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Monster Hunter World non avrà le microtransazioni

Inutile girarci troppo intorno: Monster Hunter World è uno dei titoli più attesi del 2018. Il prossimo 26 Gennaio, il quinto capitolo della serie principale di Monster Hunter approderà su Playstation 4 e Xbox One e, in un secondo momento, su PC. Dalla sua presentazione ufficiale, avvenuta all’E3 2017, abbiamo avuto modo di vedere diversi gameplay riguardanti armi, armature e, ovviamente, alcuni dei mostri che incontreremo nel gioco. Poche ore fa, i creatori del gioco hanno dato una notizia che farà tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan della serie. Nel prossimo Monster Hunter: World non saranno presenti né loot box né le tanto vituperate microtransazioni.

Niente microtransazioni per Monster Hunter World

Monster Hunter dice no alle microtransazioni.

Sono molti i giocatori a non amare particolarmente le microtransazioni. Nonostante tutto, esse sono sempre più diffuse, anche perché rappresentano uno dei mezzi principali, per un publisher, per poter guadagnare dai propri videogame. Va da sé, ovviamente, che in molti titoli, specialmente nei free-to-play, le microtransazioni sono oramai accettate e tollerate, ma non si può dire altrettanto per quanto riguarda i giochi tripla A. Uno degli esempio maggiormente discussi è stato La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, ma anche l’ultimo Star Wars: Battlefront II. Nonostante il dilagare di questa pratica, c’è anche chi riesce ad impuntarsi e a dire di no. Due esempi ci fanno capire che è possibile realizzare un gioco di successo e remunerativo senza ricorrere alle microtransazioni: Gran Turismo Sport e, appunto, Monster Hunter World.

In una recente intervista rilasciata a Gamespot, Ryozo Tsujimoto e Yuuya Tokuda, rispettivamente produttore della serie e Game Director della sua ultima incarnazione, hanno parlato dell’impatto che loot box e microtransazioni potrebbero aver sul loro gioco. Inutile dire che l’idea di inserirli non li attirava per niente. Ecco le dichiarazioni di merito di Tsujimoto.

“Penso che Monster Hunter abbia già quel tipo di bonus casuale al suo interno, nel gameplay. Hai già il bisogno di andare in giro ad ottenere risorse, è uno degli un aspetti fondamentali del gioco di base, senza il bisogno di dover aggiungere le microtransazioni. Inoltre, vogliamo che la gente viva l’esperienza che abbiamo creato per loro, e non che abbia la possibilità di saltarne una parte.”

Monster Hunter non è un gioco da microtransazioni

L’attesa sale sempre di più.

Se Tsujimoto non ama il fatto che i giocatori paghino per saltare alcune fasi del suo gioco, Tokuda è stato ancora più netto nelle sue dichiarazioni.

“Non vorrei vedere un loot box a pagamento o un sistema a pagamento per ottenere oggetti casuali all’interno di Monster Hunter, perché non è un gioco in cui la forza degli oggetti utilizzati è l’aspetto chiave per procedere nel gioco.”

In parole povere, entrambi gli intervistati hanno ritenuto che un sistema di microtransazioni andrebbe a minare e sbilanciare il gameplay di Monster Hunter World.

“Per fare una cosa del genere, dovremmo re-immaginare tutto ciò che abbiamo creato, e non è qualcosa che abbiamo in mente di fare, ora come ora.”

Secondo gli sviluppatori, anche un personaggio appena creato potrebbe avere la possibilità di ottenere armi ed armature di alto livello.

Ricordiamo ai nostri lettori che Monster Hunter World uscirà il prossimo 26 Gennaio per Playstation 4 e Xbox One. La release su PC avverrà solo successivamente. Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.

This post was published on 3 Novembre 2017 12:28

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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