PES 2014 World Challenge DLC – Recensione

Si avvicinano i mondiali di Brasile 2014, e per entrare nel clima inconfondibile di una tra le competizioni internazionali più emozionanti, i due sfidanti che da anni si contendono la coppa del miglior videogioco calcistico, hanno scelto di offrire ai relativi estimatori, la propria interpretazione di Brasile 2014 in una forma di rilascio simile a quella adottata da entrambi nel 2010, ovvero un’edizione stand alone per EA, e un DLC per Konami, anche se in questo caso a pagamento. In questo articolo parliamo della PES 2014 World Challenge, downloadable content, appunto, dedicato al calcistico Konami.

Lanciarsi nella PES 2014 World Challenge passa dall’acquisizione del DLC, circa 100 kb di file che sbloccano i contenuti scaricati direttamente in-game tramite l’apposita funzione di aggiornamento. Compiute queste due operazioni, vediamo apparire nel menu’ principale la nuova modalità, che ci offre la possibilità di affrontare la sfida mondiale come squadra o, come da canoni per Pro Evolution Soccer da qualche anno a questa parte, come singolo giocatore, sia esso creato da zero o scelto tra uno dei tantissimi protagonisti della competizione. Il DLC propone quindi un calendario che vi vede tentare la scalata della classifica per qualificarci alla grande sfida, dando modo di modificare le convocazioni in corso d’opera. Una possibilità che abbiamo gradito, e che regala un buon feedback delle scelte importanti e definitive che un commissario tecnico deve effettuare in poche partite, prima del tutto per tutto.

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In realtà, oltre quanto scritto in queste poche righe, fatichiamo a trovare reali argomentazioni da trattare parlando della World Challenge di PES 2014, che di fatto offre ben poco se non questa buona funzione. L’ufficialità dei contenuti si limita infatti all’introduzione del Brazuca, il pallone marchiato Adidas scelto per la competizione, pertanto restano svariate le nazionali con divise generiche, senza sponsor o loghi ufficiali, e lo stesso vale per i volti dei giocatori, che solo in minima parte subiscono un restyling grazie al DLC. Insomma, a conti fatti si tratta di pagare 9,99 euro per un campionato personalizzato con squadre preselezionate, un pallone nuovo, e pochi elementi estetici, perlopiù dedicati alla nazionale brasiliana.

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Sul versante gameplay, siamo altresì lontani da quanto sapevano offrire, nel bene e nel male, le edizioni videoludiche dedicate ai mondiali degli anni passati. Spesso infatti, queste si sono dimostrate buone occasioni per fare esperimenti di gameplay, dando modo ai team di sviluppo di valutare le risposte dei giocatori, al fine di portare o meno tali innovazioni, nell’edizione annuale di uno specifico gioco. Il DLC in oggetto non tenta nulla sotto questo aspetto, basando completamente la propria giocabilità su quella del titolo base, senza introduzioni tangibili ne’ nella modalità introdotta, ne’ con modifiche utili ad influenzare la giocabilità originale. Abbiamo messo alla prova la CPU facendole fare partite senza il nostro intervento in modalità esibizione, osservandone il comportamento, e giocato numerose sfide pad alla mano all’interno della modalità introdotta, sia come singolo giocatore che come team, faticando in tutti i casi a notare variazione importanti che non fossero già state introdotta dalle normali patch.

Una scelta che in realtà condividiamo, giacché il gameplay in questo modo viene ugualmente sviluppato per tutti i giocatori, a prescindere che acquistino o meno il DLC, ma che rappresenta al contempo una mancata occasione per una forte introduzione nella giocabilità: inserire qualche funzione sperimentale limitata al solo ambito della coppa del mondo, sarebbe stata occasione per verificare il feedback dei fan, ed al contempo dare una smossa ad una modalità altrimenti statica, per nulla innovativa. Per quanto giustificato dalla brevità della manifestazione, ci ha negativamente stupiti anche la totale mancanza di crescita nei parametri del singolo campione nel caso in cui si desideri affrontare la scalata alla coppa in “diventa un mito”, elemento che priva di un forte elemento di coinvolgimento.
 
Conclusioni La mancanza della licenza che avvantaggia la produzione concorrente si fa sentire in PES 2014 World Challenge, che prova a proporre le atmosfere della competizione mondiale, ma che riesce solo a sfiorarle. L’impressione generale è di avere per le mani solo una nuova modalità torneo personalizzabile, la cui struttura si basa su quella dei mondiali. Un feedback che ci spiace dover registrare per un prodotto offerto non gratuitamente come nel mondiale passato, e come sarebbe dovuto essere ancora, ma a quasi dieci euro al fronte di ben pochi contenuti. Una cifra che oggi, fortunatamente e ci piace ricordarlo, consente l’acquisto di interi titoli indie curati nei minimi dettagli, o capolavori vecchi di pochi mesi in offerta.