Castlevania: Lords of Shadow 2 – Provato

AGGIORNAMENTO 14 GENNAIO 2014 – Abbiamo pubblicato sul nostro canale YouTube la video anteprima di Castlevania: Lords of Shadow 2, montata da Claudio Consoli e narrata da Alessandro Arndt Mucchi.

Articolo a cura di Alessandro Arndt Mucchi

Parigi – Gli uffici di Konami sono nel centro della capitale francese, in un edificio protetto da un vecchio portone in legno munito di un citofono a tratti indecifrabile. Siamo nel posto giusto, però, e lo sappiamo con certezza visto che un piccolo cartello porta il nome del gioco che stiamo per vedere in anteprima: Castlevania: Lords of Shadow 2. Saliamo tre piani di scale, firmiamo l’embargo, ed entriamo nella spettacolare saletta allestita dal publisher nipponico, dominata da una riproduzione gigante del nostro bel Conte Dracula seduto su un trono barocco ed elaborato. Dopo una brevissima introduzione ci sediamo alla nostra postazione di gioco e ci tuffiamo in due ore di prova, per scoprire così un titolo piacevole, intrigante, e decisamente più approfondito del suo predecessore.
Dracula 2.0
La demo che ci viene presentata a Parigi ci permette di partire dalle primissime fasi di gioco, seguendo la presentazione del protagonista, ora debole e privo di forze, e della nuova minaccia che incombe dagli inferi. Dracula è ora un vecchio, quasi privo di poteri, assetato di sangue in una città moderna costruita attorno al suo maniero. Il momento, fortissimo, che segna il suo ritorno in campo preferiamo non raccontarvelo, è meglio viverlo in prima persona senza sapere cosa ci aspetta, ma possiamo dire che ci ha veramente colpiti nel suo caratterizzare la natura del Conte, che va bene che è il personaggio principale, ma non per questo perde la sua connotazione negativa. Lasciando da parte la storia (che vi verrà spiegata per filo e per segno da una quantità non indifferente di filmati, almeno durante le prime ore di gioco), concentriamoci ora sulle novità in fatto di gameplay. Prima grande differenza rispetto al primo capitolo è data dalla telecamera a gestione libera, ora potremo muovere l’occhio virtuale attorno al nostro Dracula in ogni direzione, andando dunque a porre un rinnovato accento sulle fasi esplorative. Durante un’intervista, David Cox, Producer del titolo, ci ha spiegato come la serie di Zelda sia stata d’ispirazione nella struttura del mondo di gioco, ed infatti durante la nostra prova abbiamo incontrato dei livelli aperti, nei quali la strada da seguire era facilmente identificabile, ma ricchi di bivi e segreti nei quali collezionare frammenti di upgrade per i due indicatori di potere magico.
Vampiro dal nero mantello
Dal punto di vista tecnico non ci sono poi particolari salti in avanti rispetto al predecessore, e la natura (ormai) oldgen della produzione si vede da risoluzione e livello di dettaglio. Detto questo, gli sviluppatori non si sono certo posti dei limiti in quanto a creativitià, visto che stilisticamente abbiamo affrontato ambientazioni evocative e ricche di particolari, così come i vari nemici ci hanno convinto pienamento per la loro caratterizzazione. I boss, soprattutto, sono giganteschi e divertenti da affrontare, costringendo il giocatore ad un approccio (minimamente) ragionato, basato sul rinnovato sistema di combattimento. Ad affiancare gli attacchi normali, infatti, troveremo due armi selezionabili alla pressione di un grilletto con le quali creare combo elaborate e d’effetto. Gli artigli servono per colpire con forza spezzando difese e scudi, mentre gli attacchi con la spada di ghiaccio danno il meglio di se quando si è circondati da nemici. A queste due tipologie di colpi vanno ad affiancarsi i corrispettivi attacchi a distanza, per un mix eterogeneo ed elaborato, al quale vanno comunque aggiunte la parata, fondamentale per interrompere le serie di colpi nemiche, e la schivata. 
Alle fasi, diciamo, più tradizionali, ne vengono affiancate altre dal sapore più stealth, tramutati in topo. Il principe delle tenebre può infatti mutare la propria forma in quella di animali che gli sono abitualmente associati, noi abbiamo visto il topo anche se sospettiamo ce ne siano altri più avanti, potendo così superare i nemici senza essere visto, e risolvendo semplici puzzle ambientali. L’idea di per se è molto gradevole, ma il fatto che si venga in qualche modo forzati a seguire il percorso studiato dagli sviluppatori (ci si può trasformare solo in determinati posti, e si perde l’uso delle armi durante le fasi stealth appiedate) lascia un po’ perplessi, soprattutto alla luce della maggiore libertà che pare cardine del resto dell’avventura.
Commento finale
La nostra prova di Castlevania: Lords of Shadow 2 è durata solo un paio d’ore, ma da queste siamo in grado di delineare i caratteri di una produzione curata e divertente. I passi avanti rispetto allo scorso capitolo sono tanti e nelle giuste direzioni, e la struttura ludica ci sembra muoversi verso un gameplay più moderno e strutturato. Il sistema di combattimento è rapido e soddisfacente, mentre la maggiore attenzione all’esplorazione sarà ottimamente accolta dai giocatori più curiosi. Tecnicamente di buon livello, il titolo Mercury Steam arriverà su PlayStation 3 ed Xbox 360 il prossimo 27 febbraio.