In questi giorni passati in casa ho esponenzialmente aumentato il mio tempo passato su YouTube ed in una delle tante notti insonni, tra un video di uomini che cadono nel fiume di Lego city e compilation di tensegrity sono incappato in questo canale con soli quattro video caricati nell’ultima settimana. Parliamo di Bionicle: Quest for Mata Nui.
Per i più giovani o per chi ha passato la propria infanzia in una grotta è bene dare un minimo di spiegazione:
I Bionicle sono una serie di “Action Figure” prodotta da Lego intorno al 2001 che sfruttava il sistema Technic per dare vita ad eroici personaggi snodabili capaci di azioni grazie ad un sistema di ingranaggi.
Ciò che però ha reso la serie un vero fenomeno ai tempi fu l’introduzione di una vera e propria lore all’interno delle proprie pubblicità. Quest’ultime infatti erano dei veri e propri corti in CGI che somigliavano più ad episodi di una serie che semplici réclame. La storia era tanto semplice quanto efficace: Sei eroi capaci di controllare gli elementi si risvegliano sull’isola sconosciuta di Mata Nui, la loro missione è scoprire i segreti delle loro maschere del potere per sconfiggere il temibile oppressore che minaccia gli abitanti dell’isola.
Con il passare del tempo, e con l’uscita di nuovi set, la lore dei Bionicle si è andata sempre più ad arricchirsi dando vita addirittura a prequel e ad espandersi su altri media come fumetti, libri, videogame e film animati.
Potete quindi ben immaginare quanto da ragazzino ci fossi potuto rimanere sotto, passavo giornate sane con uno dei miei cugini a collezionare, costruire e inventare nuove avventure mentre di sottofondo il DVD piratato de “Bionicle: La Maschera della Luce” si consumava a causa della riproduzione continua.
Come detto sopra i Bionicle vantano anche alcune incarnazioni videoludiche, poche in realtà, tra cui una direttamente ispirata alle vicende del film sopracitato. Il problema dei giochi su licenza dei primi anni 2000, però, è che si riduceva tutto ai soliti platform con qualche puzzle o inseguimento sparso qui e lì (e naturalmente intere sezioni subacquee), giochi sì carini ma che di certo non brillavano.
Ed è qui che il progetto fan made Quest for Mata Nui ha attirato la mia attenzione: un RPG open world ispirato a Skyrim o The Witcher nella quale poter esplorare i segreti di quell’isola che tanto mi aveva affascinato da ragazzino, e per di più anche in multiplayer. Dovevo saperne di più.
E così mi sono messo subito in contatto con i developer, nonostante un server Discord affollatissimo, per sottoporgli alcune domande.
Cominciamo parlando di te e del tuo team, presentati.
Sono Crainy, capo del progetto Bionicle: Quest for Mata Nui. Sono CGI Artist con l’hobby della programmazione. Sono ormai dieci anni che coltivo l’hobby della programmazione di giochi mentre faccio questo lavoro da molto più tempo. Per la maggior parte del tempo quello dei Bionicle è stato un one-man project fatto interamente da me, ma nelle ultime fasi di lavorazione ho ricevuto l’aiuto incredibile di alcuni collaboratori, specialmente se si parla della creazione di Asset 3D.
Come è nato il progetto? Cosa vi ha unito nel creare questo gioco?
Ho conosciuto i Bionicle nel 2001 quando furono rilasciati. Ricordo perfettamente la prima volta che vidi la pubblicità dei Bionicle in TV e da quel momento sono stato un grande fan del franchise per tutta la mia vita. Penso che Bionicle sia riuscito a creare un mondo davvero interessante con un’atmosfera unica che merita di essere mostrata a più persone. Sin da bambino ho sempre sognato di esplorare quel mondo in un vero e proprio RPG. Per questo ho cominciato questo progetto, voglio creare il gioco che avrei sempre voluto giocare da bambino. Dopo che il progetto ha preso forma mi sono messo in contatto con alcuni membri della community per farmi aiutare con alcuni aspetti del gioco, è così che il nostro (attualmente piccolo) team è nato. Da quando ho rivelato il lavoro la settimana scorsa ho ricevuto una quantità assurda di richieste da tantissime persone di talento, con il loro aiuto sono certo che il progetto raggiungerà una qualità ancora superiore.
Parliamo del gameplay: Come funzioneranno gli aspetti RPG del gioco, ci saranno upgrade come bottini e talenti o sarà tutto legato alle maschere che troveremo? Ci saranno anche zone simili a dungeon?
Oltre alle 12 maschere del potere, la progressione del personaggio sarà definita da tre cose: Statistiche, Dischi e Dischi Speciali. I Dischi sono praticamente come le Perk di Fallout. Ogni volta che si sale di livello si ottengono 3 punti da poter assegnare per potenziare i vari aspetti del tuo personaggio, si ottiene un Disco anche ad ogni level up da spendere in bonus permanenti. Questi bonus sono ciò che ti permettono di personalizzare il tuo personaggio, possono essere usati per ridurre i tempi di recupero di alcune abilità o sbloccare varianti delle stesse abilità. Per esempio alcuni Dischi ti permetteranno di sbloccare anche nuovi attacchi. Al momento non ci sono piani per veri e propri dungeon ma sicuramente ci saranno aree molto vicine a ciò che i giocatori considerano “dungeon”.
Dato che si possono cambiare le maschere in ogni momento, quali sono le differenze tra i vari personaggi giocabili?
Ogni personaggio potrà equipaggiare le 12 maschere e cambiarle liberamente, naturalmente se prima le avrà trovate. Ogni Toa (i personaggi giocabili) iniziano con diverse statistiche e poteri elementali unici. Per esempio Tahu comincerà con statistiche fortemente incentrate sui danni sia corpo a corpo che elementali, il suo elemento (il fuoco) è perfetto per attacchi ravvicinati a scapito di una riserva di energia elementale limitata. Se invece si pensa a Gali (Toa dell’Acqua) le sue statistiche punteranno di più su attacchi magici a lungo raggio oppure ad incantesimi di cura sacrificando i danni inflitti.
Sarà possibile creare i nostri personaggi?
Il gioco segue fedelmente la Lore quindi si potrà giocare nei panni dei sei Toa Mata originali. Non ci sono piani per creare i propri personaggi ma i giocatori potranno personalizzare profondamente lo stile di gioco del Toa scelto.
La storia seguirà solo il primo arco narrativo o vedremo anche altri personaggi famosi come i Bohrok o i Toa Nuva?
Allo stato attuale Bionicle: Quest for Mata Nui si focalizzerà solo sul primo arco della storia.
Il gioco supporterà solo mouse e tastiera o anche i controller?
Attualmente il gioco è pensato per mouse e tastiera ma sono sicuro che tramite qualche tool di mappatura tasti potrà essere giocato anche con controller.
In che fase di sviluppo è il gioco adesso?
E’ difficile definirlo a dire la verità, in ogni caso posso dire che c’è una grossa parte di lavoro fatta. Oltre alle cose viste nei trailer c’è molto altro ancora che non abbiamo mostrato.
Con che engine state lavorando?
Io e il team abbiamo programmato di parlare dell’engine più in là.
Non avete paura di azioni legali da parte di Lego?
La possibilità di azioni legali è una cosa che chiunque che lavora ad un progetto fan made deve mettere in conto. L’unica cosa che posso dire è che il mio è un progetto non ufficiale, non sponsorizzato e non autorizzato da Lego in ogni caso.
Quali sono le maggiori fonti di ispirazione in termini di game design?
Ce ne sono varie, per un progetto open world come il mio, Skyrim è sicuramente la principale. In termini di world design ho attinto molto anche da giochi come Metroid Prime, mentre per il combat system ho molto ammirato quello della serie Dark Souls per molti aspetti.
Quale è stata la parte più difficile nello sviluppo del progetto?
In oltre sei anni di sviluppo ce ne sono state sicuramente tante, ci sono state naturalmente tante sfide da superare. Mi ricordo di un bug nei primi tempi che mi ha fatto letteralmente strappare i capelli dove i personaggi si inceppavano. Oppure tutte le ottimizzazioni che abbiamo dovuto studiare io e i miei collaboratori. Abbiamo creato alcuni sistemi al quanto complessi che richiedono tempo per essere perfezionati.
Quali sono i piani per la release? Verrà rilasciato su qualche vostra piattaforma o tenterete di proporlo su qualcosa tipo Steam?
Una volta finito il gioco sarà rilasciato gratuitamente, non abbiamo ancora deciso da quale piattaforma lo si potrà scaricare ma essendo un progetto fan made sicuramente non lo metteremo su Steam.
Nei trailer si vedono due grosse statue di Toa, ci state forse dicendo che sarà possibile fondere i personaggi proprio come si faceva con i diversi set?
Quelli sono i Toa Kaita, sono una parte importantissima della storia del primo anno dei Bionicle. Sì sarà possibile fondere i personaggi e giocare come un Toa Kaita, sarà un aspetto del late game.
Cosa ti aspetti da questo gioco, ma soprattutto quali sono le tue aspettative.
Ciò a cui punto è prima di tutto creare un open world RPG divertente che sappia perfettamente catturare l’atmosfera del primo anno dei Bionicle. In ogni caso voglio che questo sia un gioco divertente e stimolante, che sia godibile anche per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo e non solo per i fan di lunga data.
Insomma un progetto ambizioso e certamente interessante dalla quale traspare la passione per uno dei più grandi franchise ludici del nuovo millennio, e che personalmente non vedo l’ora di provare.
This post was published on 5 Maggio 2020 12:58
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