A quasi due anni di distanza dall’uscita su PC e console, Borderlands 2 arriva su PlayStation Vita. Il gioco, sviluppato da Iron Galaxy Studios e pubblicato da Sony Computer Entertainment, sbarca sulla console portatile Sony con una serie di novità interessanti, anche se non tutto è andato per il verso giusto, purtroppo.
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Non ci dilungheremo troppo sulla trama e sul gameplay, visto che ormai Borderlands 2 è un titolo ben conosciuto dagli appassionati. Questo porting presenta tutte le caratteristiche del gioco originale, oltre a sei DLC che presentano nuovi personaggi e cacciatori. Non manca nulla: una campagna single player avvincente e discretamente lunga, oltre alla modalità multiplayer, seppur limitata a due giocatori. I problemi però sono molti, il comparto tecnico è semplicemente deludente e il sistema di controllo solamente abbozzato, cosa che rende impossibile divertirsi con questi prodotto.
Per quanto riguarda la grafica, segnaliamo una grafica mediocre, con texture sgranate e poco pulite, piuttosto rozze e sporche, niente a che vedere con lo stile dell’originale Borderlands 2. Più che discrete invece le ambientazioni, peccato per un framerate altalentante: il gioco è lento, lentissimo, anche le fasi più concitate si rivelano particolarmente lente e poco avvincenti, purtroppo l’ottimizzazione in fase di conversione è stata poco curata e purtroppo il risultato è sotto gli occhi di tutti. Altro grande problema risiede nel sistema di controllo, confusionario e macchinoso. Gli sviluppatori hanno utilizzato il touchpad posteriore per compensare la mancanza di un gran numero di tasti fisici, peccato che il tutto si riveli a dir poco scomodo e poco pratico. Purtroppo non è possibile personalizzare in alcun modo i comandi, con l’unico risultato di un enorme frustrazione dopo una sessione di gioco più o meno lunga.
Anche l’interfaccia presenta un discreto numero di problemi: rimasta praticamente invariata, l’interfaccia si rivela poco adatta al piccolo schermo, gli sviluppatori non hanno riprogettato questo aspettendo, effettuando un porting diretto dei menu e degli indicatori. Peccato che su un display grande poco più di tre piccoli il risultato sia disastroso. Inoltre, per motivi conosciuti, i sottotitoli italiani non sono sincronizzati con l’audio.
Un disastro su tutta la linea insomma, anche il multiplayer è stato azzoppato: al massimo è possibile cooperare con due giocatori, contro i quattro dell’edizione per PC e console. Peccato che il gioco online finisca per laggare fin troppo, rendendo, anche in questo caso, il titolo semplicemente ingiocabile online.
Giudizio finale
Inutile infierire su questa conversione svogliata e scarsamente curata. Il porting è stato fortemente voluto da Sony Computer Entertainment per spingere l’offerta AAA di PlayStation Vita ma il lavoro fatto da Iron Galaxy Studios è pessimo su tutta la linea. A questo punto, tanto vale continuare a sfruttare la console per i giochi indipendenti, visto che i grandi titoli fino ad ora hanno fortemente deluso le aspettative.
This post was published on 30 Maggio 2014 15:03