questa decisione avrà un impatto estremamente significativo sul vostro stile di gioco. Le carte forza, per esempio, sono pensate per prevaricare l’avversario in modo violento e senza attendere troppo, mentre quelle agilità sono più adatte a uno stile di gioco un po’ più orientato all’aggiramento.

La classe del personaggio viene individuata proprio in base alla tipologia di mazzo giocato e di conseguenza le partite vanno approcciate in modo sempre differente. 

Dov’è la magia?

 

TES Legends, come abbiamo detto, riprende molto da Hearthstone ma al tempo stesso propone meccaniche originali. La domanda che ci siamo posti giocandolo però è: dov’è la magia che ha sempre caratterizzato l’universo The Elder Scrolls? Le illustrazioni delle carte sono belle, nulla da dire al riguardo, ma le animazioni non sono il massimo e le varie schermate non sono così curate. La colonna sonora, inoltre, non è assolutamente epica come quella dei giochi della serie base e avremmo gradito molti riferimenti in più al mondo di Elder Scrolls. Perfino l’eroe che impersoniamo è anonimo e non ha una propria identità, il giocatore fa veramente fatica ad affezionarsi e riteniamo che sia proprio questo il difetto più grande del gioco. 

Tecnicamente il livello è sicuramente buono, le varie schermate sono intuitive e non abbiamo mai incontrato bug o difetti particolarmente gravi. Il tabellone di gioco purtroppo è un po’ spoglio e speriamo ne vengano aggiunti molti altri in futuro dal momento che dopo un po’ tende a stancare…

Conclusione

 

The Elder Scrolls Legends è una buona alternativa a Hearthstone, il gioco offre alcune meccaniche originali ma avremmo sicuramente gradito più coraggio in questo senso. Le meccaniche di costruzione e sviluppo del mazzo sono indubbiamente interessanti, così come la divisione del tabellone in sezioni e il sistema delle rune. Peccato invece per la mancanza di originalità dell’arena e per un legame veramente troppo debole con l’universo The Elder Scrolls…

Al momento è impossibile dire se Legends otterrà successo o meno, sicuramente potrebbe se Bethesda continuasse a lavorarci offrendo tanti nuovi contenuti e rendendo la formula più originale. Per il momento, in ogni caso, vi consigliamo comunque di provarlo. 

This post was published on 6 Aprile 2017 14:04

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