Articolo a cura di Samuele Zaboi
Il genere strategico è uno dei più popolari tra quelli presente nell’universo PC. Tra questi prodotti non può non mancare To End All Wars, l’ultimo lavoro firmato dai ragazzi di Ageod. L’ambientazione scelta per il gioco è quella della Prima Guerra Mondiale, conflitto forse troppo raramente non scelto a discapito della più recente Seconda Guerra Mondiale. Partendo dal 1914 sarà così possibile rivivere i principali avvenimenti e la battaglie più importanti che hanno segnato le sorti della guerra, il tutto con un’accuratezza storica a tratti davvero sorprendente.
Una cosa è chiara fin dal primo avvio di To End All Wars: il gioco non è adatto a tutti. La profondità del suo sviluppo, l’incredibile quantità di azioni eseguibili e i molteplici aspetti da dover tenere in considerazione ogni volta, rendono il lavoro di Ageod perfetto per i giocatori più esperti del genere mentre i neofiti avranno bisogno di parecchie ore per capire gran parte delle modalità di gioco, con il rischio di stancarsi o di perdere l’entusiasmo in breve tempo.
Anche il tutorial, purtroppo interamente in inglese come il resto del gioco, non riesce a dare la giusta e completa panoramica su tutti gli aspetti del prodotto che andranno scoperti man mano che si avanza nel gioco. To End All Wars è una perfetta riproduzione di un gioco da tavolo: l’area è divisa in diverse zone che si potranno e dovranno conquistare a turno. Riuscire a ottenere la vittoria non sarà però così semplice come si potrebbe pensare; nel decidere una mossa e la propria strategia d’attacco sarà infatti importante tenere in considerazione moltissimi, forse troppi aspetti. Il terreno dello scontro, la stagione dell’anno, il clima, il numero delle truppe, il loro morale, questi sono solo alcuni elementi che porteranno il giocatore a dover studiare con estrema e meticolosa attenzione le proprie mosse, cercando nel contempo di intuire quali saranno le decisioni che adotterà il nemico.
Descrivere tutte le componenti e tutti gli elementi presenti in To End All Wars risulterebbe noioso, pedante, e in un certo qual senso anche inutile, ma basti pensare che tra le tanti azioni sarà possibile costruire o distruggere ferrovie, accumulare e gestire risorse, impartire ordini particolari durante la battaglia o ai diversi elementi del proprio esercito.
Tutti questi elementi contribuiscono e rendere estremamente importante la longevità del gioco, con partite che possono protrarsi per diverse ore, proprio a causa delle immense opzioni che occorre prendere in analisi. Se quindi da un lato la presenza di sole quattro campagne, di cui una è quella dedicata al tutorial, può apparire riduttivo, l’alta longevità citata poco prima va a compensare questo aspetto. La bontà del lavoro svolto dagli sviluppatori si può notare anche da alcuni aspetti secondari, come il cambiamento dell’aspetto della mappa del gioco a seconda che ci si trovi durante la stagione invernale o quella estiva.
To End All Wars è, come già menzionato, un titolo strategico a turni. Il giocatore avrà piena libertà di scegliere tutte le mosse e tutti gli spostamenti da far eseguire alle proprie truppe e, una volta prese tutte le decisioni, si potrà dare il via alla simulazione che potrà variare da 7 a 14 giorni, a seconda della battaglia o della fase del conflitto mondiale. Durante questa fase sarà anche possibile rivivere alcune celebri fatti storici, ricostruiti nel dettaglio, e affrontare diversi scontri scegliendo la strategia d’attacco e la predisposizione delle proprie truppe. Poter indicare il giusto livello di difficoltà del gioco risulta veramente difficile dato che molto dipende dalla capacità di riuscire ad addentrarsi in tutte le sfumature di To End All Wars; chi cerca un titolo “semplice”, dove poter gestire in rapidità e con una certa facilità le proprie mosse e strategie d’attacco dovrà cercare fortuna presso altri lidi mentre gli amanti dei profondi titoli strategici potranno trovare nel gioco Ageod la propria miniera d’oro.
To End All Wars è un gioco strategico ricchissimo ed estremamente profondo e dettagliato. Questo aspetto si rivela croce e delizia del lavoro del team di sviluppo, che decide così, di fatto, di consegnare il proprio titolo a una nicchia ristretta di appassionati mentre i giocatori più “casual”, o meno avvezzi del genere, avranno difficoltà nel riuscire a capire e avere dimestichezza con le molteplici dinamiche presenti.
This post was published on 23 Ottobre 2014 15:24
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