Intervista a cura di Samuele Zaboi
Nel corso della nostra anteprima di Deus Ex: Mankind Divided, abbiamo avuto modo di intervistare Jean Francois Dugas, executive game director del gioco, per scambiare due parole sul titolo in arrivo il 23 agosto su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Vi proponiamo qui di seguito l’intervista completa:
Games.it: Grazie per averci offerto questa possibilità. Vorremmo iniziare subito con una curiosità, con un argomento molto attuale di questi tempi: la realtà virtuale. Avete mai pensato al supporto del mondo VR per Deus Ex: Manking Divided? Noi riteniamo che per certi aspetti potrebbe essere perfetto per questa soluzione.
Jean Francois Dugas: Beh, bella domanda (ride, ndr). In realtà non abbiamo mai pensato allo sviluppo di Mankind Divided per la realtà virtuale ma posso dirvi che ci sarà qualcosa per i giocatori PC. Stiamo realizzando 4 mappe del gioco giocabili con la realtà virtuale e anche la modalità Violazione. Devo confessare che qualcosa di assolutamente fantastico giocare con la realtà virtuale. Sarete davvero dentro il gioco. Sarete nella stanza di Adam come se fosse la vostra. Sarete Adam.
Games.it: Avete già annunciato che supporterete la modalità Violazione anche dopo il lancio di Deus Ex: Mankind Divided. Supporterete anche il gioco principali con DLC e un Season Pass?
Jean Francois Dugas: Sì, posso confermare che ci sarà un Season Pass con DLC e che supporteremo la modalità Violazione. Per il momento non posso dire di più.
Games.it: Deus Ex: Mankind Divided può essere definito un gioco stealth o un fps? Oppure, non appartiene a nessuna di queste categorie?
Jean Francois Dugas: Quando abbiamo realizzato Mankind non lo abbiamo pensato come un gioco stealth o come uno sparatutto. Siete liberi di avere l’approccio che desiderate. Potete terminare il gioco senza sparare un solo colpo di pistola oppure potete trasformarlo in un autentico fps. Infine, potrete decidere di combinare queste due componenti. A voi la scelta.
Games.it: Quanto durerà Deus Ex: Mankind Divided in termini di longevità? Puoi dirci qualcosa a riguardo?
Jean Francois Dugas: Beh, dipende molto dal giocatore. Potrete esplorare una mappa in 4 ore oppure passarci 40 ore per conoscere ogni storia e ogni particolare. Potrete esplorare in piena libertà le ambientazioni per conoscere tutti i personaggi che incontrerete. In media, posso dire che la durata del gioco si attesta sulle 20-22 ore ma molto dipende da voi. Non va dimenticato infine che, una volta terminato Mankind, verrà sbloccata una modalità che vi costringerà a ripartire da capo ogni volta che morirete. Una vera sfida.
Games.it: Questo è il miglior Deus Ex di sempre?
Jean Francois Dugas: Onestamente è difficile dirlo. Toccherà a voi e ai giocatori dirci se sarà così. Personalmente, lasciando per un attimo da parte Mankind Divided, ho amato molto Human Revolution ma il primo Deus Ex ha qualcosa di unico, ha introdotto un nuovo genere. Tra due anni potremmo essere qui a fare lo stesso discorso, includendo però Mankind.
Games.it: Quindi, stando alle tue parole, avete già in mente un nuovo Deus Ex?
Jean Francois Dugas: Io ho qualche idea, ovviamente, ma non dipende da me. Se Mankind avrà successo sarà possibile parlarne, i soldi però non sono i miei (ride, ndr). Quando abbiamo scritto Mankind Divied abbiamo lasciato aperta la possibilità per un possibile seguito ma ora non possiamo dire nulla e, ripeto, non dipende da noi.
Games.it: Un giocatore che non ha mai provato Deus Ex, come può approcciarsi a Mankind Divided? È un problema non aver giocato i capitoli precedenti?
Jean Francois Dugas: Potrete giocarci tranquillamente anche se si tratta del vostro primo Deus Ex. All’inizio vi saranno presentati i personaggi, la storia e gli eventi che hanno portato a Mankind. Ci sarà anche un filmato che riassumerà quanto successo in Human Revolution per permettervi di iniziare al meglio Mankind.
Games.it: Quando avete realizzato il primo Deus Ex, avete provato a immaginare un futuro che ora è praticamente reale sotto diversi aspetti. Come avete immaginato il futuro scrivendo e realizzando Mankind Divided?
Jean Francois Dugas: Ci sono due differenti correnti di pensiero. Da un parte si crede che la tecnologia porterà solo benefici e migliorerà la qualità della vita di ognuno di ogni mentre un’altra corrente di pensiero crede che ci porterà all’inferno, creando troppa dipendenza. La realtà sta nel giusto equilibrio, un po’ come Deus Ex. Bisogna trovare il giusto equilibrio con la tecnologia anche se in Mankind andrete ad esplorare il lato più oscuro.
Games.it: Grazie per averci concesso il tuo tempo per questa intervista.
Jean Francois Dugas: Grazie a voi, è stato un piacere.