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Pubblicato in: News

AESVI e il Games Industry Day 2017, il futuro dei videogiochi in Italia

Si è tenuto oggi a Roma Games Industry Day 2017, l’appuntamento annuale promosso da AESVI, volto a favorire il dialogo tra industria e istituzioni. Vediamo i dettagli.

GAMES INDUSTRY DAY 2017: INDUSTRIA E ISTITUZIONI INSIEME PER SOSTENERE LO SVILUPPO DEL SETTORE DEI VIDEOGIOCHI IN ITALIA

Roma, 14 novembre 2017 – “Investire sui videogiochi. Investire sul futuro”: questo il tema del Games Industry Day 2017, l’appuntamento annuale promosso da AESVI, l’associazione che rappresenta il settore in Italia, tenutosi oggi presso l’Acquario Romano. L’incontro, volto a favorire il dialogo tra industria e istituzioni, arriva al termine del processo di attuazione della Legge Cinema, approvata lo scorso anno in Parlamento, che per la prima volta ha introdotto nel nostro paese alcune importanti misure di sostegno anche per le imprese produttrici di videogiochi.

Dal punto di vista dei consumi, il mercato dei videogiochi in Italia è florido e registra anno su anno una continua crescita, segno evidente della passione degli italiani per l’intrattenimento interattivo. Dal punto di vista della produzione, invece, il nostro paese è ancora in una fase embrionale di sviluppo, ma sta attraversando un momento di grande fermento. Gli studi di sviluppo di videogiochi attivi sul territorio nazionale sono, infatti, in costante aumento, con oltre 6 imprese su 10 nate da meno di tre anni e guidate da giovani imprenditori, con un’età media di 33 anni.

Una volta che i decreti attuativi entreranno in vigore, dopo il vaglio della Commissione Europea previsto per alcuni di essi, le imprese di produzione e distribuzione italiane potranno avere accesso, con efficacia retroattiva al 2017, ad una serie di benefici quali:

  • Tax credit produzione, diretto a sostenere non solo la produzione di videogiochi italiani, in un’ottica di valorizzazione e consolidamento della produzione interna, ma anche la produzione di videogiochi stranieri in Italia, in un’ottica di attrazione degli investimenti dall’estero, che è necessario prendere in considerazione in un mercato globale come quello del gaming;
  • Tax credit distribuzione, previsto anche per la distribuzione internazionale di videogiochi italiani e fondamentale per sostenere gli studi di sviluppo operanti in self publishing, che rappresentano la grande maggioranza dei casi in Italia;
Games Industry Day 2017
  • Contributi automatici e selettivi, legati ai risultati economici, culturali e artistici conseguiti dagli studi di sviluppo, in grado di coprire fino al 50% del costo di produzione dell’opera. Queste ultime due misure sono centrali in uno scenario come quello italiano in cui l’autofinanziamento è da sempre stato la prima fonte di sostentamento per le imprese, e in cui la mancanza di fonti finanziarie, tanto esterne quanto interne, è ritenuta in assoluto il principale ostacolo allo sviluppo del settore.

Per essere più competitiva nel mercato globale, l’industria italiana dei videogiochi ha bisogno di interventi che possano dare impulso allo sviluppo della produzione a livello locale. In questo senso la Legge Cinema rappresenta un grande passo avanti per il settore”, ha dichiarato Thalita Malagò, Segretario Generale di AESVI. “Ci auguriamo quindi che l’applicazione delle misure previste possa partire al più presto, dopo le necessarie verifiche in sede europea, e che lo sviluppo dell’attuazione della normativa nel prossimo futuro possa avvenire in due diversi direzioni: maggiori risorse finanziarie dedicate al settore dei videogiochi e maggiore focalizzazione sulla ricerca di investimenti internazionali a favore delle produzioni interne”.

Il Games Industry Day è stata l’occasione per aprire un dibattito che ha coinvolto istituzioni e rappresentanti dell’industria videoludica italiana per la valorizzazione futura del settore. Sono intervenuti Nicola Borrelli – Direttore Generale Direzione Generale per il Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Roberto Cicutto – Presidente Istituto Luce Cinecittà, Anna Ascani – Onorevole Commissione Cultura Camera dei Deputati e Responsabile Dipartimento Cultura Partito Democratico, Antonio Palmieri – Onorevole, Commissione Cultura, Camera dei Deputati, Marco Saletta – General Manager, Sony Interactive Entertainment Italia, Massimo Guarini – Founder & CEO, Ovosonico, Mauro Fanelli – Co-Founder & CEO, MixedBag per parlare di videogiochi e politiche culturali. Sul tema delle politiche economiche si sono confrontati Mattia Adani – Consigliere economico e membro della task force per l’attrazione degli investimenti, Ministero dello Sviluppo Economico, Monica Tonus – Ufficio Audiovisivi&Multimedia ICE-Agenzia, Donatella Solda – Dirigente per la Trasformazione Digitale, Gabinetto del Ministro, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Luisa Bixio – Vice Presidente Milestone, Gabriele Achler – CCO, redBit games e Dario Migliavacca – Managing Director, Ubisoft Milan.

Allo showcase hanno preso parte Nintendo, PlayStation, Xbox e alcune delle più interessanti produzioni italiane realizzate dagli studi di sviluppo Caracal Game Studio, Gamera Interactive, Forge Reply, Invader Studios, Milestone, MixedBag, redBit games, Ovosonico, Ubisosoft Milan e Yonder.

Sintesi Legge Cinema

La legge cinema, elaborata su proposta del Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini è stata approvata dal Parlamento alla fine del 2016 e ha delegato il Governo ad adottare nel giro di 12 mesi una serie di decreti attuativi per implementare le misure previste per il sostegno al settore audiovisivo. Gran parte dei decreti attuativi sono già stati approvati definitivamente dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, mentre altri stanno ultimando i vari passaggi del complesso (e differente) iter legislativo previsto. Per alcuni di essi è prevista l’approvazione della Commissione Europea, che dovrà dare il via libero definitivo all’applicazione delle misure.

I videogiochi sono stati inclusi nella legge e, una volta che i decreti attuativi entreranno in vigore, le imprese di produzione potranno accedere, con efficacia retroattiva al 2017, ad una serie di benefici, quali:

  • Tax credit per la produzione di videogiochi, distinta in produzione di videogiochi italiani e produzione di videogiochi stranieri in Italia. La prima misura è pensata per la produzione interna, la seconda è pensata invece per attrarre gli investimenti esteri nel nostro paese.

 

    • Il tax credit per la produzione di videogiochi italiani prevede un credito d’imposta del 25% sui costi eleggibili di produzione. Per potervi accedere è necessario superare il test di nazionalità e il test di eleggibilità culturale.
    • Il tax credit per la produzione di videogiochi stranieri in Italia prevede un credito d’imposta del 30% sui costi eleggibili di produzione. Non bisogna superare il test di nazionalità, mentre è necessario superare il test di eleggibilità culturale.
Games Industry Day 2017

 

  • Tax credit per la distribuzione internazionale di videogiochi italiani. La misura è importante soprattutto per gli studi di sviluppo che operano in self publishing. Non abbiamo ulteriori dettagli sulle modalità-

 

  • Contributi allo sviluppo, distinti in automatici e selettivi, riconosciuti sulla base di criteri artistici, culturali ed economici degli studi richiedenti. Di seguito sono riportati i criteri generali previsti dai decreti attuativi, che dovranno essere ulteriormente specificati per quanto riguarda il settore videogiochi.

 

  • I contributi automatici sono conferiti sulla base dei risultati artistici, culturali ed economici delle imprese richiedenti. Salvo alcune eccezioni, non possono superare il 50% del costo di produzione. I parametri sulla base dei quali viene determinata la loro attribuzione sono: a) partecipazione a manifestazioni internazionali di livello primario; b) candidatura e ottenimento premi internazionali; c) partecipazione a mercati nazionali e internazionali che prevedano una selezione per l’accesso; d) numero di Paesi esteri in cui l’opera ha avuto una diffusione di tipo commerciale; e) ricezione di contributi selettivi; f) realizzazione in coproduzione o in compartecipazione internazionale; g) realizzazione di opera la cui maggioranza di autori o il regista sia di genere femminile.
  • I contributi selettivi sono riconosciuti per lo sviluppo e la pre-produzione di videogiochi. Da capire cosa si intende per sviluppo e pre-produzione. Se la definizione è quella del cinema, per i videogiochi si dovrebbero ritenersi comprese le fasi della conception e della pre-produzione, che insieme rappresentano il 15-30% dei costi complessivi di produzione. Sono assegnati sulla base di bandi emessi dal Ministero dei Beni Culturali che definiscono i criteri principali per l’erogazione dei contributi, tra cui: qualità e originalità della sceneggiatura e del soggetto; realizzabilità del progetto e sue effettive potenzialità produttive; potenziale diffusione e fruizione dell’opera nei festival e nel circuito delle sale, in Italia che all’estero. Anche in questo caso, è da capire come i criteri del cinema siano adattati al settore videogiochi. L’assegnazione dei contributi selettivi deve essere effettuata da un gruppo di cinque esperti di chiara fama e comprovata esperienza nel settore.

Le risorse per il 2017 destinate ai videogiochi dovrebbero essere:

  • € 5.000.000 per il tax credit alla produzione  di videogiochi italiani
  • € 25.000.000 per il tax credit per l’attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi, quindi anche per a produzione di videogiochi stranieri in Italia
  • €12.000.000 per il tax credit alla distribuzione (da ripartire tra tutti i settori oggetto della legge cinema).
  • € 50.000.000 per i contributi automatici (da ripartire tra tutti i settori oggetto della legge cinema).
  • € 32.000.000 per i contributi selettivi (da ripartire tra tutti i settori oggetto della legge cinema).

Fonte: comunicato stampa ufficiale.

This post was published on 14 Novembre 2017 12:56

Simone Pettine

Mi piace leggere, scrivere, videogiocare, approfondire la mia conoscenza delle lingue indoeuropee e mangiare i bambini.

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