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Guide

Nintendo Switch vs Switch Lite vs Switch OLED, guida pratica alle differenze

Mentre il mondo aspetta la prossima variante della Nintendo Switch, al momento sul mercato è possibile districarsi tra tre scelte, tutte con le loro differenze: il modello base del 2017, la Switch Lite originaria del 2019, e la più recente Switch OLED introdotta nel 2021.

Nintendo ha sempre avuto un debole per le varianti delle sue console, e non parliamo solo di cambiamenti estetici: si pensi per esempio al Game Boy o al Nintendo DS.

In questa guida troverete le indicazioni necessarie per muovervi in questo mare di differenze e particolarità dei tre modelli di Nintendo Switch, così da capire quale sia il prodotto più idoneo al vostro palato.

Cosa NON cambia tra Switch, Switch Lite e Switch OLED?

Prima di districarci nelle differenze tecniche tra Switch base, versione Lite e versione OLED, vanno trovati i punti in comune, così da rendersi conto meglio di cosa si sta acquistando. Per prima cosa va specificato che tutte e 3 le console offrono la stessa computazione di calcolo e la stessa potenza: tutte e 3 installano lo stesso chipset NVIDIA Tegra X1 Custom. Le differenze tra le Switch vanno quindi individuate in altro, ossia nella comodità d’uso e in dettagli accessori.

Anche la libreria di giochi presenti sulla piattaforma, sulla carta, rende possibile la sua fruizione su qualsiasi variante della Switch. Insomma, che voi usiate la Switch Lite, il modello base o la OLED non vi è alcuna differenza nel catalogo di titoli presenti sull’eShop o attivabili da cartuccia fisica. Tuttavia, c’è un grande MA da tenere in considerazione: non tutti i videogiochi del catalogo funzionano alla stessa maniera sulle diverse Switch, sia in termini di prestazioni che di comodità d’uso.

La Switch Lite per esempio non ha Joy-Con staccabili dalla console e per questo tutti quei videogiochi per la famiglia e quei party game che hanno bisogno degli innovativi controller liberi dalla piattaforma ne soffrono in giocabilità. La Switch OLED, d’altro canto, garantisce un’esperienza multigiocatore online più stabile grazie alla presenza della porta Ethernet tramite cui collegarsi alla linea tramite cavo, opzione assente dalle altre varianti della Switch.

Nintendo Switch, Lite e OLED: le differenze nel design

La versione base di Nintendo Switch e la sua cugina OLED sono molto simili per quel che riguarda il design: entrambe sono composte da uno schermo touch su cui attaccare e staccare gli Joy-Con, intercambiabili per le due piattaforme senza alcuna differenza, ed entrambe in modalità fissa vanno infilate in una docking station di plastica da attaccare alla TV. Entrambe, inoltre, possono stare in piedi su una superficie grazie a uno stand posto sul retro dello schermo.

Eppure, già in questi pochi elementi che abbiamo discusso è possibile notare differenze importanti. Per cominciare, lo schermo OLED è leggermente più grande, e di questo elemento nello specifico ne parleremo meglio nel prossimo capitolo. Inoltre, le casse audio della Switch OLED sono sicuramente più robuste e performanti della sua controparte base. Un altro punto a favore della OLED è il design della docking station, reso più leggero, moderno e meno avvezzo a graffiare lo schermo della sorella base.

Nintendo Switch OLED in modalità tabletop

Infine, lo stand della Switch base è probabilmente il suo peggior difetto: non solo è sottile, scomodo e posto su un lato, ma quando aperto lascia anche lo slot microSD e l’eventuale schedina inserita alle intemperie del mondo esterno. Lo stand della Switch OLED invece si estende su tutta la superfice della console, è più solido e ha ben 3 regolazioni di inclinazione possibili.

Parlando della Switch Lite, invece, rispetto alle sue cugine presenta un design più compatto. Le sue dimensioni ne garantiscono una massimizzazione del suo utilizzo in portabilità, ma a discapito dell’impossibilità di staccarne i Joy-Con o dell’assenza completa del collegamento alla TV. La presenza del Dpad al posto dei quattro tasti direzionali dei tradizionali Joy-Con inoltre potrebbe essere un incentivo per quei giocatori abituati a questa specifica.

Nintendo Switch, Lite e OLED: le differenze dello schermo

Lo schermo è probabilmente l’elemento che più registra differenze tra Switch, variante Lite e variante OLED. Le console di casa Nintendo, infatti, sebbene presentino tutte e tre una risoluzione a 720p con refresh rate a 60Hz, montano display di natura diversa e di dimensioni differenti.

Il modello base e la Switch Lite montano uno schermo della stessa natura LCD, ma quello della Lite ha dimensioni più contenute di circa mezzo pollice. Per quanto mezzo pollice non sembri chissà che gran misura, in realtà se riuscite a confrontare entrambi gli schermi tra le vostre mani vi accorgerete che non è indifferente.

Nintendo Switch Lite presenta delle dimensioni ridotte, è più compatta e non ha i joy-con removibili.

La Switch OLED invece, come suggerisce il suo stesso nome, implementa uno schermo OLED, ossia uno di quei display touch che potreste trovare tranquillamente sui migliori smartphone in circolazione. L’OLED garantisce una luminosità migliore, una gamma di colori più vasta e un contrasto più elevato. Inoltre, le dimensioni dello schermo sono di 7 pollici, uno in più rispetto al modello base.

Nintendo Switch, Lite e OLED: le differenze nelle funzionalità

Quando Nintendo Switch fu lanciata nel 2017, l’intenzione dell’azienda giapponese era quella di coniugare l’home console gaming – che stava andando male con Wii U in casa Nintendo – con la portabilità che Nintendo ha sempre promulgato tramite le sue console portatili. Per questo motivo, la Switch base nacque con l’obiettivo di essere fruibile sia in modalità fissa, sia portatile, sia tabletop (ossia portatile ma con i Joy-Con sganciati).

Anche Nintendo Switch OLED segue la triplice natura del modello base, migliorando soprattutto la sua componente tabletop come vi abbiamo già menzionato nel capitolo delle differenze di design: lo stand posto sul retro della console OLED si estende su tutta la superficie del retro, offrendo anche 3 regolazioni di inclinazione invece di 2.

Cosa c’è dietro il portello posteriore della docking station di Nintendo Switch OLED – Immagine ricavata dal sito di Nintendo.

Nintendo Switch Lite invece si presta esclusivamente a una fruizione portatile, non potendo interagire con la TV né potendo distaccare i Joy-Con per consentire un uso tabletop. Guardando alle altre funzionalità, la OLED ha speaker migliori tra le tre console e inoltre ha una porta LAN, che se cablata al proprio router tramite cavo Ethernet garantisce una connessione più stabile del Wi-Fi.

Nintendo Switch, Lite e OLED: le differenze nella durata della batteria

A causa delle sue dimensioni più contenute, la Switch Lite monta anche una batteria più piccola, col risultato che riesce a durare meno ore rispetto alle sue sorelle maggiori (tra le 2 ore e mezza e le 6 ore a seconda dei titoli e delle funzionalità attive come luminosità dello schermo o connessione a internet).

La Switch OLED e il modello base invece in teoria montano la stessa batteria e sulla carta hanno più o meno la stessa durata (tra le 3 e le 7 ore a seconda dei casi) nonostante la OLED abbia uno schermo più grande; lo schermo OLED infatti, pur avendo dimensioni maggiori, è energeticamente più efficiente dello schermo LED del modello base.

Nella pratica, però, potrebbero sorgere delle differenze tra batteria base e batteria della OLED: se venite in possesso di una Switch base prodotta nel 2017 (ormai trovabili solo usate), le loro batterie hanno una durata simile a quella della Lite, viceversa se trovate una Switch prodotta dal 2019 in poi la sua durata è equiparabile a quella di una OLED.

Cosa scegliere tra Nintendo Switch, Lite e OLED? Pro e Contro

Perché preferire Nintendo Switch modello base?

Nintendo Switch è un’ottima console che è possibile reperire anche a prezzi più accessibili consultando il mercato dell’usato. Preferitela alla Lite se sapete di voler giocare anche via TV e se vi aspettate di avere partite multiplayer in locale. Preferitela alla OLED se non volete spendere troppo.

PRO

  • Fruibile in tutte e 3 le modalità: portatile, fissa e tabletop
  • C’è più disponibilità nel trovarla usata
  • La versione 2017 è ancora moddabile wink wink

CONTRO

  • Stand sul retro fragile e scomodo
  • Connessione a internet solo wireless
  • La versione 2017 ha una batteria che dura meno

Perché preferire Nintendo Switch Lite?

Se non avete modo di giocare con altre persone o se cercate di spendere poco e non vi interessa giocare sulla TV, la Switch Lite fa sicuramente al caso vostro: perfetta per la portabilità, per il single player e per partite rapide senza particolari esigenze.

PRO

  • Estremamente portatile
  • Dpad invece dei quattro tasti direzionali
  • Costo economico

CONTRO

  • Disponibile solo in modalità portatile
  • Connessione a internet solo wireless
  • Batteria meno duratura

Perché preferire Nintendo Switch OLED?

Se cercate il meglio per giocare ai titoli Nintendo, la Switch OLED è la console che al momento fa sicuramente la differenza grazie alla porta Ethernet, a una maggiore ergonomia generale nel design e allo schermo OLED che rende la giocabilità più luminosa, colorata e fluida.

PRO

  • Schermo più luminoso e più grande
  • Porta Ethernet per una connessione più stabile
  • Docking station più maneggevole e meno pratica ai graffi sullo schermo
  • Stand sul retro più solido e più regolabile

CONTRO

  • Costosa

Dove trovare la Switch classica, la Lite e la Oled

Potete acquistare la Nintendo Switch nei principali negozi di informatica come Unieuro, Mediaworld, Trony, Euronics e principalmente in tutti i centri commerciali, online esistono moltissimi e-commerce che spesso le mettono a prezzi molto vantaggiosi, per comodità vi rimandiamo ad Amazon:

This post was published on 29 Marzo 2023 12:00

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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