Recensione a cura di Giulia Ambrosini
Bluefor Vs Redfor
In Wargame: Red Dragon abbiamo il ritorno di una più consistente componente narrativa, venuta un po’ a mancare nel precedente capitolo intitolato AirLand Battle. Secondo lo stile della serie, ciascuna campagna proposta consiste in una rivisitazione di alcuni fatti storici. Nel caso di Red Dragon ci troveremo a combattere quattro diverse campagne nella fase finale della guerra fredda, tra il 75’ e il 91’, contro alcune potenze orientali associate al blocco sovietico chiamato un po’ poco fantasiosamente “Redfor”. I fronti interessati dal conflitto saranno rispettivamente il confine tra Russia e Cina, Hong Kong, la Corea e le Isole Curili. In più vi sarà una quinta missione ancora ambientata in Cina disponibile attraverso un DLC. Seppure le missioni siano efficacemente giustificate da personaggi ed eventi storici azzeccati, Red Dragon non riesce realmente ad offrire una storia emozionante e la mancanza di cut-scene rende poco avvincente anche il filo narrativo. I personaggi vengono infatti rappresentati solo attraverso dei ritratti immobili, che non riescono a trasmettere le stesse emozioni che altri titoli appartenenti al genere riescono a dare. Wargame si conferma comunque come un buon rappresentante degli strategici in tempo reale offrendo divertimento sia in singolo che in multigiocatore.
Scelte sagge
L’obiettivo delle missioni in Wargame è quello di avere il controllo della mappa per riuscire ad eliminare il nemico muovendo tutti i mezzi a nostra disposizione, che dovremo scegliere con una certa cura per avere un buon bilanciamento. Potremo quindi servirci non solo di aerei, truppe di terra e veicoli corazzati ma anche di potenti mezzi marini come gli incrociatori in grado di lanciare missili o cannonate a lunga distanza. Un’importante differenza rispetto al passato riguarda i rifornimenti di truppe e armi, che non verranno più materializzati in automatico vicino al porto, ma dovranno fisicamente raggiungere la destinazione attraverso un percorso. Sarà nostro compito pertanto garantire l’arrivo di tali carichi. La gestione delle risorse è un aspetto talmente importante nella riuscita della missione che qualora scegliessimo un assetto non sufficientemente adatto, risulterebbe praticamente impossibile avere la meglio. E’ dunque sconsigliato escludere a priori i mezzi navali, così come non risulterebbe vantaggioso investire solo su questi ultimi affascinati dal loro potenziale. Chi non ha mai avuto occasione di giocare a un titolo della serie pertanto potrebbe avere qualche difficoltà nello scegliere i mezzi di cui servirsi, e la mancanza di un tutorial ben strutturato diventa un difetto piuttosto evidente. Una volta presa dimestichezza con il menu statistico dei vari armamenti, estremamente ricco ma anche facilmente assimilabile, potrete comunque cimentarvi nella realizzazione della strategia più adatta. Attaccando le zone “calde” e conquistandone la posizione otterrete dei bonus vantaggiosi come il supporto di un’altra nazione, tuttavia attaccare queste zone senza un’adeguata forza militare potrebbe essere rischioso. Potrete quindi attaccare le zone circostanti e avanzare fino al punto interessato.
Le dimensioni contano
Una delle caratteristiche più accattivanti della serie Wargame è la vastità delle mappe di gioco, che in Red Dragon raggiungono addirittura i 150 km quadrati. Uno scenario di guerra che permette al giocatore di sbizzarrirsi nell’organizzare le truppe, che possono essere inviate a distanza per intercettare il nemico e per indebolirlo con rapide azioni di guerriglia. Tutto ciò è reso possibile grazie al potente Engine Iirs Zoom sviluppato ad hoc da Eugene Systems per il progetto R.U.S.E., uno strategico in tempo reale uscito anni fa su PC, Xbox 360 e PS3 da cui appunto deriva la serie Wargame. Da allora il motore grafico ha fatto passi da gigante arrivando alla sua quarta versione con numerose migliorie sia riguardanti gli effetti di luce sull’acqua sia sulla fisica. Ancora presente naturalmente è il famoso zoom che permette al giocatore di osservare con una elevata qualità di dettaglio i combattimenti ad una distanza estrema, caratteristica connessa strettamente al gameplay della serie che prevede la gestione di battaglie a distanze realistiche. Sfortunatamente rimangono alcuni difetti nel comparto tecnico del titolo, che ancora una volta non presenta un buon livello di distruttibilità degli ambienti, elemento che stona con il realismo della situazione. Anche l’intelligenza artificiale dei nemici non ha subito cambiamenti rilevanti ma nel complesso la campagna mostra comunque un livello di difficoltà apprezzabile.
Conclusione
Eugene Systems è riuscita per il terzo anno consecutivo a realizzare un prodotto che si dimostra attraente per gli amanti del genere RTS. Si tratta comunque di una corposa espansione venduta ad un prezzo da noi ritenuto eccessivo, ma che tuttavia riuscirà ad avere una certa diffusione. Wargame è un gioco che appassiona i giocatori senza rischiare di annoiarli, e Red Dragon ha sicuramente molto da offrire anche a chi ha già sviscerato i precedenti capitoli.