Recentemente la CIA ha messo a disposizione sul web numerosi fascicoli presenti nei propri archivi. Tra questi ci sono circa 470.000 files raccolti a Maggio del 2011 dal computer del leader di Al-Qaida, Osama Bin Laden. La CIA non ci ha svelato i progetti per nuovi attentati o video formativi per nuovi terroristi (anche se c’erano), ma cartelle dove erano contenuti gli ultimi blockbuster e videogiochi.
Si parla del più famoso terrorista di questo secolo e il ritratto che esce fuori è quello di un appassionato di retrogames e anime. L’intero archivio può essere esaminato qui. Il contenuto è ampio e vario ed è stato suddiviso in quattro cartelle per facilitare la ricerca: audio, video, immagini e documenti vari.
Al momento però l’alto flusso di richieste ha costretto la CIA a bloccare temporaneamente il link. Non così presto da evitare alcune diffusioni nella rete, come il tweet esposto sopra. Pac-Man, Chiki Chiki Boys, U.N. Squadron. Questi alcuni dei titoli contenuti nel disco fisso di Bin Laden, insieme all’emulatore per poter giocare ad ognuno di questi videogame d’annata. Il leader di Al Qaida pare avesse una predilezione per alcuni giochi un po’ più ‘piccanti’: Gals Panic in primis e i suoi ‘cloni’ più famosi, come Perestroika Girls, Fantasy ’95 e Miss World ’96. Più recenti invece troviamo titoli che hanno fatto la storia del videogioco: Final Fantasy VII e Resident Evil.
Gli archivi non si limitano ai soli videogiochi. Come già detto in precedenza, il materiale raccolto è vario e diviso in quattro categorie. La CIA dichiara inoltre che alcuni file non sono stati resi pubblici: documenti che mettono in pericolo la sicurezza nazionale e il porno ovviamente (sì, c’era anche quello).
Tra i file non inseriti abbiamo anche titoli coperti da copyright. Ma l’agenzia di intelligence americana ha rilasciato una lista per sedare la nostra sete di curiosità. Da questi vediamo che Osama Bin Laden è stato anche un uomo interessato alla cultura, grazie alla raccolta di documentari del National Geographic o di Discovery. Anche se gran parte di questi erano incentrati sulla propria figura, come:
Ma anche relativi al momento storico/politico contemporaneo:
o più naturalistici, come i documentari del National Geographic:
Nella lista ci stanno anche film che non ti aspetti, materiale che troveresti nel computer di casa di qualsiasi famiglia normale e che non penseresti che faccia parte dell’hard disk di un terrorista pluri-ricercato:
Vi rimandiamo al post originale della CIA nel caso vogliate curiosare più a fondo. Nel caso il link agli archivi dovesse tornare disponibile, la CIA vuole mettere in guardia ogni cittadino: “Prima di mettere le mani su questi file, sappiate che provengono da un’associazione terroristica. Questi file sono stati esaminati e ‘puliti’, molti di essi contenevano dei malware. Questo però non significa che tutto il materiale sia scevro di rischi, può sempre esserci l’eventualità che qualcosa sia sfuggita al nostro esame.”
This post was published on 2 Novembre 2017 12:03
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