Dopo il mediocre EA Sports MMA (uscito nel 2010), Electronic Arts riprova a tuffarsi nel mondo delle arti marziali miste: nel 2012 la società ha strappato la prestigiosa licenza della UFC a una morente THQ, gettando di fatto le basi per il dominio del settore. EA Sports UFC è ora disponibile esclusivamente su Xbox One e PlayStation 4, abbiamo provato la versione per la console Sony, ecco come è andata.
Combattimento mortale
EA Sports UFC vuole essere quello che FIFA e Madden NFL appresentano per gli amanti del calcio e del football americano. L’obiettivo, lo diciamo subito, è stato perfettamente centrato. Il gioco è assolutamente realistico e simula alla perfezione i combattimenti della Ultimate Fighting Championship. Non aspettatevi di menare le mani “a casaccio” come in un qualsiasi gioco di wrestling, perchè qui il livello della simulazione è elevatissimo.
Pugni, calci, mosse letali, tutto è concesso per mettere a tappeto l’avversario. Particolarmente interessante la gestione delle schivate, evitare i colpi nemici infatti è fondamentale per portare a casa la pelle. Ogni personaggio (ce ne sono ben 100, ma di questo parleremo dopo) dispone di un proprio background e sarà quindi specializzato nell’uso di mosse più o meno varie, che richiedono l’uso di pugni, gambe o di entrambe le articolazioni. Le prese a terra si rivelano semplicemente emozionanti, dopo qualche ora di pratica sarà addirittura possibile giocare interamente “a tappeto”, dando così vita fantastici e tecnici scontri nella gabbia.
Nulla da dire insomma per quanto riguarda l’aspetto simulativo, ci sentiamo però di fare qualche appunto sulle modalità di gioco, davvero troppo poche e troppo scarne: la carriera infatti non offre grandi prospettive e gli allenamenti si rivelano noiosi sulla breve distanza, le uniche modalità alternative sono match singoli (esibizione) in rete e in locale. Certo, tutto funziona alla perfezione e se giocato con un cultore della disciplina, EA Sports UFC saprà regalarvi enormi soddisfazioni, tuttavia l’offerta è nel complesso fin troppo scarna.
Da lodare la possibilità di creare il proprio lottatore personalizzato, l’editor è ricchissimo e consente di scegliere non solo volto, dettagli e fisico del nostro atleta, ma anche le abilità come resistenza, potenza, forza, stamina ecc. Se invece siete pigri potete selezionare uno degli oltre 100 fighter presenti, nomi nella della UFC come Forest Griffin, Chuck Liddell, Frank Mir, Rashad Evans, Kule Rochold, Anderson Silva, Rich Franklin, Vitor Belfort e B.J Penn, solamente per citare alcuni dei pesi massimi, medi, leggeri e massimi leggeri più famosi, senza dimenticare Bruce Lee, esclusivo per tutti coloro che hanno effettuato il preordine. Presenti anche lottatrici di sesso femminile come Sarah Kaufman, Alexis Davis, Sara McMann e Liz Carmouche. Si nota l’assenza del “nostro” Alessio Sakara, un vero peccato!
Tecnicamente parlando
A livello tecnico, EA Sports UFC vince e convince: merito del motore EA Ignite, usato per le produzioni sportive della casa americana come FIFA 14, NBA Live 14 e Madden NFL 25, oltre a tutte le future produzioni come FIFA 15, Madden NFL 15 e NHL Hockey 15. Il gioco, dicevamo, stupisce per l’estrema cura riposta nella grafica, i lottatori sono riprodotti alla perfezione e animati in maniera perfetta, cos’ come ottimo è anche il contorno: presentazioni, video wall, pubblico, ring, tutto è semplicemente perfetto.
Altrettanto positivo il giudizio sul sonoro, con musiche di entrata cariche di adrenalina e un commento mai banale o ripetitivo, curato da personalità di spicco del settore, commentatori UFC in Nord America, Canada ed Europa.
Giudizio finale
Certamente possiamo dire “buona la prima“. Electronic Arts centra l’obiettivo con EA Sports UFC, un prodotto curato sotto ogni aspetto, con un gameplay veloce e frenetico e un comparto tecnico di primissima fattura. Peccato per le poche modalità disponibili, motivo per il quale vi consigliamo l’acquisto solamente se avete possibilità di giocare in compagnia di un amico, fisico o virtuale: in singolo EA Sports UFC rischia di diventare ripetitivo fin troppo in fretta.
This post was published on 19 Giugno 2014 21:17