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EA: nuova bufera su Star Wars: Battlefront II

Non è neanche arrivato sugli scaffali, ma Star Wars: Battlefront II fa già parlare di sé. Il gioco, come tutti sicuramente saprete, uscirà il prossimo 17 Novembre, ma è stato possibile averne un assaggio sia attraverso la beta di gioco che attraverso il sistema EA Access. Ma che cos’è ad aver mandato in bestia migliaia di giocatori in tutto il mondo? Il pomo della discordia sarebbe rappresentato dal sistema di progressione del nuovo Battlefront, che impedirebbe di sbloccare determinati personaggi, se non dopo ore e ore di gioco online.

EA di nuovo nell’occhio del ciclone

Star Wars: Una Nuova Polemica.

Non è decisamente un bel periodo per EA. Il publisher statunitense è di recente balzato agli onori della cronaca per la chiusura di Visceral Games. Come tutti sapranno, lo studio di sviluppo era a lavoro su un gioco d’azione ambientato nell’universo di Star Wars. Come è facile intendere, con la chiusura dello sviluppatore, il progetto è stato rimandato a data da destinarsi. Se a tutto questo aggiungessimo anche dei retroscena riguardanti Dead Space 2, possiamo facilmente immaginare quanta poca simpatia riscuota attualmente Electronic Arts tra i videogiocatori.

Sono veramente necessarie le microtransazioni?

Tuttavia, occorre fare un’importante premessa: le polemiche su Star Wars: Battlefront 2 non nascono oggi. Sin dalla beta di gioco è stato possibile registrare un certo scontento tra i giocatori, in merito alle Carte Stellari. Il sistema fu successivamente cambiato, anche a causa dei feedback ricevuti da EA. Poche ore fa, invece, è esplosa un’altra bufera, questa volta su Reddit, a riguardo del sistema di progressione offerto dal gioco. Come molti sapranno, nel nuovo Battlefront è possibile giocare vestendo i panni dei personaggi più rappresentativi della saga di Star Wars. Molti eroi sono già sbloccati sin dalle prime fasi di gioco. Tuttavia, i personaggi più rappresentativi, come Darth Vader e Luke Skywalker, dovranno essere acquistati attraverso una valuta in-game. Come si ottiene questa moneta? In due modi: giocando online oppure attraverso microtransazioni, che vi consentiranno di sbloccare delle loot box non molto diverse da quelle viste in Overwatch, in cui è contenuto il denaro di gioco.

Da qui sono partite le accuse di Pay-To-Win nei confronti di EA.

Le accuse di Pay2Win sono fondate?

Quello di Star Wars: Battlefront II non sarebbe un pay-to-win.

In realtà, non è esatto parlare di pay-to-win nei confronti del publisher americano, per almeno due buone ragioni. In prima base, nessun eroe è direttamente acquistabile attraverso microtransazioni. Spendendo denaro reale sarà infatti possibile acquistare unicamente le loot box, da cui usciranno sia carte che valuta in-game. Inoltre, la medesima valuta in-game è ottenibile attraverso un comune grinding. La volontà di EA sarebbe, quindi, quella di spingere i giocatori a passare molte ore su Battlefront, al fine di ottenere la valuta necessaria per sbloccare i loro personaggi preferiti. Non ci sarebbe, quindi, la necessità di aprire il portafogli per giocare con Darth Vader.

Tante ore di grinding necessarie.

Tuttavia, uno dei post aperti nel canale Reddit ufficiale del gioco è già passato alla storia, raccogliendo il maggior numero di voti negativi mai visto sul social network in questione. Il thread in questione sottolineava non solo lo stupore per aver pagato un gioco il cui personaggio più rappresentativo, Darth Vader, risultava essere non subito disponibile, ma anche l’enorme numero di ore necessario per accumulare i crediti richiesti per sbloccarlo. Si parla di un grinding di quasi 40 ore di gioco online per sbloccare il solo Darth Vader, o il solo Luke Skywalker Non esattamente poche, come potrete comprendere.

La risposta di EA


A seguito di quanto apparso su Reddit, Electronic Arts ha risposto in modo calmo e pacato, cercando di dare spiegazioni e di venire incontro a tutti.

“L’intento è quello di offrire ai giocatori un senso di orgoglio e di compimento nello sbloccare i diversi eroi.

Per quanto riguarda i costi, abbiamo scelto i valori iniziali basati su dati raccolti nell’open beta, e altri aggiustamenti al sistema di premi e ricompense sono stati effettuati prima del lancio. Tra le altre cose, stiamo guardando i tassi di guadagno del credito per giocatore su base giornaliera, e stiamo facendo modifiche costanti per garantire che i giocatori abbiano sfide che siano attraenti, gratificanti e naturalmente raggiungibili attraverso il gameplay.

Apprezziamo le risposte sincere e la passione che la community ha presentato attorno agli argomenti attuali qui su reddit, sui nostri forum e su numerosi profili dei social media.

Il nostro team continuerà a apportare modifiche e monitorare i feedback della community e aggiornare tutti quanto prima e quanto più di frequente potremo.”

Tuttavia, l’intento di placare gli animi è stato del tutto vanificato dal tweet di Mat Everett, il community manager di EA. Attraverso il suo profilo ufficiale, Everett avrebbe pubblicato un tweet, ora cancellato, ma ancora visibile a questo indirizzo. Nel cinguettio in questione, il community manager definiva coloro che si erano lamentati del gioco “sviluppatori da poltrona“. Nonostante la successiva rettifica, possiamo facilmente immaginare quanto tutto questo abbia nuovamente fomentato degli animi mai del tutto placati.

Oltre 40 ore di gioco per sbloccare un singolo personaggio

Più di 40 ore necessarie per sbloccare un singolo personaggio.

Altri thread su Reddit hanno evidenziato altri aspetti non poco rassicuranti in merito allo sblocco dei vari personaggi. Un redditer, attraverso una tabella di calcolo consultabile cliccando qui, ha affermato che, per ottenere i crediti necessari per sbloccare un singolo eroe, saranno necessarie circa 40 ore di gameplay. Per rendere disponibili tutti gli eroi serviranno invece ben 170 ore di gioco, più di 7 giorni consecutivi passati a giocare al titolo EA. Molti potranno obiettare, affermando le sfide, una volta soddisfatti i requisiti, potrebbero garantire dei crediti bonus. Ebbene, un altro Redditer ha affermato, attraverso una nuova tabella di calcolo, che queste sfide incidono molto poco. Il completamento di tutte le sfide di gioco garantirà al giocatore esattamente 32.400 crediti, la metà di quelli necessari per sbloccare il solo Darth Vader.

A tutto questo, il publisher ha risposto nel modo che segue.

“Ci un sacco di contenuti disponibili al lancio, e ancora di più provenienti dal live service, e regoleremo continuamente la nostra meccanica di progressione per dare ai giocatori un senso di realizzazione mentre esplorano tutto di Battlefront 2.”

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito. Se volete approfondire la questione, in attesa della nostra recensione del gioco, leggete le nostre impressioni sulla beta di Star Wars: Battlefront II.

This post was published on 13 Novembre 2017 17:28

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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