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AC e Watch Dogs sono due parti dello stesso universo narrativo

Il 27 Ottobre è stato il giorno della release di tanti prodotti decisamente attesi. Nella giornata di ieri, infatti, sono arrivati sugli scaffali titoli come Super Mario Odyssey, Wolfenstein 2: The New Colossus ed Assassin’s Creed: Origins. Tra gli eventi non videoludici, c’è da registrare il debutto della seconda stagione di Stranger Things, anticipato dalla release di un simpatico e godibilissimo gioco mobile. Ebbene, la notizia di oggi si concentra sul fatto che, dall’ultimo capitolo di Assassin’s Creed, emergerebbero delle nuove prove che porterebbero ad un colpo di scena non da poco. Secondo quanto emerso dall’ultimo gioco Ubisoft, Assassins’ Creed e Watch Dogs sarebbero due parti dello stesso universo narrativo.

Da Assassin’s Creed a Watch Dogs il passo è breve

Un hacking prima ed un salto della fede subito dopo.

Diciamocelo chiaro sin da subito: la teoria relativa al fatto che Assassin’s Creed e Watch Dogs siano due “vasi comunicanti” non nasce di certo oggi. Sin dall’uscita dell’avventura di Aiden Pearce, non pochi fan hanno ipotizzato che le vicende narrate nei due giochi potessero avere dei punti di contatto. A supporto di questa ipotesi c’erano tutta una serie di easter egg sparsi per Chicago, spesso relativi anche ad altri franchise targati ubisoft, tra cui, ad esempio, lo stesso Far Cry e Rabbids. Senza considerare, tra l’altro, il fatto che lo stesso Assassin’s Creed ha esplorato tantissime epoche storiche, e che quindi non potrebbe, per forza di cose, essere ambientato nel presente. Ma potrebbe contribuire a creare qualcosa di più vasto, come parte di un grande universo narrativo.

Come abbiamo detto in apertura, gli indizi a supporto di questa tesi sono tutti contenuti in Assassin’s Creed: Origins. Tuttavia, bisogna avvertire che si tratta di veri e propri spoiler. Per questa ragione, se non avete completato il gioco, e se volete scoprirne tutti i dettagli con le vostre forze, vi sconsigliamo di andare oltre con la lettura. Qualora, invece, la vostra curiosità fosse troppa, proseguite senza indugio.

Attenzione agli Spoiler

Una teoria sempre più chiacchierata.

Se state leggendo queste parole, bene, è giunta l’ora di vuotare il sacco. Come abbiamo detto in precedenza, diversi easter egg sparsi nei precedenti Assassin’s Creed e Watch Dogs hanno supportato la teoria di un unico universo narrativo. Andiamo a vedere cosa è celato all’intendo di AC: Origins.

Come tutti sapete, Assassin’s Creed contiene degli spezzoni di trama ambientati nel presente. In Origins, quando verrete catapultati nel presente per la prima volta, farete la conoscenza di Layla Hassan, che, nella maggior parte del gioco, rivivrà, attraverso l’Animus, la storia dei suoi antenati impresse nel suo DNA. Hassan è stata addestrata dall’Abstergo, la sofisticatissima e malvagia società di facciata dei Templari, che viene introdotta nelle storyline ambientate nel presente. Layla ha un computer portatile, e su quel computer portatile sono presenti e-mail, foto, chat ed una cartella di documenti legati a dei personaggi della parte moderna della trama che, però, sembrano essere morti.

Riconoscete quella locandina?

Una di quelle persone morte è Olivier Garneau, il Chief Creative Officer di Abstergo Entertainment, che è, fondamentalmente, la divisione videogiochi di Abstergo. Chi ha giocato ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, ricorderà sicuramente che, nelle parti ambientate nel presente, ci trovavamo proprio negli uffici di Abstergo Entertainment. Ed è stato in quel gioco che abbiamo appreso che Garneau si è spesso recato a Chicago. Abbiamo anche appreso che la Blume, la compagnia di sicurezza che sarà il nostro principale antagonista nel primo Watch Dogs, ambientato, per l’appunto, a Chicago, fa parte dell’universo AC.

Una foto decisamente emblematica

Avete mai visto questa persona prima d’ora?

Bene, ora sappiamo che Olivier Garneau ha spesso fatto viaggi con Chicago come destinazione, ed i file presenti in Assassin’s Creed: Origins indicano che Garneau è morto a Chicago. A supporto di quanto riportato nei file, è allegato anche un filmato delle telecamere di sorveglianza che riprendono l’esatto momento dell’omicidio.

L’immagine, che vi lasciamo in allegato, mostra chiaramente una persona non meglio identificata, con addosso un impermeabile ed un berretto, che spara a sangue freddo, uccidendo Olvier Garneu. Avete la sensazione di aver già visto questa persona altrove? Ebbene si, si tratta proprio di Aiden Pierce, l’intrepido hacker protagonista del primo Watch Dogs.

Tuttavia, ricordiamo che, allo stato attuale, si tratta di semplici easter egg. Non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale da parte di Ubisoft, e probabilmente non ce ne saranno affatto. Come in molti ricorderanno, nel primo Watch Dogs era stato inserito un piccolo filmato di Assassin’s Creed: Revelations. In una delle missioni di Watch Dogs 2, invece, dovevamo infiltrarci negli studi Ubisoft per rubare dei filmati di un nuovo titolo dello sviluppatore francese. Proprio per questa ragione, possiamo facilmente comprendere che ad Ubisoft non manca di certo il senso dell’umorismo.

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.

This post was published on 28 Ottobre 2017 17:48

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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