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Doctor Who: il Governo del Galles finanzierà il nuovo gioco

Doctor Who: il Governo del Galles finanzierà il nuovo gioco

I videogiochi non sono semplice intrattenimento, ma possono essere un valido e redditizio investimento. Questo è ciò che ha ritenuto il Governo del Galles nei confronti del prossimo gioco ispirato a Doctor Who. Il nuovo videogame tratto dalla celebre serie tv sarà pubblicato nell’arco del 2018, e verrà realizzato anche attraverso fondi pubblici. Sembra quasi che le istituzioni gallesi abbiano visto, nel titolo in questione, una buona opportunità di investimento, tanto da decidere di sostenerla attraverso una donazione diretta.

Doctor Who: un caso raro ma non unico

Da semplice videogame ad opportunità di investimento.

Potrebbe far scalpore l’idea di un gioco finanziato con fondi pubblici, e, a dirla tutta, non possiamo dare torto a chi sta sgranando gli occhi nel leggere questa notizia. C’è però da sottolineare che quanto verificatosi per il gioco di Doctor Who non rappresenta un caso isolato. Un altro celebre esempio di videogame realizzato attraverso investimenti statali è Child of Light. Come probabilmente qualcuno ricorderà, anche il fantasy RPG targato Ubisoft beneficiò di un “aiuto” di questo genere; in particolare, il Governo Francese finanziò direttamente lo sviluppo del motore grafico utilizzato dal gioco.

Il gioco sarà dichiaratamente ispirato ai fumetti ed alle graphic novel.

Il gioco in questione è intitolato Doctor Who Infinity, titolo per Mobile e PC, creato da Tiny Rebel Games, già sviluppatore di Doctor Who Legacy, puzzle RPG per cellulari. Parte del finanziamento al progetto proviene da Double Eleven, publisher e developer del Regno Unito. Il supporto del governo gallese è invece avvenuto tramite l’azienda Media Investment Budget, già utilizzata in passato per finanziare sia progetti televisivi che cinematografici. Come forse in molti non sapranno, Tiny Rebel Games aveva la propria sede a Los Angeles. Tuttavia, i fondatori dello studio decisero di spostare l’azienda Galles, per stare più vicini alle loro famiglie (nonché alla società consociata Tiny Rebel Brewery).

Caso vuole che BBC Galles sia l’azienda produttrice di Doctor Who sin dal suo debutto, avvenuto nel lontano 1963.

Ecco le dichiarazioni ufficiali di Tiny Rebel Games

Ecco il logo ufficiale del progetto.

Di seguito riportiamo le parole, riportate da GamesIndustry.biz, di Susan Cummings, Executive Producer di Tiny Rebel Games.

“Quando abbiamo deciso, lo scorso anno, di trasferirci qui, dove mio marito ed i miei soci sono nati e cresciuti, abbiamo trovato una nascente industria videoludica, che era decisamente pronta per crescere. Non c’erano molti team di sviluppo, ma quello che abbiamo trovato era una grande quantità di esperienza e talento in varie discipline rilevanti. Eravamo molto eccitati dall’idea di trovare tutta la creatività di cui avevamo bisogno praticamente bussando ai nostri vicini di casa.”

Soffermandosi sul supporto finanziario fornito dal Governo del Galles, la Cummings ha aggiunto:

“Dopo una serie di investimenti fruttuosi nel cinema e nella televisione, il Governo del Galles, attraverso la Media Investment Budget, aveva deciso di puntare sui videogame, ma non aveva ancora trovato la giusta opportunità. Alla fine, siamo giunti ad un accordo, con cui avremmo riunito artisti di fama mondiale come scrittori, musicisti, attori, designer, tutti residenti nel Regno Unito, per collaborare con Tiny Rebel Games e Seed Studio [uno studio di Taiwan che sta sviluppando il titolo insieme a noi] al fine di creare qualcosa di veramente speciale.

C’è stato ovviamente bisogno della volontà, nonché della lungimiranza, per cogliere le caratteristiche tipiche dello sviluppo di videogioco, e del fatto che esso non comporta la creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato. Piuttosto, c’è stato bisogno di sviluppare un nuovo modello che consentisse, ad un paese con così poca esperienza, di entrare nel mondo dell’industria di settore, riunendo così tanti artisti freelance. Speriamo che questo sia il primo passo di uno sviluppo di videogiochi sempre maggiore all’interno dei confini del Galles.”

Doctor Who Infinity: altre informazioni sul gioco

Doctor Who Infinity manterrà tutti gli elementi puzzle che abbiamo visto in Doctor Who Legacy. Tuttavia, il titolo sarà più story-driven, facendo riferimento all’universo narrativo creato dai fumetti e dalle graphic novel. Sono state pianificate ben cinque storie, acquistabili sia insieme che separatamente. La prima della lista è intitolata “The Dalek Invasion of Time“, ed è lecito attendersi che l’influenza gallese sia perfettamente percepibile. Ecco le parole riportate dal creative director Lee Cummings.

“Diverse storie sono ambientate in Galles. La cosa non deve sorprendere più di tanto, dato che Doctor Who viene in gran parte filmato a Cardiff. Due delle storie avranno come setting, rispettivamente, Float Holm e Barry Island. Una buona parte degli artisti da noi coinvolti, tutti di grande talento, risiedono in Galles, così come Stafford Bawler, il nostro audio designer.”

Parlando della passione del team per Doctor Who, Susan Cummings ha aggiunto:

“È strano, durante lo sviluppo di Legacy, abbiamo costantemente parlato del fatto che questo gioco sarebbe stata la nostra unica possibilità di sviluppare un videogame ispirato a Doctor Who, un franchise che amavamo tantissimo. Legacy copre una gran parte della storia del Dottore, perché noi volevamo che fosse così, volevamo lasciare un segno nel suo immenso universo. Un bel giorno, ci siamo trovati ad affrontare la possibilità di sviluppare un gioco con un altro team, e c’erano tutte le carte in regola per creare qualcosa di veramente speciale. La domanda che ci siamo posti è stata: cosa vogliamo realizzare? E la risposta è stata: un altro gioco su Doctor Who!”

Restate sintonizzati per altre notizie su Doctor Who Infinity.

This post was published on 27 Settembre 2017 16:08

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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