Prima di iniziare la recensione di Toukiden: The Age of Demons dobbiamo fare una premessa importante: stiamo parlando del gioco più venduto in assoluto per PlayStation Vita in Giappone, con oltre 600.000 copie distribuite in meno di sei mesi. Toukiden è stato rilasciato a giugno nel paese del sol levante, non solo su Vita, ma anche sulla piccola PSP, riscuotendo fin da subito un enorme successo di critica e pubblico.
In Europa il gioco arriva con qualche mese di ritardo, esclusivamente su PlayStation Vita, in edizione digitale e retail. La versione PSP non vedrà la luce dalle nostre parti, ma questo non dovrebbe rappresentare un problema, visto che l’edizione PSVita risulta nel complesso più curata. Abbiamo sviscerato il gioco per oltre una settimana prima di proporvi la recensione, ecco il nostro parere.
A caccia di demoni
Toukiden: The Age of Demons non è un titolo particolarmente innovativo, il gioco targato Tecmo-Koei riprende la formula che ha portato al successo Monster Hunter. Una formula abusata, forse, che in Giappone ha dato vita a numerosi cloni, come God Eater e Soul Sacrifice. Il titolo Namco-Bandai si sforza di proporre una meccanica diversa, mentre Toukiden resta ancorato a fedeli tradizioni. Non è una critica, del resto, il gioco funziona bene anche se risulta meno accessibile rispetto al Monster Hunter di Capcom.
Nel gioco vestiremo i panni di un membro degli Slayers, gruppo di cacciatori di demoni specializzati nell’eliminazione degli Oni, potenti creature mitologiche che volevano gettare il mondo nel chaos. La pace però non dura per molto e all’improvviso i mostri riescono a conquistare il Giappone, toccherà a noi impugnare la fida katana e riportare la situazione alla normalità.
In Toukiden dovremo affrontare numerose missioni e vedercela contro mostri demoniaci sempre più potenti ed infuriati. Proprio le battaglie sono il fulcro del gioco, i combattimenti infatti si rivelano il punto di forza di questa produzione: vari e appassionanti, si tratta di sfide che metteranno a dura prova le vostre abilità.
Come ogni buon “Hunter Game” che si rispetti, anche Toukiden presenta alcuni elementi tipici dei GDR, come la personalizzazione e la crescita del personaggio. Inizialmente dovremo infatti decidere le sembianze del nostro eroe, nonchè le sue abilità primarie e le armi da utilizzare in battaglia. Questi parametri potranno evolversi e toccherà a noi decidere come impegnare i punti esperienza guadagnati nei combattimenti.
La trama e il gameplay non presentano innovazioni, tuttavia Toukiden si dimostra estremamente solido in ogni suo comparto, come approfondiremo nel paragrafo qui sotto.
Squadra che vince non si cambia
Toukiden The Age of Demons presenta un campionario di mostri e creature molto vario, aspetto importantissimo nei prodotti di questo genere. Ogni demone può essere sconfitto in vari modi ma non sarà facile trovare il punto debole di ogni singola creatura. Attraverso i vari “mercanti” sparsi per la città, potremo acquistare magie e potenziare le armi, nonchè le nostre abilità. Non fatevi spaventare perchè le influenze GDR sono in realtà presenti solo in minima parte, non è necessario essere cultori del genere per apprezzare questo titolo.
Il gameplay è frenetico e veloce, le missioni però si rivelano estremamente ripetitive, anche se avvincenti. I combattimenti sono ben calibrati, raramente capita di incontrare mostri talmente potenti da non poter essere sconfitti, anche se alcune creature ci faranno sudare le proverbiali sette camicie.
Toukiden propone una modalità single player piuttosto ricca, la longevità è elevata, per portare a termine il gioco occorrono circa 15/20 ore. La ripetività, come detto, è dietro l’angolo, ma fortunatamente il problema può essere risolto giocando online in co-op con un amico.
Per questo gioco, Tecmo-Koei sembra essersi ispirata ad un’altra produzione “casalinga”, ovvero Dynasty Warriors. I punti in comune tra i due titoli sono molti, dalle fasi esplorative ai combattimenti, ma questo non è un male, il genere dei “Musou” è molto apprezzato in Giappone ed anche nel nostro paese gode di un buon numero di fan.
Tecnicamente parlando
I vari “Monster Game” solitamente si presentano con un’enorme varietà di mostri e con un aspetto tecnico non proprio stupefacente. E’ questo il caso di Toukiden, prodotto di ottima caratura, ma non perfetto. Il design dei personaggi e dei demoni è assolutamente fantastico, seppur piuttosto “classico”, stupisce invece la povertà grafica di certe ambientazioni, spoglie e scarsamente dettagliate. In questo senso si poteva e si doveva fare molto di più.
Il comparto tecnico è comunque buono, durante il gioco non si assiste praticamente mai a rallentamenti o cali di framerate e questo è un fattore decisamente importante, segno di un engine curato e di un buon lavoro di ottimizzazione. I tempi di caricamento sono praticamente inesistenti, almeno nella versione digitale da noi testata, non abbiamo certezze riguardo la versione in vendita nei negozi.
Molto buono il comparto audio, con musiche di stampo fantasy e un buon doppiaggio generale, con voci in inglese e giapponese. A questo proposito è giusto segnalare che Toukiden non è tradotto in italiano, i dialoghi infatti sono sottotitolati solamente in lingua inglese. Non ci esprimiamo su questa scelta, che sicuramente accontenterà i puristi e scontenterà i neofiti, in particolare i più giovani, fascia di pubblico a cui Toukiden sembra essere dedicato.
Giudizio finale
Toukiden: The Age of Demons è un prodotto ben strutturato e realizzato con cura, seppur non particolarmente originale. Il gameplay prende spunto da altre produzioni note (Monster Hunter e Dynasty Warriors in primis) tuttavia il gioco Tecmo-Koei trasuda carisma da ogni poro. Le meccaniche di gioco semplice ed accattivanti conquisteranno gli appassionati di giochi d’azione e l’estrema varietà di mostri e demoni placherà l’ansia dei cultori del genere.
Il multiplayer online fornisce una scossa ad una campagna in singolo non particolarmente breve ma certamente ripetitiva sulla lunga distanza. Con un amico invece Toukiden si rivela decisamente più divertente e la caccia assumerà un sapore differente. Personalmente mi sento di consigliare Toukiden a tutti i possessori di PlayStation Vita, ci troviamo di fronte ad uno dei migliori titoli per la console portatile Sony: non perfetto, ma incredibilmente accattivante.
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