Articolo di Valerio De Vittorio
Dopo cinque anni, la saga di Assassin’s Creed giunge a conclusione. Iniziata con un titolo tanto impressionante nelle premesse e nella tecnica quanto poco approfondito nel gameplay, la serie Ubisoft è maturata negli anni, grazie al simpatico fiorentino Ezio Auditore, che si è meritato ben tre giochi a lui dedicati. Assassin’s Creed III è però un capitolo della serie principale, e in quanto tale cambia protagonista, ambientazione e periodo storico. Non mancano anche novità e rifiniture nel gameplay ed un motore grafico potenziato, per confezionare l’epico finale che i fan attendevano con ansia.
Assassino per vendetta
Per per terminare la serie, Ubisoft ha deciso di gettarci nel mezzo della rivoluzione americana durante la seconda metà del diciottesimo secolo. Vestiremo i panni del mezzo sangue Connor, figlio di un aristocratico inglese e di una pelle rosa Mohawk. La guerra tra templari e assassini si immischia così nel conflitto tra i coloni in lotta per la loro indipendenza dalla corona inglese. Il nuovo protagonista viene coinvolto in tutto ciò dopo che il suo villaggio viene distrutto da quelli che scoprirà essere i templari, alla ricerca di preziosi resti lasciati dalla Prima Civilizzazione. Sarà quindi mosso dalla voglia di vendetta, divenendo insieme nuovo membro della setta degli assassini ed eroe della rivoluzione americana. Non andremo oltre nel descrivere la trama di Assassin’s Creed III, ma possiamo tranquillamente dire che Ubisoft non delude sotto il profilo narrativo, tratteggiando personaggi come il padre di Connor o Achille, colui che gli insegnerà a combattere come un assassino, davvero riusciti, protagonisti di una trama articolata e ben scritta. Certo il finale soddisfa solo in parte le domande, mentre Desmond per quanto più presente, non ha goduto di tutta l’attenzione che avrebbe meritato. Inoltre la lotta tra fazioni viene un po’ messa da parte in favore di una decisamente meno intrigante apocalisse, ma se avete apprezzato quanto visto finora nella saga, Assassin’s Creed III è un ultimo pezzo fondamentale quanto accattivante.
La narrazione scorre via fluida, con filmati ottimamente recitati, dialoghi ben scritti resi vivi da rinnovate animazioni facciali, finalmente degne di un titolo di questo calibro. L’espressività dei personaggi si eleva sensibilmente rispetto ai titoli precedenti, con occhi densi di emozioni e voci sempre azzeccate, anche in italiano fortunatamente. Dopo aver imbastito una mitologia piuttosto complessa e non del tutto chiara, non era facile rimettere insieme i pezzi e, nonostante qualche leggerezza qua e là, giunti ai titoli di coda ci siamo sentiti soddisfatti di questa epica conclusione, capace persino di stupirci con alcuni colpi di scena ben orchestrati.
Battaglie navali
Com’era lecito attendersi da un seguito, Assassin’s Creed III non stravolge assolutamente la formula originale, ormai collaudata e ben oliata, ma inserisce alcuni elementi nuovi e ne migliora alcuni degli aspetti più criticati, in primis il sistema di combattimento. Guideremo così Connor attraverso diverse ambientazioni cittadine, come Boston, New York e altre che vi lasciamo il piacere di scoprire. Mentre è possibile seguire semplicemente le missioni principali godendosi unicamente l’avvincente storia una sequenza dopo l’altra, le città offriranno svariati diversivi, come missioni di consegna o oggetti da rintracciare e raccogliere, o altre ben più interessanti legate a doppio filo con la narrazione. Ad esempio sarà possibile assistere la popolazione vittima dell’arroganza dei soldati inglesi. Tornano poi i forti da conquistare e le missioni da assegnare ad altri assassini, i quali potranno aiutarvi anche sul campo, organizzando rivolte. Non mancano gli incentivi all’esplorazione, con le cime dei palazzi da raggiungere dove sincronizzarsi ed aggiungere così nuove informazioni alla mappa di gioco e tunnel sotterranei da scovare ed esplorare, guadagnando trasporti rapidi da una parte all’altra delle città.
Fuori dalle mura vi è la frontiera, a sua volta densa di cose da fare; in particolare nei territori di caccia, ci si potrà dedicare allo sterminio della fauna locale, al fine di procurarsi preziosi pelli di animale. Facendo attenzione ai predatori, che non si faranno scrupoli nell’attaccare Connor. Come Ezio, anche il nuovo eroe avrà un possedimento da curare ed espandere. La tenuta potrà infatti essere espansa aiutando alcune persone che in cambio presteranno le proprie abilità di falegname piuttosto che di cacciatore, fornendo preziosa materia prima. Questa potrà essere utilizzata per rifornire l’inventario del nostro assassino con progetti nuovi o per commerciare.
La novità riguardante le attività accessorie più evidente è però rappresentata certamente dalle battaglie in mare. Il protagonista verrà infatti istruito anche nell’arte della navigazione e così avremo un veliero tutto nostro da portare in mare, al quale viene dedicato un set di missioni secondarie e compiti particolari da svolgere. Il controllo dell’imbarcazione è decisamente semplice, con tre regolazioni per le vele e di conseguenza per la velocità, ed il timone da ruotare con lo stick di sinistra. L’inerzia della nave è restituita con discreta efficacia e fare manovra per evitare scogli o per prendere la mira e far fuoco coi cannoni richiederà un po’ di pratica. Avremo a disposizione poi sia i cannoni sui due fianchi che delle piccole bocche da fuoco direzionabili indipendentemente dalla nave ed infine dei colpi non letali in alternativa, per abbattere le vele dei nemici. Se non viene affondata è possibile persino avvicinarla e abbordarla. Nella mischia aggiungete tempeste, onde alte decine di metri e persino forti da abbattere a cannonate e capirete come Ubisoft abbia riversato molta cura in questa gradita novità.
In generale si fa apprezzare nell’arco della campagna principale una grande varietà, con missioni molto diverse tra loro. Da un lato ciò aiuta a tenere alta l’attenzione, ma dall’altro si è purtroppo un po’ perso il focus sull’assassinio puro e semplice, ampliando la scala del conflitto con scene di guerra aperta e fughe spettacolari tra palazzi che crollano sotto le cannonate. Non mancheranno fasi più silenziose, come pedinamenti dalla distanza. Inoltre ogni sequenza propone degli obiettivi secondari, i quali spesso richiedono di adottare una tattica più stealth, incentivando così la vera via dell’assassino. La longevità è decisamente elevata, visto che solo la campagna principale, giocata anche un po’ di corsa, vi porterà via almeno dodici ore. Se vorrete però dedicarvi al titolo come si deve, Assassin’s Creed III prevede contenuti per tenervi impegnati per almeno il doppio del tempo.
Senza dimenticare la componente multiplayer, che offre intrattenimento di qualità e per certi versi unico nel suo genere. Le modalità offerte contano i classici Deathmatch, Domination, una coop con missioni da portare a termine in compagnia ed una sorta di orda con un tempo limite nel quale bisognerà eliminare i nemici. Diverse ambientazioni e sedici personaggi tra cui scegliere, caratterizzati da aspetto e skill differenti. Vi sono poi alcune abilità tra cui poter scegliere, come l’invisibilità o il denaro per attirare la folla, e un perk che durerà per tutta la sessione di gioco. Per quanto non possa garantire la profondità di altri prodotti pensati per l’online, il multiplayer di Assassin’s Creed III diverte senza troppi pensieri, proponendosi unicamente come un discreto valore aggiunto della produzione.
Connor sa combattere
Per il resto il gameplay è il solito riuscito mix tra corse ed arrampicate spettacolari, con l’aggiunta delle foreste piene di alberi da scalare e rami tra cui saltare, combattimenti all’arma bianca e assassinii silenziosi. Gli scontri con le guardie hanno finalmente goduto di un’importante revisione, la quale parte dall’eliminazione della parata. I combattimenti sono ora decisamente più rapidi e richiedono di premere i tasti col giusto tempismo per effettuare contromosse repentine, disarmare l’avversario e finirlo. I nemici si differenziano per tipo di attacco e la nostra strategia dovrà prevedere se tentare di romperne le difese, attendere che aprano la difesa per contrattaccare e così via. Inoltre spesso un gruppo di guardie cercherà di aprire il fuoco su di noi, ma potremo sfruttare a nostro vantaggio la situazione catturando un nemico per usarlo come scudo. Grazie al sistema delle contromosse, che avvicina il sistema di combattimento a quanto proposto da Rocksteady con i suoi Batman, Ubisoft ha finalmente deciso di permettere ai soldati di attaccare anche più di uno alla volta, così mentre stiamo affettando un avversario, un’altro potrebbe attaccarci da dietro. Dovremo quindi stoppare il suo fendente col giusto tempismo, magari afferrandolo appena in tempo per proteggerci dal fuoco dei fucilieri a pochi metri di distanza da noi. Nonostante il rinnovato dinamismo delle fasi di combattimento, Assassin’s Creed III eredita comunque ancora l’intelligenza artificiale non proprio brillante dei predecessori e quindi capita ancora fin troppo spesso di notare guardie ferme ad osservare ed attendere il proprio turno prima di gettarsi nella mischia, ma i nuovi accorgimenti per fortuna migliorano sensibilmente i combattimenti. Anche i controlli nelle fasi arrampicata sono stati ulteriormente rifiniti, grazie a nuove animazioni ed elementi sui quali appendersi, anche se purtroppo la scelta di utilizzare un unico pulsante per muoversi demandando a Connor il compito di saltare, arrampicarsi, rotolare ecc, comporta alcuni fraintendimenti, col personaggio che a volte balzerà in tutt’altra direzione o si incastrerà in qualche ostacolo apparentemente facilmente superabile. Nulla di trascendentale, ma in alcune missioni ci siamo ritrovati a dover ripetere inseguimenti a causa di una precisione non ottimale nella calibrazione dei controlli. Per non parlare dei cavalli, capaci di incastrarsi praticamente in ogni anfratto della mappa.
Fine gerazione
Assassin’s Creed III non solo è il capitolo più imponente della saga, ma anche quello più spettacolare da un punto di vista visivo. L’evoluzione del motore grafico proprietario, chiamato Anvil Next, permette un ulteriore passo in avanti, configurando il lavoro Ubisoft come uno dei più imponenti sotto il profilo tecnico di questa generazione. Gli ambienti sono densi di dettagli, che si cammini tra le strade di Boston o con i piedi affondati nella neve, mentre i personaggi principali hanno goduto di un boost grafico notevole, che permette alle scene di intermezzo di rivaleggiare coi migliori concorrenti. La cura estetica è notevole, con una ricerca ed una fedeltà storica da produzione cinematografica, mentre la tecnologia alla base mostra i muscoli con una linea dell’orizzonte ampissima, condizioni meteo variabili, ciclo giorno notte ed un’illuminazione ottima. Le animazioni del protagonista sono l’aspetto che ancora risulta il più stupefacente, in grado di muoversi con grande naturalezza, che si stia camminando tra la folla o arrampicandosi tra gli alberi o ancora azzuffandosi in una mischia, tra contromosse, rallenti ed uccisioni spettacolari. Non sono da meno le battaglie navali, grazie ad una realizzazione del mare eccellente.
Tanto ben di dio mette a dura prova la console Microsoft sulla quale abbiamo effettuato la nostra recensione, costringendola a caricare gli asset continuamente in streaming e causando così un sensibile pop up di elementi a schermo. Inoltre il frame rate, per quanto nella maggior parte dei casi abbondantemente sopra la soglia dei 30 al secondo, non è sempre costante. Infine fanno capolino diversi bug, estetici e non, quali personaggi non giocanti incastrati nello scenario, guardie che si bloccano o altri glitch. Nulla di trascendentale e vista la mole di contenuti di questo free roaming, sarebbe stata un’impresa improba ripulire alla perfezione il titolo.
All’altezza decisamente anche il comparto audio; nonostante le musiche non siano più sotto la direzione di Jesper Kyd, rimangono un punto forte della produzione, belle da ascoltare e presenti solo nei momenti giusti, a volta mescolandosi con melodie ambientali come nella bellissima sequenza iniziale al teatro dell’opera. Gli effetti sono ricchi e precisi ed il doppiaggio in italiano fa il suo dovere più che egregiamente, soprattutto nel caratterizzare i personaggi principali. Peccato per la sincronia col labiale, poco curata, ed un missaggio a volte sballato, con le voci troppo basse rispetto ai rumori.
Commento finale
La saga finisce con stile, grazie ad un capitolo degno del nome che porta. Assassin’s Creed III è un titolo curato ed elegante, nella narrazione quanto nell’estetica, che abbelliscono un gameplay ormai giunto a piena maturazione. Non si vedono stravolgimenti in tal senso, ma il rinnovato sistema di combattimento migliora almeno in parte uno dei difetti più gravi della serie, mentre le battaglie navali sono un’aggiunta riuscita e spettacolare. Se la serie Ubisoft non vi ha mai intrigato, questo nuovo capitolo non potrà farvi cambiare idea. Ma Assassin’s creed III è un gioco longevo, denso di cose fare, appassionante grazie a personaggi ben tratteggiati e ad un protagonista eroico e dalla vita travagliata, e per questo non deluderà chi ha sempre apprezzato la serie.
Assassin’s Creed 3 è un action adventure sviluppato e pubblicato da Ubisoft per Playstation 3, Xbox360. Wii U e PC. La data di uscita è fissata per il 31 ottobre 2012!