l nuovo gioco di Ubisoft e i misteri dell’antico Egitto diventano ispirazione per 10 tra i migliori game artist italiani che firmano l’esposizione AC GameArt, in collaborazione con Neoludica, e le cui opere verranno esposte durante il prestigioso festival Lucca Comics & Games
Dal digital painting alla pittura classica, dal digital sculpting alla photomanipulation, fino ad arrivare ai video interattivi: le forme di espressione dell’era contemporanea diventano strumenti per intraprendere un viaggio interattivo tra i personaggi, i segreti, il fascino e la storia dell’Egitto tolemaico, celebrando il mito di Assassin’s Creed.
Il videogioco sviluppato da Ubisoft è ambientato in Egitto, alla metà del I sec. a.C., tra la fine della dinastia dei Tolomei, di cui Cleopatra è l’ultima esponente, e l’inizio della dominazione romana. In un contesto in cui il mondo occidentale si appresta a un cambiamento epocale, le trasformazioni, gli intrighi e i misteri dell’Antico Egitto diventano oggetto d’ispirazione per tutte le arti. La social exhibition è frutto di un progetto sviluppato da Ubisoft e Neoludica ®Game Art Gallery ed è finalizzata a coinvolgere e promuovere i concept e game artist italiani, sviluppando un percorso artistico interattivo che possa vivere e diffondersi in rete. Le opere dei 10 autori saranno esposte a Lucca Comics & Games, il festival internazionale di fumetto, cinema di animazione, illustrazione e gioco.
“Assassin’s Creed – commenta Debora Ferrari di Neoludica – è un raffinato contenitore di storia, arte e immaginazione. È un videogioco che ha raggiunto tutte le forme multimediali, dal fumetto al cinema, per raggiugere il suo vasto pubblico e diventare terreno fertile per la nascita di altra arte: la Game Art”.
“La collaborazione con Neoludica è iniziata nel 2011 – spiega Alberto Coco,Marketing Director di Ubisoft – e insieme possiamo dire di aver contribuito a valorizzare il coinvolgimento diretto di tanti game artist nel far conoscere i valori e la magia di questa forma d’arte innovativa al grande pubblico”.
“Questa è la dedica d’amore che faccio alla pittura e al videogioco che, fondendosi, si ispirano a vicenda e rinascono in molteplici forme in un balletto infinito che dà vita a quella che oggi possiamo chiamare Game Art”, racconta della sua opera il concept artist Christian Scampini, che ha collaborato al progetto. “Ho cercato di trovare un punto comune a tutto il mio percorso per rinnovarmi e dare nuova forma alla mia espressione, per questo mi sono ispirato a Sir Lawrence Alma Tadema che ben si lega al tema di Assassin’s Creed Origins e all’idea che avevo in mente. Le atmosfere, la composizione e il tipo di luce sono le cose più difficili da replicare, ma in ogni caso è stato un ulteriore passo avanti”.
Dieci creazioni che compongono un percorso artistico con cui accompagnare i fan del videogioco attraverso le più innovative forme d’espressione. I dieci talenti che hanno reinterpretato Assassin’s Creed Origins sono: Samuele Arcangioli, Claudia Gironi, Biancamaria Mori, Federico Vavalà, Francesco Delrio, Filippo Scaboro, Luca Baggio, Giacomo Giannella, Christian Scampini e Ivan Porrini.
A caratterizzare la social exhibition è la commistione di tecniche espressive differenti: ne è un esempio la tecnica mista su cartone con fusaggine, carbone e gesso con cui è stata realizzata l’opera di Samuele Arcangioli,legata al tema delle divinità egizie, sviluppate su una serie di bozzetti cartacei riguardanti le fusioni uomo-animale e un bozzetto su cartone in grande formato. Lo scopo è quello di ricreare il mito e le sue rappresentazioni, umane e bestiali: il gatto cosmico, Bastet, e il falcone di Horus prendono forma nelle dimensioni colossali degne di un’epopea. Rivivono nella social exhibition anche alcuni dei più iconici personaggi storici, come Cleopatra, frutto del lavoro di Claudia Gironi, che ha realizzato un disegno a mano libera con Photoshop che trae ispirazione dall’affascinante nonché tragica vita di Cleopatra e i suoi intrighi con Giulio Cesare e Marco Antonio. L’opera di Francesco Delrio s’intitola“Animus Origins” ed è stata creata con la tecnica della Photomanipulation. Attraverso un processo di fotomanipolazione, il capo della Sfinge e i colossi di Memnone, vengono decostruiti, privati della fisica, della gravità, della consistenza, in un’anticamera onirica fatta di codice, uno e zero, linguaggio binario. “Mysteries, Intrigues and Threats, Dove tutto ebbe inizio” è il titolo dell’artwork di Federico Vavalà. Usando come tecnica il 3D sculpting e il matte painting, l’artista rappresenta l’antico Egitto, terra intrisa di sangue e misteri, plasmata da lotte senza fine in nome di miti dimenticati.
Ubisoft ha inoltre deciso di promuovere il contest “La Porta Del Tempo”, organizzato da Neoludica Game Art Gallery, in collaborazione con Lucca Comics & Games, che si impegna nell’obiettivo di dar voce a numerosi artisti e studenti appassionati della saga di Assassin’s Creed. L’obiettivo è selezionare circa 40 autori, che attraverso le loro opere inedite realizzate in digitale raccontino il mondo di Assassin’s Creed Origins e i suoi personaggi. Le opere verranno esposte nella prestigiosa location del Baluardo San Regolo, in occasione di Lucca Comics & Games 2017 e pubblicate sull’artbook a cura di TraRari TIPI edizioni.