Saint Seiya: Brave Soldiers – Provato

Articolo a cura di Claudio Consoli

Milano – “Questo é il Saint Seiya che dovete avere”. Quando in una presentazione, tra le prime frasi, si sfoggia un’affermazione del genere, apprezzare il coraggio é d’obbligo. Cosa fa di Saint Seiya: Brave Soldiers un titolo diverso e, nelle speranza dello studio Dimps, da non perdere? Vediamo cosa ci hanno svelato da Namco.


Tanti personaggi da tre diverse saghe


Basandosi su una saga ricca di personalità, uno tra i punti fondamentali per la riuscita di una trasposizione ludica di Saint Seiya é la presenza dei personaggi piú amati della saga, ma anche quelli normalmente meno protagonisti. In Brave Soldiers saranno presenti oltre 50 personaggi presi dalle differenze saghe Sanctuary, Poseidon e Hades, che potranno combattere tra loro anche se apparenti ad ere differenti, vestendo una moltitudine di armature provenienti dai vari momenti del manga/anime. Tra i presenti anche  Eagle Marin , Unicorn Jabu e persino Athena, per la prima volta giocabile, con il suo vestito “god”, che si affiancheranno agli altri soldati in scontri all’ultimo effetto speciale nelle 36 arene a disposizione.



Modalità e gameplay


Interessanti anche le modalità con le quali divertirsi. La modalita Chronicle é di fatto uno story mode con il quale rivivere i passaggi principali delle saghe di provenienza dei personaggi, sicuramente un pezzo forte, ma che lascia spazio ad una corposa modalità tornei, affrontabile sia in locale che online. Abbiamo avuto modo prima di assistere ad una partita giocata in diretta tra personaggi presi da ere diverse, poi di mettere mano al controller per ulteriori combattimenti usando alcuni tra i piú celebri personaggi. La telecamera si fissa leggermete alle spalle di uno dei due, inquadrando l’altro in secondo piano, una tipologia di scontro già adottata in passato, che spettacolarizza le fasi di battaglia soprattutto durante l’uso delle abilità speciali. Non mancano, infatti, tutte quelle mosse speciali caratteristiche dei vari personaggi, le tecniche Cosmo. Un’apposita barra da riempire su piú livelli consente l’attivazione delle varie tecniche, barra che, se portata al massimo, consente il rilascio dei Big Bang Attacks, i piú prodigiosi e spettacolari a disposizione. Considerando che, per la prima volta per la saga, anche il combattimento aereo ha subito miglioramenti importanti e consente scambi di favori anche a mezza altezza, per diversi secondi, gli elementi utili a ricreare il patos degli anime sembrano esserci tutti. Parliamo certamente di un titolo che necessita grossa pratica per  padroneggiarne il gameplay, gameplay che ad un primo impatto puó dare una forte sensazione di lentezza, dovuta al genere in se’ che, al pari dei recenti titoli sul mondo di Dragonball o Naruto, che lascia libertà di movimento ma che rende difficile la gestione degli spazi e l’avvicinamento all’avversario.

Una collector per i piú appassionati


La distribuzione nel territorio europeo e dell’australasia vede protagonista anche una Collector edition validissima, impreziosita dalla presenza di un modellino dedicato a Pegasus, oltre che contenente dlc per costumi secondari. Nel finale della presentazione ci é stata svelata la presenza di venticinque passwords che possono essere usate nel gioco. Tra queste, quindici consentono di sbloccare degli Orbs per potenziare le abilità dei personaggi, e le altre dieci titoli speciali. Per ottenerli, in questo caso, é necessario fare riferimento alla pagina facebook ufficiale del gioco.


Commento finale

Gli estimatori del manga e dell’anime dovranno attendere ancora fino al 22 Novembre per poter mettere le mani sul gioco, e noi non mancheremo di alleviare l’attesa, o renderla ancora piú difficile, con una review completa. Quello che è certo è che si tratta di un prodotto in grado di fare la gioia degli appassionati grazie ad un roster convincente, ma dotato di una giocabilità tutta sua.