Le Interviste Impossibili. Parola agli Autori: L’Ultima Torcia

L'Ultima Torcia

Sono [Andrea De Bellis] e sono un Viandante dimensionale. La mia missione? Esplorare altri mondi.

Oggi sono in quello de L’Ultima Torcia, per la precisione in una locanda della Regione dei Fiumi dal nome Gli Intrecci della Sorte.

In verità non sono arrivato esattamente qui, ho viaggiato per arrivarci. Ho visitato molti affascinanti posti. La Città del Porto nella Baronia del Grifone, luogo dove ho finto di arrivare con una nave. L’imponente Città del Grifone con la sua mastodontica Cupola Gioia per gli occhi, la Vecchia città di Odep con la sua enorme Biblioteca ed infine il mio lungo viaggio per arrivare a Passolevante, nella Regione dei Fiumi… ecco, qui ho scoperto che è in atto una guerra, una guerra in cui non voglio immischiarmi e che vede contrapposto un temibile Drago.

Questo è un mondo fantastico, popolato da elfi e nani, umani e creature fatate, in cui basta un passo falso per vedere la propria vita finire in un battito di ciglia ma che riserva a coraggiosi avventurieri gloria e tesori ed oggi io sono qui proprio per quello, per trovare i più valorosi eroi di questo mondo.

Ho collaborato con dei brutti ceffi, lo ammetto, ma i loro agganci mi hanno permesso di far giungere il mio richiamo a molti avventurieri degni di questo nome. Non credo mi rivolgerò più ai servigi della Chiave Nera ma, che dire, sono efficaci se hai qualcosa da dargli ed io, fortunatamente, avevo qualcosa che loro desideravano. Qualcosa di cui volevo disperatamente liberarmi e che loro disperatamente desideravano. Uno scambio equo, insomma.

Ora sono qui, seduto ad un tavolo in attesa dei miei Eroi.
Alla mia destra una donna incappucciata osserva fuori dalla finestra mentre gioca con un coltello, alla mia sinistra un ricco mercante si lamenta di non riuscire a trovare una scorta. Un gruppo di nani spazientiti si lamenta dell’assenza di birra e poi quel gagliardo generale non fa altro urlare quanto sia importante mobilitarsi per combattere Castigo.

Sto osservando distrattamente la grande ascia che troneggia sul bancone quando mi si avvicinano tre individui e mi mostrano il pezzo di carta firmato da me che ho mandato in giro per tutte le Baronie.
Sono un tozzo e barbuto nano [Curte]con una grande ascia dietro la schiena, un esile elfo con occhi glaciali [Leo] e pitture di guerra sul viso, ed uno smaliziato umano [Fabio] vestito di ricchi abiti ed un sorriso stampato sul volto, a palesarmisi innanzi.

Tutti e tre si alzano all’unisono la manica e mi mostrano il loro tatuaggio raffigurante una stilizzata fiamma. Siamo ciò che cerchi, Straniero” dice uno di loro, credo l’Umano.
Io li osservo; sembrano sapere il fatto loro. Le cicatrici parlano chiaro, non sono ciarlatani e quel simbolo… si, sono sicuramente loro quelli che cerco… eppure me ne aspettavo solo due.

Cominciamo:

  1. Ehm, bene, bene, finalmente vi ho trovato, oppure avete trovato me. Insomma, ci siamo trovati eh? Eccellente, voi due credo di sapere chi siete ma lui… l’Umano. Di chi si tratta? Sapevo che erano due gli Eroi di questo mondo, non tre…
    [Domanda Vera: abbiamo imparato negli anni a conoscere te Leo e te Curte ma Fabio, esattamente, chi è? Una nuova leva? Un vecchio amico? Qualcosa di più?]

Logo Serpentarium[Fabio]: Salute a te e a questo bel consesso. Niente male la locanda che hai scelto per incontrarci, mi sembra familiare… strano! Quanto a me, bazzico questi due loschi individui da un pezzo; del resto noi “avventurieri” ci conosciamo un po’ tutti. Il Gruppo Serpentarium ha all’attivo diverse imprese, ma il nostro incontro era scritto nel destino! Come avventuriero ho lavorato ad altre importanti missioni, ma questa è decisamente emozionante! Circa due anni fa abbiamo messo su una compagnia per esplorare queste Lande, da allora siamo diventati un gruppo affiatato. Insomma… cerco di evitare che il Nano mangi l’Elfo quando è affamato e che l’Elfo ammazzi il Nano nel sonno perché russa. Cose così! [Risposta Vera: La collaborazione è nata spontaneamente, nessun colloquio con il Curte in giacca e cravatta che mi dice: “le faremo sapere!”. Ho già lavorato come autore e traduttore di giochi di ruolo per le più importanti case editrici italiane e straniere, tra cui Asterion e Wyrd Edizioni. In particolare, per quest’ultima mi occupo attualmente delle linee editoriali targate Monte Cook Games (Numenéra, The Strange, ecc.), localizzate in Italia proprio da Wyrd Edizioni. Mi sono innamorato de L’Ultima Torcia prima come editor e giocatore, poi come Master e autore. Questa barca è fighissima e non ho alcuna intenzione di scendere! *PLUFF* (Fabio viene buttato giù da Leo e Curte)]

[Leo]: c’è sempre bisogno di un nobile compagno fidato, ma è impresa ardua trovarne uno a cui affidare la proprio incolumità. Adesso lo abbiamo.

[Curte]: Non mi fido dell’Elfo. L’Umano mi aiuta a sopportare le sue stranezze. Gli elfi dovrebbero starsene nelle loro casette di legno e petali, il mondo è duro. Però non ricordo bene come l’umano ha iniziato a camminare con noi, forse lo ha sempre fatto, eppure c’è stato un tempo in cui, sono certo, non c’era. Mmh. Non mi fido dell’Umano.

  1. Parlatemi un pochino di questo mondo. Voi dopotutto siete i suoi Eroi, ne conoscete ogni palmo e ne avete affrontato tutte le avventure, siano esse passate o future, dunque, cosa lo contraddistingue?
    [Domanda Vera: Parliamo in pochino di questo nuovo gioco. Da fuori sembra un normalissimo gioco Fantasy, eppure non è cosi, cosa lo contraddistingue da tutti gli altri? Quali sono le sue caratteristiche?]

[Fabio]: Ho visto tanti luoghi nella mia carriera di avventuriero, ma le Lande sono uniche nel loro genere… per certi versi anche noi tre le conosciamo appena! [Risposta Vera: L’Ultima Torcia è un GdR fantasy, vero, ma non è il “solito” GdR fantasy. È ideato fin dalle sue fondamenta essenziali (che poi sono tutto ciò che c’è) con uno scopo preciso: divertimento immediato, e per un target estremamente mirato: il pubblico che si avvicina per la prima volta a questo hobby e quello che lo aveva abbandonato per mancanza di tempo ed energie. Il suo punto di forza? Può essere spiegato e capito mentre viene giocato, e abitua i giocatori a pensare in modo logico e realistico, oltre che creativo. A “crescere” non è solo il personaggio, ma anche chi lo interpreta.]

[Leo]: A differenza di altri posti qui si rischia davvero la pelle in ogni momento. Ogni scelta deve essere ponderata. È questo che fa la differenza.

[Curte]: Questo gioco è una trappola! Ascoltate il Nano. Lo so che lo aprite, lo guardate e dite “oh lo conosco”. No amico, non conosci un cazzo. Questo è come quelle cose che trovi nelle lande, che quando le vedi dici “mi sa che me lo pappo” e 3 minuti dopo è lui che sputa a terra le tue ossa. [Risposta Vera: L’Ultima Torcia è pieno di piccoli, microscopici accorgimenti avvelenati, che messi insieme, quando giochi, ti guidano a ruolare come altri giochi non sanno fare. E se inizi sei fottuto. La droga va in circolo e continui a combattere finché non muori. Molte volte.]

  1. Ho potuto constatare, chiedendo qui e li, che il tasso di mortalità per un avventuriero è elevato, elevatissimo direi. Ho avuto sfortuna io ad imbattermi in persone sbagliate, oppure questo è un mondo duro in cui solo i più duri possono sperare di arrivare alla pensione? Dopotutto nemmeno a me è sembrato cosi difficile arrivare sino a qui, è bastato usare un po la testa senza affidarsi solo ai muscoli… ma magari sono solo stato fortunato…
    [Domanda Vera: Sembra che uno degli elementi più evidenti de L’Ultima Torcia sia la difficoltà a sopravvivere ad una sessione. E’ davvero cosi o siamo soltanto davanti un falso mito?]

[Fabio]: Sai come si dice: “quando il gioco si fa duro…” però hai detto bene, basta usare il cervello e capire quando una sfida è oltre la tua portata. Ci sono molti Avventurieri in pensione là fuori, solo che tengono alla loro privacy! [Risposta Vera: LUT (come lo chiamiamo noi) è sicuramente un gioco tosto, uno che non perdona, ma non è affatto un ‘Mitra TPK’… if you know what I mean. La verità è che LUT mette al centro il gruppo – anziché l’individuo – ed è per questo che molti personaggi finiscono per cadere come mosche: tanti giocatori sono abituati ai GdR in cui ciascuno costruisce un personaggio capace di fare a meno degli altri. In LUT questo è impossibile. Non esistono supereroi e tutti, TUTTI sono fondamentali!]

[Leo]: Proprio come dici. Qui conta più il cervello di qualsiasi dote fisica. Ma a quanto pare pochi Avventurieri ne sono dotati e prendono rischi inutile, finendo velocemente al cimitero. Le cose vanno così da queste parti.

[Curte]: Avventurieri? Quelli? Arriva gente da queste parti che crede che l’avventura sia un gioco da bambini. Se fosse così anche i contadini e le massaie andrebbero a caccia di draghi. No signori, qui i branchi di lupi sbranano le loro prede, per quello le persone normali chiudono i bambini in casa al calare delle tenebre. Se decidete di restare fuori come dei veri Avventurieri, sta a voi non diventare delle prede. Sta a voi tenere accesa la vostra ultima torcia. Se siete furbi, se siete oculati, se avete compagni in gamba, e avete fortuna, in pochi mesi sarete ricchi sfondati. L’alternativa è che diventiate voi il tesoro per qualche altro gruppo più sveglio di voi!

  1. Sapete, non sono qui da molto, eppure ho respirato subito un aria semplice, rilassata, senza sovrastrutture. Un pugno di leggi a governare la Baronia e via, verso l’avventura. Eppure spesso mi sono trovato ad ascoltare discussioni nelle locande su come serva maggiore controllo, maggiore legge, maggiori regole. Retaggio dei tempi del Vecchio Drago della Caverna dello Stregone della Costa[NdR: D&d et affini]?
    [Domanda Vera: Ciò che adoro di questo gioco è la semplicità delle regole che sono poche, bene organizzate e di facile accesso, eppure si trova sempre qualcuno che si lamenta di questo aspetto de L’Ultima Torcia. Da cosa credete dipenda questo fattore? Poca custom-abilità dei personaggi che pongono limiti alla fantasia? Retaggio di vecchi giochi troppo aperti e liberi? Mancanza di fantasia e quindi necessità di aggrapparsi a quante più regole possibili per non affogare e sentirsi soli e sperduti?]

[Fabio]: Da esperto di leggi delle Lande ti dico questo, le regole devono essere come i governanti: poche ma buone! [Risposta Vera: Quando una cosa è semplice – non semplicistica – a mio avviso parte già avvantaggiata. LUT possiede un regolamento essenziale con una sua coerenza interna. È il giocatore a dover ‘personalizzare’ il proprio alter-ego, così come nella vita reale le persone sono definite da ciò che fanno e dicono, non da una semplice lista di capacità e conoscenze. Più si fa a meno di aggiungere livelli di complessità, più giocando ti accorgi di quanto non servano per divertirti davvero. Ovviamente… questa è solo una scusa di noi autori per non lavorare! :-P]

[Curte]: Voci messe in giro dagli elfi. Senza dubbio. Chi ha bevuto abbastanza pinte sa che ogni legge di troppo è un ostacolo al divertimento. E LUT non ha neppure una legge di troppo. E se non credi sia così posso farti parlare con la mia ascia.

  1. L’Ultima Torcia, il simbolo che portate sul braccio, cos’è davvero? Cosa vuol dire? Perché lo portate sulla pelle? E’ perché, come sento spesso sussurrare, Solo il male vede nel Buio? Spiegatemi, vi prego.
    [Domanda Vera: La Torcia che è nel titolo di questo gioco non è solo concettuale ma è uno degli oggetti principali di cui si avvale un avventuriero. Essa fa calore, illumina, dissipa le tenebre dell’ignoto ma…ha termine, si consuma. Ecco, l’Ultima Torcia è non sono il titolo ma il Leit Motiv di questo gioco che ha come Tag Line Solo il male vede nel Buio. Come è nata questa idea?]

[Fabio]: Sappi questo: non restare mai al buio se vuoi vedere un’altra alba. [Risposta VeraIl processo creativo, in questi casi, è strano. Può sembrare di non concludere niente per mesi prima di avere una buona pensata, una quasi fortuita, ma la verità è che le idee arrivano per stratificazione. Vi diranno [Leo] e [Curte] come si chiamava in origine il gioco – non li priverei mai di questa soddisfazione – ma è bastato provarlo e riprovarlo per giungere a un titolo soddisfacente. L’Ultima Torcia può essere l’ultima speranza per un mondo cupo, se ami quel tipo di approccio, oppure soltanto l’ultima dannata risorsa che ti permette di fuggire con l’oro dalle grotte ed essere un avventuriero, un tipo cazzuto che non si spezza la schiena nei campi come tutti gli altri!]

[Curte]: L’Ultima Torcia… aaah beh cosa credi che sia? Che idee balzane ti passano per la testa? Cerchi un messaggio nascosto? Qualcosa celato tra indizi, avventure, luoghi misteriosi e leggende? Credi forse di parlare con degli ossessionati dal pensiero ingarbugliato e psicotico? Quel simbolo non vuol dire nulla. Non è neppure tatuato sul mio braccio. Se dirai il contrario, verrò a cercarti e scoprirai che la mutilazione può essere una via esaltante verso un bel viaggio in direzione del Ventre del Dio della Morte.

  1. Ventre? Cosa intendi… oh, lasciamo perdere. Viaggiando ho come avuto la costante impressione di trovarmi in un mondo offuscato, ovattato, sfocato. Per carità se mi concentro riesco chiaramente a vedere tutti i dettagli che desidero, ma spesso ho come difficoltà a dover lavorare di immaginazione, come se dovessi essere io a collegare i puntini della realtà. Cosi come ogni volta che chiedo informazioni su questo e quello, talvolta l’unica risposta che mi si da è “BOH!”. Perché tutto questo?
    [Domanda Vera: L’ambientazione è ricca di dettagli ma scarna di riferimenti. Mi spiego, lungo il sentiero quali mollichine di pane sono state sapientemente lasciate delle tracce di una storia, eppure molto spesso ci si imbatte in descrizioni approssimative dei luoghi che si esplorano, non esiste dunque una visione “media” ma solo “microscopica” o “macroscopica” dell’ambientazione. Come mai questa scelta editoriale?

[Fabio]: Questo è un mondo vasto e per larga parte inesplorato! Perfino noi che lo conosciamo meglio degli altri sappiamo che esistono zone non mappate dagli esploratori, aree in cui potrebbe esserci di tutto! Certo siamo in un Regno, ci sono i Sacerdoti del Dio della Morte, scoppiano guerre e nascono intrighi fra le Lande, ma ci sono anche rovine e terre ancora senza nome. Chi può dire cosa ci sia esattamente sulla via che va dalla Baronia del Grifone alla Regione dei Fiumi?! Non trovi che tutto questo mistero contribuisca a fare più tue le Lande? Puoi essere il primo ad andarci.

[Leo]: Quando guardi la tua vita da avventuriero giorno per giorno sembra quasi non avere senso, ma quando risolvi le missioni che ti sono state date inizi a vedere una traccia. Come se tutto fosse collegato verso un qualche fine glorioso. Non so se sia così o sia solo una illusione.

[Curte]: Eh! Bravo. Lo hai notato. È parte della trappola. Se volevamo che in queste Lande venisse un gruppo numeroso di avventurieri curiosi non potevamo mica dirgli, “Ehi voi, prima di battervi, leggetevi questi bei tomi sulla nostra vita, le usanze, i posti, la fauna, l’arte, i pericoli, e cazzi e i mazzi”. No, questa è gente dura, gente che preferisce essere sorpresa invece che studiare su un polveroso libro. Gente che le cose vuole vederle coi propri occhi, non in una vecchia pergamena ingiallita. Vuole solo la sua arma e un motivo per andare a usarla su qualcosa che abbia più zanne che discorsi da fare. Ecco cosa diamo loro. Un mondo da vivere senza dover studiare.

  1. Ancora una volta un umano, un elfo e un nano. Da quando sono qui ho interagito in modo pacifico solo con appartenenti a queste tre razze. Esiste qualche altra razza civilizzata che ancora non ho incontrato ma che voi conoscete e, magari, sapete anche dove vive?
    [Domanda Vera: Solo Tre razze: Umani, Elfi, Nani. Qualcuno dice che sono poche, altri che sono più che sufficienti. Sono in cantiere novità giocabili? Tra quanto tempo? Cosa nello specifico?]

[Fabio]: Il mondo è vasto e popolato dalle genti più diverse. Ne ho incontrate alcune davvero strane. Il fatto che tu non le abbia ancora viste, forse, sta solo a significare che non hai potuto viaggiare abbastanza. Certo gli Umani sono ovunque: l’intraprendenza e la Socialità gli hanno permesso di conquistare il mondo. I viandanti che vorranno percorrere le strade delle Lande si preparino ad incontri inaspettati!

[Curte]: Quel che so non vengo certo a dirlo a te. L’ho promesso a Raxo e… No, ho detto che non ti dico nulla.

  1. Raxo? Chi è..no eh, non vuoi rispondere? Va beh, fa nulla… Piuttosto, sono stupito, sin quando ero nella Baronia del Grifone non avevo mai visto dei Menestrelli, eppure qui sembrano andare molto di moda. Mi domando se voi conosciate altre professioni tipiche di altri luoghi che non ho ancora esplorato ma che voi Eroi, sicuramente, avrete incontrato nelle vostre innumerevoli avventure…
    [Domanda Vera: Sei Classi: ladro, ranger, stregone, sacerdote della luce, combattente, menestrello. Avete rivelato che per ogni modulo uscirà una nuova classe. Cosa ci dobbiamo aspettare con la prossima regione che ci presenterete? Qualcuno vocifera Sacerdote della Morte?]

[Fabio]: Menestrelli: guitti dalla lingua sciolta e le gambe agili. Hai visto come combattono? Forse non picchiano duro come i Guerrieri e non hanno la mira dei Ranger, ma hai provato a colpirne uno? In queste Lande ci sono molti altri eroi. Alcuni di questi sono impegnati a nord-ovest della Baronia, sentirete presto parlare di loro… appena farà un po’ più freddo.

[Curte]: Amico mio, tu vuoi godere del viaggio senza usurare le suole delle tue belle scarpe. Vuoi trovare Avventurieri che facciano mestieri inusuali? Esci dalla locanda e cercali. Se non vieni sbranato da una trentina di cose che posso farlo da ora a stanotte, e hai la stessa fortuna per qualche altro mese di viaggio… sono certo che troverai qualcosa.

  1. Il mio tempo qui è limitato e mi ha permesso di visitare solo la Baronia del Grifone e le Regioni dei Fiumi. Se ho capito bene la Baronia è al centro di questo mondo, mentre la Regione è a Sud Est di questa. E il Resto del mondo? Cosa c’è? Ho sentito parlare di una terra desertica a Est e di un lugubre posto a Nord. Ditemi qualcosa delle altre Regioni che non posso visitare, ve ne prego.
    [Domanda Vera: L’Ultima Torcia è ambientato in un grande mondo di cui conosciamo solo due Regioni per ora ed altre, almeno 3, sono state solo vagamente accennate. C’è il grande territorio desertico a Est, l’oscuro luogo in cui i fedeli di Zagorath vogliono fare ritorno, e la misteriosa regione da cui proviene il Principino. Saranno 9 in totale i grandi pezzi del puzzle geografico che compongono il mondo? Quale sarà il prossimo? E quelli dopo? Cosa bolle in pentola?]

[Fabio]: La Baronia è al centro di un grande arazzo geopolitico, vero. Ci sono terre ignote a nord-ovest, luoghi di orrore a nord-est e buie lande meridionali, ma anche mari scintillanti a oriente, ecc. ecc. ecc. [Risposta VeraL’ambientazione di LUT è come la Minestra della Buonanotte dei nani: ti chiedi cosa mai ci sia dentro perché non riesci a distinguerne gli ingredienti… ma alla fine non puoi fare a meno di mangiartela!]

[Curte]: Ti chiedi cosa siano gli ingredienti? AHAHAHAHHAHAHA roba che uno stomaco di elfo non potrebbe digerire. Stanne fuori Umano, queste sono le NOSTRE tradizioni. Riguardo a te, giovane impiccione, se non ti togli dalla faccia quel sorrisetto non avrai altre risposte da me. Oste! Una birra per il Nano, prima che perda la pazienza.

  1. Come volete, ecco…continuiamo. Durante il mio viaggio mi sono imbattuto in un singolare uomo che non ha nome e che tutti chiamano il Principino. So che si confida spesso con un Elfo e un Nano. Chi è costui? Sembra nascondere un retaggio nobiliare e quel simbolo sul pomello della sua spada, sono quasi sicuro che sia di discendenza Regale. Voi lo conoscete? Sapete chi è realmente e quale sia la sua terra natia?
    [Domanda Vera: Soffermiamoci sulla figura del Principino. E’ chiaro che è l’elemento trasversale inserito nel gioco e che toccherà tutte le varie regioni che pubblicherete. Di lui sappiamo solo che è protetto da un Elfo e un Nano e che è di probabile discendenza nobile, reale se ho fatto bene i compiti a casa. A Lucca scopriremo qualcosa di più su questo personaggio come da quale regione proviene?]

[Fabio]: Mi ricordo del Principino. Strano ragazzo, sempre così pensoso… e quei suoi bizzarri amici. Alcide il nano: è un miracolo che la sua bottega sia ancora aperta. Picchia sull’incudine con la forza di un orco, ma come fabbro fa schifo. E Brefis? No dico… una locanda gestita da un elfo con un occhio bendato? Ti pare accogliente? Non è mica come questa! Questa sì che è una Locanda di Pregio! Comunque, secondo me sentiremo parlare ancora di quel trio.

[Curte]: Alcide… mai visto un fabbro nano così incapace. Riguardo al Principino non ho nulla da dire. Sembra tu stia andando a cercarti rogne, sai amico?

  1. Ho visto che la Baronia del Grifone e la Regione dei Fiumi sono molto diverse tra loro. La Baronia è molto calma e placida e un Avventuriero ha tutto il tempo che vuole per esplorarla, facendo attenzione ai vari Sacerdoti della Morte che la infestano, mentre la Regione è in crisi per una guerra con un potente drago chiamato Castigo e non ci si può permettere di perdere tempo. Mi domando, sarà sempre cosi, liberi di esplorare o serrati nei tempi, o c’è anche altro altrove?
    [Domanda Vera: La Baronia del Grifone è un tipico Open World caratterizzato da questi Sacerdoti della Morte intenti a creare un esercito di Draghi non morti. La Regione dei Fiumi si imposta più come un grande Time Attack su cui preme l’imminente invasione del Drago Castigo. Si manterrà la stessa impostazione per i prossimi moduli oppure ci state riservando qualcosa di nuovo?]

[Fabio]: Credimi quando ti dico che c’è ancora tanto da vedere. Anche noi stiamo ancora esplorando le Lande [Risposta Vera: Ci piace l’idea di sperimentare e offrire ai giocatori approcci sempre diversi. Non è escluso che alcune soluzioni saranno riutilizzare nei futuri supplementi, specie se pertinenti ai contenuti, ma preparatevi a nuovi punti di vista e modalità di gioco!]

[Curte]: Ci sarà quel che ci sarà bisogno che ci sia. Nulla di più, nulla di meno. Oste! O arriva la birra al mio tavolo o arriva il tavolo sul tuo sorriso sghembo.

  1. Credo che il vostro operato e le vostre gesta da Eroi stiano creando una nuova Era dell’Oro per gli avventurieri. Credete che sia davvero cosi? Che stiate gettando una moda, quella dell’avventura e che tutti siano galvanizzati da questo?
    [Domanda Vera: Grazie a voi il Fantasy in Italia sembra che stia godendo di un nuovo rinascimento. Le cose stanno davvero cosi? Si sta creando davvero una nuova community molto prolifica che vi orbita intorno? Questa ipotesi è supportata dai dati di vendita?]

[Fabio]: Addirittura ispirare! Beh, gli avventurieri come noi sono già contenti così, molti non ambiscono alla fama, si rallegrano a sentire che altri godano nel condividere le loro gioie e i loro dolori. [Risposta Vera: Quello attuale è di sicuro un grande momento per il GdR in generale. Il fantasy poi è come una fenice: quando sembra che sia morto (come genere) eccolo pronto a risorgere più vivo che mai dalle sue ceneri. Di sicuro abbiamo creato una grande famiglia, anche su Facebook, e devo dire che seguirla quotidianamente è diventato una specie di terzo lavoro!]

[Curte]: Grazie Oste! BURP! Dicevi tu? Che volevi? [Risposta Vera: L’Ultima Torcia è un progetto molto vivo (nonostante i TPK!) e apprezzato. Molto più di quanto potessimo sperare. A fine anno tireremo una linea e vedremo com’è andato e se è un degno fratello di Sine Requie Anno XIII e Alba di Cthulhu (rispettivamente 1000 copie in sei mesi e in un anno alla loro uscita)]

Direi che può bastare cosi. Ho finito le mie domande, ed è ora che io vada.
Sarei voluto restare di più ma purtroppo è tempo che io prosegua il mio cammino

Lascio un sacchetto di Fiorini sul Tavolo, gli Eroi sembrano stupiti di quel piccolo tesoro, non se lo aspettavano. “Offro io, restate quanto volete. Grazie ancora e… Attenti a Clotilde!”, questo è quello che dico mentre esco da Gli intrecci della Sorte.

Vedo la donna che si imbarca sul battello.
Osservo i nani che preparano i muli per partire.
Guardo il ricco mercante che sale su una carrozza.
Scruto le truppe del generale in marcia e lontane.

Una nuova avventura è iniziata e non c’è più posto per me.

Indosso il mantello, calo il cappuccio e penso:
che posto meraviglioso è questo luogo.

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