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Alien Isolation – Video Recensione

Video recensione a cura di Giulia Ambrosini e Danilo Neve

Dopo l’insuccesso di Alien Colonial Marines sembrava non rimanere più alcuno spiraglio per una trasposizione videoludica degna dell’iconica creatura nata dalla mente di Ridley Scott. A sorprendere tutti ci pensò tuttavia la stessa SEGA, che all’inizio dell’anno fece l’annuncio di un nuovo titolo ispirato alla pellicola cinematografica di Alien del 1979. Il progetto venne affidato a The Creative Assembly, team che non si era mai cimentato prima nello sviluppo di un Survival Horror in prima persona. Nonostante le difficili premesse tuttavia, la software house ha saputo sfruttare al meglio tutte le risorse a loro disposizione per ricreare sensazioni ed atmosfere incredibilmente rispettose dell’opera originale. L’accesso agli sterminati archivi della produzione ha permesso di recuperare informazioni preziose per la riproduzione fedele della stazione spaziale Sevastopol, che come viene esplicitamente detto, appartiene alla stessa classe di navi della Nostromo e quindi presenta le stesse infrastrutture ed aree. A bordo della labirintica prigione spaziale il giocatore vivrà un’avventura che si collega direttamente ai fatti accaduti nel primo film della saga impersonando la figlia di Ellen Ripley, Amanda.

IL SEGUITO SPIRITUALE DEGNO DEL FILM
Dopo 15 anni dalla scomparsa della madre, la ragazza viene informata del recupero della scatola nera della Nostromo, un preziosissimo reperto che potrebbe far luce sul mistero che avvolge la morte dell’equipaggio e la distruzione della nave. Amanda quindi, assieme ad altri due membri della Compagnia Weyland Yutani, si imbarca sulla nave Torrens per raggiungere la stazione spaziale dove è custodito l’oggetto. Come in tutte le storie di sopravvivenza, trascorrerà poco tempo prima che gli intoppi nel corso della missione portino la protagonista a ritrovarsi sola in un ambiente ostile. La presenza dello Xenomorfo ha infatti spinto i sopravvissuti a barricarsi in diverse zone della nave, pronti a sparare a vista a tutto ciò che si muove. Non mancano poi numerosi androidi di classe Z, incredibilmente resistenti e ostili, la cui intelligenza artificiale è controllata dalla sala comandi centrale Apollo. Attraverso una serie di percorsi labirintici e guidati la protagonista dovrà portare a termine una serie di obiettivi come ripristinare l’energia di diversi sistemi, superare ostacoli, raccogliere badge o altri oggetti indispensabili. Per riuscirvi sarà necessario aggirare e talvolta eliminare con strategie ad hoc gli ostili, anche se l’approccio sempre consigliato è quello stealth. Il gioco mette a disposizione diverse armi da fuoco, efficaci esclusivamente contro bersagli umani o androidi, e un sistema di crafting interessante con cui è possibile confezionare oggetti come i medikit o strumenti offensivi come granate fumogene, bombe molotov o le utilissime casse acustiche, con cui potremo distrarre i nemici per guadagnare qualche istante e proseguire relativamente indisturbati.

UN ORGANISMO PERFETTO
Infine abbiamo la vera minaccia che affligge la Sevastopol ossia l’Alien, indistruttibile e pressoché imprevedibile. Un mix implacabile di resistenza e velocità che riuscirà a far percepire la sua presenza in ogni momento tenendoci col fiato sospeso. Combattere questa creatura è assolutamente impensabile, anche se avremo diversi modi per allontanarlo dal nostro percorso, dai sopracitati dispositivi acustici ai terminali per il ricablaggio dei sistemi di sicurezza, passando infine per il rudimentale lanciafiamme, icona del film, con cui potremo far indietreggiare la creatura. Non potremo comunque abusare di questo strumento poiché l’Intelligenza artificiale dell’Alien ad un certo punto elaborerà un metodo per attaccarci anche mentre lo respingiamo. L’IA dello Xenomorfo è in assoluto ciò che distingue Alien Isolation dalle altre produzioni. Esso vagherà liberamente nella mappa di gioco e caccerà basandosi sui propri sensi come farebbe un predatore reale. Un passo falso fuori da un nascondiglio o un rumore troppo forte potrebbero decretare il nostro destino in pochi attimi. Diverso è invece il peso che è stato riservato agli incontri con le altre minacce della Sevastopol. Qui l’intelligenza artificiale non brilla particolarmente e alcune sequenze ad esse dedicate risultano meno avvincenti. La scarsa interazione con l’ambiente e la necessità di ripetere più volte alcune sequenze per via del livello di difficoltà non indifferente potrebbe avvolgere di frustrazione i giocatori meno perseveranti, ma la splendida personalità dell’Alien saprà sempre affascinarvi dandovi un buon motivo per ritentare. Il gioco non è comunque esente da alcuni momenti piuttosto macchinosi in cui le procedure da compiere risultano poco chiare e si finisce col perdere molto tempo nella ricerca dell’oggetto mal evidenziato da raccogliere. La difficoltà è in parte dovuta anche al sistema di salvataggio, legato a terminali specifici in alcune stanze della Sevastopol. Il salvataggio richiede qualche istante rendendoci vulnerabili verso i nemici nell’area. La trama che accompagna questa sfida per la sopravvivenza si dimostra comunque fin da subito efficace, con un gran numero di citazioni ai fatti antecedenti e con alcuni temi politico-economici particolarmente interessanti, intimamente connessi a quelli del film. Le sequenze finali del gioco sono in assoluto quelle più memorabili e riescono a consolidare l’ottimo lavoro svolto dal team.

CHI VUOLE CONTARE I FOTOGRAMMI?
Alien Isolation presenta una costruzione degli ambienti assolutamente eccezionale, che riproduce fedelmente l’immaginario futuristico maturato ai tempi della pellicola originale. Tutto dai corridoi, alle sale mediche fino agli indimenticabili condotti di areazione è stato riprodotto con incredibile attenzione ai particolari, e non mancano gli oggetti tipici come i giocattoli a moto perpetuo (che da soli riescono a mettere l’ansia) o i poster sulle pareti. I fan proveranno un moto di nostalgia nel rivedere la sala comandi principale, fantasiosamente illuminata da migliaia di led esattamente come nel film. L’eccellenza sul piano artistico è assicurata anche da un comparto sonoro di primo livello, con colonne sonore dal sapore retrò e con rumori ambientali corposi, capaci di far rizzare le orecchie al giocatore. Discreto anche il doppiaggio italiano, con la presenza di Gea Riva (doppiatrice di Ellie di The Last of US) come interprete di Amanda. I personaggi secondari invece hanno una qualità leggermente inferiore. Sfortunatamente la versione che abbiamo testato presenta un’ottimizzazione tecnica davvero insoddisfacente, con un framerate talmente instabile da rovinare praticamente tutte le cut scene del gioco. Notevole è anche il ritardo nei caricamenti quando si passa da una stanza all’altra, che compromette la fluidità e quindi anche la naturale continuità dell’azione. Sempre parlando del comparto meramente tecnico, abbiamo notato un po’ di superficialità nella realizzazione delle espressioni e dei movimenti dei personaggi. Non ci sentiamo di svalutare eccessivamente il titolo, anche perché su PC la resa è profondamente differente grazie alla possibilità di mettere mano ai settaggi per adattarli alla propria macchina. Non capiamo come sia possibile rilasciare un prodotto finito che necessita di una patch al Day One di quasi 800mb per fixare numerosi bug segnalati dalla stessa Creative Assembly. Il gioco evidentemente non è stato ottimizzato bene su console questo ci ha delusi non poco.

CONCLUSIONE
Alien Isolation è in assoluto la migliore opera videoludica ispirata alla pellicola di Ridley Scott. Si tratta di un titolo molto particolare dotato di un livello di difficoltà che non va sottovalutato. E’ estremamente difficile valutare il prodotto in questa edizione, poiché l’ottimo lavoro svolto dalla software house sul gameplay e sulla storia viene sporcato da un’ottimizzazione tecnica quasi imbarazzante che speriamo possa essere migliorata. La versione PC del gioco, priva dei difetti sopracitati viene valutata diversamente con la votazione di 8.8. Ricordiamo infine che con il Pre-Order del gioco è incluso il DLC dedicato alla missione originale del film, con la protagonista Ellen Ripley e gli altri membri dell’equipaggio della Nostromo, doppiati in lingua originale dagli attori del cast.

This post was published on 6 Ottobre 2014 13:29

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