Come in molti sapranno, nella giornata di ieri è scoppiata una vera e propria bomba. Electronic Arts aveva infatti inviato una richiesta in cui chiedeva, praticamente, la sospensione dei servizi relativi al multiplayer online nei confronti dei vecchi capitoli di Battlefield. La cosa riguardava in particolare Revive Network che, con anni di duro lavoro, era riuscita “riportare in vita” alcuni dei primissimi capitoli del franchise in questione. Ebbene, in data odierna, EA ha deciso di chiarire la propria posizione in merito. Al centro della questione non ci sarebbe il multiplayer in sé, ma l’utilizzo dei marchi e degli artwork registrati dal publisher statunitense.
EA: una mossa sbagliata?
Ricapitoliamo un po’ la situazione per chi non avesse seguito la vicenda sin dalle sue origini. Alcuni anni fa, moltissimi titoli facevano affidamento ai servizi di GameSpy per il loro multiplayer. Come tutti sappiamo, nel 2014, GameSpy ha chiuso i battenti, creando un vuoto incolmabile in tantissime community di giocatori. I titoli che non potevano più beneficiare delle loro funzioni online era tantissimi e di grande spicco. Star Wars Battlefront 2, il cui multiplayer è stato di recente ripristinato, e soprattutto diversi giochi del franchise EA, tra cui Battlefield 2142, Battlefield 2 e Battlefield Heroes. Fu trovato un modo per riportare in vita l’online dei giochi di Battlefield, ovvero attraverso il ricorso a delle mod. Una di queste mod era Revive Network.
Ebbene, proprio ieri lo staff legale di EA aveva contattato il team di Revive Network, con il risultato di generare la chiusura del servizio reso ad oltre un milione di giocatori sparsi per il mondo. Ecco quanto avevano dichiarato i creatori della mod.
“Arriveremo subito dritti al punto: il team legale di Electronic Arts Inc. ci ha contattato e ci ha chiaramente chiesto di smettere di distribuire e utilizzare la loro proprietà intellettuale. Come appassionati ddel franchise, rispettiamo queste loro prescrizioni.
Negli ultimi 3 anni e mezzo, Revive Network ha colmato un vuoto in quasi 1 milione di giocatori, riportando in vita i loro titoli preferiti dopo che i servizi online sono cessati a causa della chiusura di GameSpy. Solo pochi mesi fa, abbiamo assunto il compito di riportare in attività i servizi multiplayer on-line per Battlefield Heroes, uno dei giochi più amati dai fan della serie. La reazione del pubblico per i nostri sforzi su questo titolo è stata massiccia, e non ci saremmo mai aspettati che fosse così grande.
Al momento, il download della mod sarà disabilitato.
Questa è probabilmente la parte in cui dobbiamo dire addio. Prima di lasciare il campo di battaglia, vorremmo ringraziare tutti gli sviluppatori, gli artisti, i moderatori e, ultimo ma non meno importante, ogni singolo giocatore che ha contribuito a rendere tutto questo una realtà. Senza di voi, tutto questo non sarebbe stato così bello.
Firmato
– Il team Revive Network”
EA vuole soltanto tutelare i suoi marchi registrati
Dopo le tante polemiche scaturite da questa mossa, il publisher statunitense ha voluto chiarire la propria posizione. EA ha infatti affermato di non voler affatto la cessazione dei serivizi multiplayer online relativi ai suoi giochi, ma desidera che siano rimossi dal sito marchi ed artwork di sua proprietà. Lo scopo, ovviamente, è quello di evitare di generare confusione nel pubblico. Qualora il multiplayer non ricevesse più alcun supporto dai modder, tutto questo sarebbe frutto di una loro decisione, e non di una forzatura da parte di EA.
“Scrivo per conto di Electronic Arts Inc. e dello studio di sviluppo DICE o, in altre parole, “quei ragazzi che hanno creato Battlefield”.
Abbiamo notato che Revive Network ha diversi progetti e siti dedicati quasi ad essere un medico, rivitalizzando vecchi giochi di Battlefield, tra cui Battlefield Heroes, Battlefield 2 e Battlefield 2142. È fantastico vedere il vostro entusiasmo per questi titoli. Non per vantarci, ma anche noi abbiamo ancora i brividi per la nostalgia ogni volta che avviamo questi capitoli classici del franchise Battlefield.
Abbiamo bisogno di un favore però: dobbiamo chiedervi di smettere di lanciare le casse di munizioni. Detto in termini più legali, vi preghiamo di smettere di distribuire copie dei nostri client di gioco e di utilizzare i nostri marchi, loghi e artwork sui vostri siti. Il problema è che i vostri siti web possono facilmente indurre in errore i visitatori, che potrebbero credere che siate associati o affiliati a EA, e noi siamo gli unici a poter mostrare il dog tag EA. Dal momento che siete membri della community di Battlefield, sappiamo che siete intelligenti e disponibili, e sappiamo che rispetterete il fatto che dobbiamo proteggere i nostri diritti di proprietà intellettuale sul franchise.
Per favore, rispondeteci per farci capire che siete d’accordo su questo punto. Se avete domande su tutto questo, non esitate a contattarmi via e-mail.”
Restate sintonizzati su questi canali per ulteriori news in merito. Se volete approfondire alcune notizie riguardanti EA, cliccate le nostre news circa la chiusura di Visceral Games, nonché il nostro editoriale sul destino dei giochi single player.