Articolo a cura di Giulia Ambrosini
La nostra avventura alla ricerca della verità che si cela dietro i misteriosi esperimenti presso la colonia penale continua con il secondo episodio di Resident Evil Revelations 2. Abbiamo lasciato i nostri protagonisti di fronte ad una serie di spiacevoli rivelazioni, con una presenza minacciosa che si fa chiamare Guardiana a controllare l’isola dove è situata la grande prigione in cui siamo stati trascinati assieme ad altri impiegati di Terra Save. Lasciamo a voi il piacere di scoprire gli altri dettagli della trama affrontati nel precedente episodio e proseguiamo la nostra analisi per comprendere il percorso pensato da Capcom per questo interessante Spin Off.
L’EFFETTO SORPRESA SI ATTARDA ANCORA AD ARRIVARE
Abbiamo ripreso i comandi di Claire dopo aver sbloccato alcune abilità per lei e la sua partner Moira con i punti guadagnati nel precedente capitolo. Tra di esse ad esempio vi è la possibilità di accorciare il tempo di utilizzo di uno spray curativo, o di aumentare il potere accecante della torcia. Altre abilità sono disponibili per la squadra di Barry e Natalia, come l’aumento del raggio di percezione della bambina o una temporanea invulnerabilità durante la schivata. La campagna di questo secondo episodio intitolato “Meditazione” si caratterizza per un ampliamento degli scenari esplorabili, sempre comunque limitati da un certo numero di percorsi pensati per farci portare a termine degli obiettivi in ordine, come recuperare materiali utili per le riparazioni. Lo stile di gioco appare leggermente indefinito, tanto che si passa da sequenze più angoscianti arricchite di enigmi ambientali, a fasi più action dove ci viene chiesto di correre all’impazzata per sfuggire a gruppi di nemici. Una sequenza in particolare, ambientata in quello che sembra un piccolo villaggio dei nativi dell’isola, ha assunto il carattere di una modalità Orda con poche munizioni. Questa è stata, a nostro parere, la parte meno convincente dell’episodio, che per fortuna si è poi sviluppato proponendo situazioni più coinvolgenti e tese, accompagnate da una trama che a piccole dosi si rivela interessante e ricca di spunti e citazioni.
PICCOLE NOVITA’ E UN GAMEPLAY INTERESSANTE
Man mano che gli scontri si fanno più difficili diventa necessario esplorare l’ambiente per trovare materiali con cui confezionare nuovi oggetti come le bottiglie esplosive, quelle fumogene o le esche. In giro per la mappa troviamo anche nuove armi e i relativi potenziamenti da applicare. Non mancano alcune boss fight piuttosto canoniche, che richiedono l’utilizzo di diverse armi e di colpire punti strategici. Alcuni nemici presenti sono dei veri e propri clichés della serie, come animali infetti pronti ad attaccarci in branco o energumeni armati di asce. Viene confermata in questo secondo episodio la struttura che prevede di esplorare prima una data area con la squadra di Claire e Moira, e successivamente di ripercorrere parte del percorso nei panni di Barry e Natalia. Se da una parte questo stratagemma permette agli sviluppatori di fatto di riciclare parte delle ambientazioni, dall’altra può essere interessante notare oggetti o passaggi che possono essere raggiunti successivamente. Ai fini della storia inoltre queste dinamiche attualmente sembrano funzionare, ma ci auguriamo di non continuare a inseguire la figlia nei panni di Barry anche nei prossimi episodi. Nella seconda parte della campagna vengono introdotte alcune novità nel gameplay. Alcuni nemici sull’isola infatti sono invisibili e in presenza di questi la mente di Barry si offusca. Diventa quindi necessario assumere il controllo di Natalia e segnalare il mostro in avvicinamento, che tuttavia continuerà a rimanere invisibile agli occhi del soldato. Muoversi silenziosamente e con cautela ci permette inoltre di risparmiare un po’ di proiettili attaccando i nemici alle spalle con il coltello.
NUOVI CONTENUTI PER IL SECONDO EPISODIO
Da un punto di vista tecnico abbiamo riscontrato qualche calo di framerate in più nei caricamenti tra un’area di gioco e un’altra, oltre ad un certo numero di bug come compenetrazioni tra modelli poligonali. Abbiamo notato ad esempio come in molte casse il fondo sia a tratti invisibile e alcuni ciuffi d’erba passino attraverso. Lo stesso accade con i corpi dei nemici quando muoiono vicino ad una parete; andando nella stanza a fianco è possibile infatti vedere un braccio o una testa fare capolino. I modelli dei personaggi secondari sono indubbiamente meno curati rispetto a quelli dei protagonisti e Claire sembra possedere una sola animazione per gesticolare mentre parla. Il comprimario mosso dalla CPU inoltre tende a passarci davanti in presenza dei nemici rendendosi a sua volta un ostacolo, mentre quando avremmo bisogno di averlo vicino si attarda a salire le scale e raggiungerci. Non si tratta comunque di difetti che rovinano l’esperienza di gioco, anzi, anche in questo secondo episodio il ritmo era sostenuto e la voglia di proseguire era costante. Per quanto riguarda la modalità Raid vengono aggiunti due nuovi personaggi giocabili: Pedro e Gabe, incontrati precedentemente nella campagna così come era successo per Gina Foley. Navigando nel menù di impostazioni è inoltre possibile selezionare i costumi alternativi per i personaggi (attualmente ne abbiamo sbloccati due) oltre ai classici filtri ambientali con stili diversi.
CONCLUSIONE
Resident Evil Revelations 2 ci ha lasciati ancora una volta con sensazioni contrastanti. Da una parte la campagna sta assumendo una forma più completa ampliando le fasi di gameplay con alcune trovate piuttosto interessanti, dall’altra si conferma la mancanza di un vero fattore horror che molti fan desideravano ritrovare in questo Spin Off, visto che per la serie principale Capcom sembra intenzionata a proseguire quanto fatto con i precedenti capitoli. Attendiamo di scoprire cosa ci riserveranno gli ultimi due capitoli principali.
This post was published on 3 Marzo 2015 9:00