Anteprima a cura di Giulia Ambrosini
Nella giornata del primo Ottobre noi di Games.it siamo stati invitati a Milano per scoprire in anteprima un nuovo livello della campagna single player di Call of Duty: Advanced Warfare, quello che sembra essere il primo capitolo a discostarsi sotto diversi punti di vista dai canoni della serie per offrire un’esperienza rinnovata ai giocatori appassionati. Non è mancata naturalmente anche una sessione di prova del comparto multigiocatore per testare in prima persona le novità del gameplay e per dirvi le nostre impressioni.
IL POTERE CAMBIA TUTTO
A presentare l’evento vi era Glen Schofield in persona, capo di Sledgehammer Games, volato in Italia a pochissimi giorni dalla chiusura dei lavori di sviluppo. La sensazione è che il titolo rappresenti una sfida importante per il team, che per la prima volta si è fatto carico dell’intera produzione e ha dedicato ben 3 anni di lavoro per la creazione di un immaginario futuristico in linea con il brand. Un piccolo team interno si è occupato interamente della creazione delle nuove armi e dei veicoli per raggiungere un livello di varietà e di realismo che li soddisfacesse. Tutto dalla campagna, stavolta punto chiave dell’offerta, al comparto multigiocatore è stato rifinito e rinnovato senza timori e la nuova veste grafica, perfettamente in linea con la Next Gen, conferisce al tutto un aspetto invitante. Advanced Warfare vanterà una campagna molto più articolata rispetto ai precedenti capitoli, caratterizzati da una moltitudine di protagonisti anonimi in una storia nettamente divisa tra buoni e cattivi. Come Schofield ci fa notare, non si tratterà della solita storia di guerra dove un super cattivo minaccia una nazione e un soldato qualunque deve fare la sua parte. Il team ha focalizzato la propria attenzione sulle produzioni televisive moderne per ispirare la sceneggiatura del nuovo Call of Duty per offrire una trama profonda e densa di sentimenti di cameratismo, fratellanza e sofferenza per la perdita. La collaborazione con il premio Oscar Kevin Spacey poi, ha permesso di modellare il personaggio a capo della ATLAS (società privata paramilitare di cui il protagonista fa parte) per renderlo davvero incisivo e memorabile. Il personaggio in effetti somiglia moltissimo al Deputato Frank Underwood di House of Card, interpretato dallo stesso Kevin Spacey. Una storia quindi che trasporta le fatiche quotidiane della guerra e degli scontri armati in una rete politica molto più grande e potente, capace in pochi attimi di ribaltare le sorti di nazioni intere.
UNA CAMPAGNA PROMETTENTE
Il nuovo stage che ci è stato presentato appartiene al primo Atto della campagna ed è intitolato “Traffic”. La sequenza è un po’ un classico della serie, con un inseguimento folle in autostrada tra sparatorie ed esplosioni. Il modo in cui è stato realizzato tuttavia ha ben poco da spartire coi predecessori. Il vero protagonista del gameplay è l’esoscheletro EXO, che permette al protagonista di compiere delle prodezze spettacolari come i salti da un tettuccio all’altro delle macchine in movimento. Una volta identificato il veicolo del bersaglio, il protagonista esegue un salto sul cofano della vettura e con un pugno sfonda la copertura del parabrezza e successivamente lo stacca di netto. A questo punto può afferrare il malcapitato e lo lancia con forza in strada. Non mancano poi le sparatorie e un elicottero che sfiora le teste dei soldati andando a schiantarsi alle loro spalle. Il video ci mostra anche alcune delle attrezzature che avremo a disposizione, come lo scudo (che si estende dalla protezione dell’avambraccio destro) o dei curiosissimi dispositivi che una volta applicati ad una parete permettono di individuare chi si trovi nell’altra stanza e addirittura di colpirli senza ingaggiare uno scontro. L’architettura delle città, che mantiene lo stile di quelle odierne, contrasta efficacemente con le attrezzature futuristiche possedute dai soldati. Il gioco infatti vuole metterci dei panni di un’èlite che ha a disposizione queste tecnologie e può testarne il potenziale. La grande varietà dell’equipaggiamento ha naturalmente la sua controparte nel multigiocatore, dove il numero di settaggi e di slot per ciascuno di essi permette di modificare praticamente tutti i bilanciamenti e personalizzare il proprio stile di gioco. Il nuovo CoD desidera offrire ai giocatori di vecchia data la più ampia libertà mai sperimentata prima, e ai neofiti la possibilità di avvicinarsi al titolo con l’approccio che desiderano.
SETTAGGI A MISURA DI GIOCATORE
Nella sessione di prova ci è stato dato qualche minuto prima di ogni match per sperimentare i diversi settaggi attraverso una sorta di poligono virtuale. Ciascuno profilo prevede un’arma primaria e una secondaria e tre slot di personalizzazione per ciascuna. Abbiamo provato quattro differenti modalità: il classico Deathmatch a squadre, Uccisione confermata (in cui è necessario raccogliere le piastrine militari degli avversari per confermare l’eliminazione e quelle dei compagni per negare l’uccisione all’avversario) una modalità controllo chiamata Hardpoint e infine quella che a nostro parere ci è sembrata la più divertente e cooperativa, in cui è presente un piccolo Drone da raccogliere e lanciare all’interno di un canestro virtuale sospeso in aria. Chi è in possesso del Drone non può utilizzare le armi, pertanto occorre attuare delle strategie ad esempio lanciando la “palla” all’avversario per disarmarlo e ucciderlo. Le modalità offrono una buona varietà nel gameplay, che comunque si caratterizza sempre per una grandissima libertà di movimento offerta dagli esoscheletri. Padroneggiare il sistema dei boost inizialmente non è facile, anche perché le azioni possibili sono numerose e se sfruttate a dovere riescono a ribaltare radicalmente le sorti degli scontri. Una volta presa confidenza con i comandi comunque il feedback è molto soddisfacente. Le mappe sono state sviluppate verticalmente a differenza del passato per favorire un gameplay più dinamico e combattere in parte il fenomeno del “camping”. Non possiamo ancora decretare se la strategia si rivelerà vincente, ma per ora il gioco offre una buona dose di adrenalina, nonostante la corsa sia rallentata per controbilanciare i potenti boost degli esoscheletri.
CONCLUSIONE
Call of Duty: Advanced Warfare non ha timore di rompere gli schemi adottati negli ultimi anni e lo fa con un titolo che investe molto nella campagna e rivoluziona le meccaniche pur mantenendo lo stile della serie. Le nostre sensazioni sono attualmente molto positive, soprattutto per la volontà di Sledgehammer Games di ascoltare i fan nel percorso di sviluppo, inserendo un’incredibile quantità di personalizzazioni per il multigiocatore e numerose modalità interessanti tra cui la co-op simile a Spec Ops Survival di Modern Warfare 3. Il titolo è in uscita il prossimo 4 novembre, continuate quindi a seguirci in attesa della recensione!
This post was published on 3 Ottobre 2014 18:12