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Interviste

Intervista a Nicola Degobbis di 7th Sea

Di recente ho avuto modo di incontrare e scambiare due chiacchiere con Nicola Degobbifondatore di Need Games – non mi voglia ancora per la mia mancanza in cui lo chiamo Matteo – e devo dire che definirlo vulcanico è riduttivo.

Nicola all’opera durante una sessione

Una persona splendida e solare che quando lo si vede – e sente – narrare una avventura è difficile rimanere indifferenti. Logico che da tale brillante mente non potesse che uscire qualcosa di bello.
Ho quindi approfittato per fargli qualche veloce domanda su 7th Sea di cui lui si occupa in Italia – il gioco è del game designer John Wick – visto che ha vinto il titolo di Gioco di Ruolo dell’anno 2017.

7th Sea vince il titolo di gioco di ruolo dell’anno 2017 Lucca Comics&Games, superando anche l’Ultima Torcia, i cui autori avevano già vinto altre due volte in passato con Sine Requie e Alba di Chtuluhallora?

Eh già è proprio cosi

SIIII!!!! Allora, si, un piccolo inciso: abbiamo vinto e siamo felicissimi perché siamo nati sei mesi fa e vincere con 7th Sea il titolo di miglior gioco dell’anno è una figata. Ma io so perché L’Ultima Torcia non ha vinto…

Vai, diccelo.

Noi – io Matteo, Leo e Fabio – abbiamo playtestato L’Ultima Torcia quando era appena nato e si chiamava FantaCazzo…

Finalmente abbiamo scoperto il nome che non mi hanno voluto rivelare nella loro intervista

Hanno voluto cambiare il nome in L’Ultima Torcia ed è per questo che non hanno vinto loro. Cosa giochi? A Fantacazzo! Vinci! Giocando all’Ultima Torcia, non vinci! Questa è la verità. Scherzi a parte, grandi! Comunque, noi di Need Games siamo felicissimi, FELICISSIMI!

Una provata dalla fiera Silvia Paindelli di Need Games mi parla del gioco

Una sfida combattutissima, no?

Certo, dei titoli della madonna! Oltre L’Ultima Torcia c’era Symbaroum della GG Studio; c’era Omen di Dreamlords; c’era Undyng della Narrativa.

Ma è la prima volta che un titolo appena presentato – circa sei mesi – vince, giusto?

Eh no, è giù successo con Nephandum ma non importa: siamo felici che abbiamo vinto.

Dai, entriamo nel dettaglio Nicola. Di cosa parla questo gioco… a parte pirati?

Allora, i pirati in 7th Sea sono solo una parte del gioco. Sarebbe come dire che Dungeons&Dragon parla solo di Draghi…

Appunto, non solo draghi.

Ecco, infatti il gioco è ambientato a Théah – una lontana cugine dell’Europa – nel 1668, con delle nazioni che conosciamo anche noi ma con nomi diversi. Vodacce è l’Italia; Confederazione Sermatiana sono i Paesi Baltici; Montaigne è la Francia; Castille è la Spagna; Eisen è la Germania; Avalon è l’Inghilterra e via dicendo.

Beh, questo crea una facile immedesimazione in chi gioca

Esattamente: questo crea facilità nel ruolare e quale è la grande differenza con altri giochi, oltre ovviamente alle classiche guere interne tra questi paesi che conosciamo anche noi?Che ognuna ha una sua peculiare ambientazione con il suo tipo di magia. A Vodacce – Italia – ci sono le streghe della sorte, donne che esperte in Cartomanzia; ad Avalon c’è l’Incanto, l’incarnazione dei cavalieri della Tavola Rotonda; ad Eisen – ambientazione che ricorda Barovia – vi è questa magia padroneggiata da cultori della carne, molto putrescente, molto particolare.
Poi, ovviamente, è tutto contornato dal mare e nel mare, ovviamente, ci sono i pirati!
7th Sea è un gioco molto… molto casinista, dove è importante tenere a mente che si è eroi e puoi fare quello che vuoi. Se hai dieci sgherri davanti da affrontare li combatti, li affronti e li vinci perché sei…

Ora ti prendo in contropiede: e se sei un cattivo che succede?

No, non lo puoi essere.

Ma come no, ora esce a Lucca Comics&Games 2017 una espansione è che proprio dedicata a loro, no?

Sono rimasto affascinato dalle illustrazioni del manuale, evocative e di altissimo livello

Parli di Eroi e Malvagi! Facciamo chiarezza, il giocatore non può essere malvagio ma è il malvagio ad essere la parte principale. Tu puoi riempire di sgherri l’avventura ma il malvagio – quelli come la narrazione classica – è quello che si insinua nella trama, quello che vedi all’inizio ma poi ti sfugge, che ti rubano magari un carico e tu sei alla ricerca del responsabile ed inizi ad odiare questa figura e… e avviene, il master inizia ad amare il suo malvagio e allora ecco Eroi e Malvagi.
E’ questo un manuale diviso esattamente a metà: 40 eroi, 40 malvagi. Ogni eroe ha una storia personale cosi come i malvagi e alcuni sono intrecciati fra loro.

Oh, diamo finalmente spessore a questi malvagi che non se ne può più di cartonati.

Si, i Malvagi possono essere anche degli antieroi: alcuni sono fratelli gemelli degli eroi; alcuni sono le ex amanti; alcuni sono stati corrotti dalla parte esterna. Tutto questo per creare una sinergia interna in grado di generare storie con dei drammi di sfida migliori.

Quindi mi stai dicendo che saranno più degli antieroi che di veri malvagi.

Esatto! LA cosa meravigliosa – che non ho mai visto – è la redenzione. Come si può redimere un cattivo? Ecco, per alcuni c’è scritto (NDR: sul manuale) “La malvagità si è insinuata nella sua anima, solo la morte lo potrà redimere”…

Direi di chiudere su questa bellissima frase per non spoilerare oltre il contenuto di questo nuovo manuale.

7th Sea, Miglior gioco di ruolo dell’anno 2017, vi aspetta a Lucca Comics&Games e se siete appassionati di pirati, non potete lasciarvelo sfuggire.

E ricordate: Ruolare duro, sempre!

Clicca per vedere l’intervista integrale

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This post was published on 30 Ottobre 2017 17:00

Andrea De Bellis

Appassionato da sempre di gioco di ruolo, intervallo per anni la mia vita tra questi, lo studio e il lavoro. Dopo un periodo da giornalista professionista decido di laurearmi in storia, mia altra grande passione. Da qui il passo alla scrittura è breve. Comprendendo come l'intrattenimento non possa essere in alcun modo scisso dal provare emozioni, mi propongo quale recensore emozionale per Player.it, ideando e curando nel frattempo le rubriche "Italy&Videogames", "Interviste Impossibili", "LARP: A Night With...", "Autori di Ruolo: D12 domande a..." e "Spade di Gomma", scrivendo il romanzo "Il diario del dott. Flammini" e ideando e lanciando le rubriche "Venerdì Oldies" e "Recensioni Emozionali", sostenendo sempre quanto sia più interessante parlare di "cosa suscita un titolo quando lo si gioca" piuttosto che l'evergreen "cosa è e come come funziona questo gioco". Il gioco è intrattenimento, l'intrattenimento è emozione, l'emozione è vita.

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