Anteprima testuale a cura di Giulia Ambrosini
Qualche giorno fa abbiamo potuto provare con mano la demo estesa di The Order 1886 presentata nel corso del PlayStation Experience. Un corposo assaggio di circa 20-30 minuti di gameplay nei panni di Grayson Galahad, che assieme ai suoi compagni dell’ordine si ritrova impegnato a sventare un attacco criminale da parte di alcuni ribelli a bordo del dirigibile Agamennone.
UN PO’ TROPPE INSTANT KILL
La nostra prova è iniziata proprio nel momento in cui Grayson e la sua squadra dovevano calarsi con delle funi fino alla base del velivolo per addentrarvisi e scovare i nemici. Il primo impatto con l’attesissima ip di Ready At Down è stato assolutamente soddisfacente per quanto concerne il comparto tecnico. La qualità dell’immagine, ripulita a dovere con ottimi filtri antialiasing rende quasi impercettibile il passaggio dalle sequenze animate al gameplay vero e proprio e la mole poligonale mette l’accento sulla qualità della recitazione digitale, sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla realizzazione tecnica degli ambienti. Questi ultimi purtroppo continuano a mostrare una struttura fortemente limitata da alcuni percorsi prestabiliti in cui il protagonista deve muoversi furtivamente per eliminare i criminali di guardia. La prima parte della demo si caratterizza proprio per questo incedere lento e calcolato, che permette da una parte una maggiore immedesimazione nella storia, ma dall’altra si rivela piuttosto incespicante nel ritmo d’azione. Le uccisioni furtive vengono eseguite attraverso una breve sequenza in quick time, dove occorre premere il tasto triangolo al momento giusto per non essere scoperti ed immediatamente uccisi. Tutti i quick time events presenti in questa sessione di gioco, presa direttamente dal quinto capitolo della campagna, hanno portato a morte istantanea in caso di fallimento, il che potrebbe risultare frustrante in sequenze concatenate.
GRAYSON E IL SUO ARSENALE
Le meccaniche di The Order 1886 hanno comunque mostrato numerosi pregi, in particolare il sistema di coperture dinamico sembra funzionare piuttosto bene, alternato liberamente alla pressione del tasto cerchio per entrare in copertura. Avremmo apprezzato la possibilità di passare da un nascondiglio all’altro senza uscire allo scoperto, ma le stanze in cui si sono svolti i combattimenti hanno sempre rivelato uno studio accurato per le dinamiche degli scontri. La seconda parte della demo si è dimostrata più coinvolgente proprio per l’ottima qualità raggiunta sul fronte delle meccaniche da shooter. The Order mette a disposizione del giocatore una buona varietà di armi, che si dividono in pistole e fucili, mentre uno slot del menù è riservato alle granate fumogene. In una sequenza il protagonista imbracciava un particolare fucile di precisione dotato di un microfono che gli permetteva di ascoltare le conversazioni per identificare i bersagli. Le armi proposte nel titolo sono tutte particolari e si differenziano molto bene nella cadenza di fuoco, nella stabilità e nei danni. I nostri dubbi sulla bontà del titolo come third person shooter si sono in parte appianati, ma è ancora presto per tirare le somme.
CONCLUSIONI
The Order 1886 dovrà necessariamente compensare la sua struttura fortemente lineare con una ottima varietà di situazioni ed una sceneggiatura capace di sostenere adeguatamente l’azione. Resta ancora del tempo per rifinire alcuni difetti come l’intelligenza artificiale dei nemici che si presenta a tratti credibile e talvolta limitata ad azioni decisamente prevedibili. Sul fronte artistico siamo invece rimasti piacevolmente colpiti e non vediamo l’ora di osservare gli scorci di questa atipica Londra Vittoriana.
This post was published on 23 Dicembre 2014 18:00