Se sentivate la mancanza delle Valchirie del precedente God of War, sappiate che in Ragnarok non mancherà di certo pane per i vostri denti. La nuova avventura di Kratos e Atreus ci chiederà di scontrarci con ben 13 Berserker assetati di sangue e di sconfiggere Re Hrolf, il loro signore. Si tratterà di compiti secondari che, se portati a compimento, vi faranno ottenere il trofeo d’oro “Un grave errore“, uno dei più difficili del gioco.
La side quest che vi chiederà di mettervi alla ricerca dei Berserker inizierà con il ritrovamento dell’Elsa di Skofnung, che troverete nel corso delle vostre esplorazioni di Midgard (più precisamente nel luogo chiamato “Tomba del Re”), quando sarete alla ricerca di un modo per trovare le Norne. Troverete questa elsa proprio in prossimità di una lapide distrutta, e capirete subito che i suoi poteri sono decisamente sovrannaturali.
A questo punto, sulle mappe dei Nove Regni appariranno delle icone che contrassegneranno la presenza di nove Lapidi dei Berserker, ed il vostro compito sarà recarvi presso ciascuna di esse, evocare il guerriero lì sepolto, sconfiggerlo, raccogliere degli utilissimi oggetti e passare al successivo. Non appena avrete sconfitto i nove avversari, non dovrete fare altro che tornare presso la Tomba del Re a Midgard, evocare Re Hrolf e dare vita ad uno dei combattimenti più impegnativi di God of War Ragnarok.
Nonostante alcuni di questi combattimenti possano essere decisamente impegnativi, vi consigliamo di svolgerli tutti poiché, tra le varie ricompense, otterrete il set di Armatura del Berserker, una delle più forti del gioco (se non la più forte in assoluto).
Per avere una panoramica completa di tutto quello che c’è da fare nei Nove Regni, consultate la nostra Guida Completa a God of War Ragnarok.
Questa prima lapide si troverà a Svartalfheim, nella zona chiamata “La Fucina“, e potrete raggiungerla subito dopo essere scesi dal percorso fatto all’interno del vagone di legno in compagnia di Freya.
Fortunatamente, a parere di chi vi scrivere, Hardrefill è uno dei Berserker più semplici da affrontare, dato che la gran parte dei suoi attacchi sono facili da parare e/o da schivare. Gli unici colpi a cui dovrete prestare attenzione sono due: il primo consiste in una specie di carica verso la vostra posizione (contrassegnata da un cerchio rosso), mentre il secondo vedrà il boss saltare in aria e lanciarsi in picchiata su di voi (vedrete comparire una piccola area verde sotto di voi).
Il primo attacco è facilmente evitabile ed anzi, non appena avrete schivato il colpo, potrete sferrare un cospicuo numero di attacchi; nel secondo caso, invece, dovrete essere veloci a spostarvi dal cerchio verde menzionato in precedenza, in quanto, se il boss dovesse colpirvi, vi infliggerà dei danni decisamente alti. Anche in questo caso, però, vi basterà rotolare indietro o a lato (premendo due volte il tasto
Qualora foste a corto di energia vitale, siccome non troverete pietre verdi nel corso dello scontro, vi consigliamo di ricorrere alla Furia di Sparta, sia per ricaricare la barra della salute, sia per aumentare lo stordimento del vostro avversario. Cercate sempre di sfruttare il potere elementale della vostra arma e, ovviamente, non dimenticatevi mai di fare ricorso ai vostri attacchi runici.
Per trovare il secondo Berserker, non dovrete allontanarvi più di tanto dalla lapide descritta in precedenza. Questa si troverà sempre a Svartalfheim, più precisamente sull’Isola di Alberich, nella parte più a nord est della Baia dell’Abbondanza; troverete la pietra proprio in bella vista sulla spiaggia.
Il Berserker in questione è dotato di attacchi a base dell’elemento fulmine, il che significa che la maggior parte dei colpi saranno sferrati a distanza. Fate attenzione agli attacchi imparabile che Beigadr vi sferrerà, tra cui delle sfere gialle (suddivise in due attacchi consecutivi) ed una serie di scariche di fulmini (vedrete comparire delle aree rosse sul suolo dell’arena e, va da sé, dovrete spostarvi immediatamente).
Il boss potrà contare anche su attacchi normali, tra cui una scarica elettrica frontale (facilmente parabile con il vostro scudo) e degli attacchi ravvicinati (quasi sempre pugni), anche questi facilmente bloccabili. Attendete proprio questi momenti per avvicinarvi e portare a segno i vostri colpi, non dimenticandovi mai di fare ricorso ai poteri elementali dell’arma che avete scelto (premendo i tasti L1 +
Per la terza lapide di Berserker dovrete tornare a Midgard, su quelle che erano le Sponde dei Nove, oramai ricoperte dal ghiaccio del Fimbulvinter. Troverete la roccia in prossimità della vecchia Torre di Helheim (quella con la runa a forma di “H” sul frontone).
Non fatevi ingannare dalle apparenze, perché Freakni potrà uccidervi in maniera decisamente rapida e dolorosa. La prima cosa a cui dovrete fare attenzione sono i suoi attacchi imparabili (contrassegnati dal solito cerchio rosso) che, se accuratamente evitati, rappresenteranno l’apertura ideale per sferrare i vostri colpi. Fate attenzione tutte le volte in cui il boss salterà, poiché sarà capace di aprire le vostre difese e sferrarvi un colpo imparabile che, inutile dirlo, decurterà non poco la vostra barra della salute.
Nello scontro ravvicinato, la Berserker sferrerà tutta una serie di colpi facilmente parabili e, se eseguirete una parata perfetta (il parry, per i più esperti), potrete aumentare lo stordimento dell’avversario che mandarlo in bambola per qualche istante.
Nel momento in cui il boss scenderà al di sotto della metà della sua health bar, i suoi attacchi cominceranno a diventare più numerosi, più serrati e più imprevedibili. Per fare un esempio, dopo l’attacco in salto, potrebbe seguire un pugno che, qualora foste presi alla sprovvista, vi causerà dei danni.
La strategia da seguire, in questo caso, è non avere fretta negli attacchi, sferrando i vostri colpi migliori solo quando avrete la certezza che Freakni abbia terminato la sua scarica di colpi. Riuscire a riempire la barra di stordimento del boss non sarà semplice, soprattutto quando si metterà un po’ di distanza tra voi e lei; proprio per questa ragione, utilizzate le frecce soniche per evitare che il boss, così facendo, vi costringa a ripartire da zero.
La quarta lapide sarà reperibile sulla spiaggia dell’Approdo del Pellegrino, una delle zone disponibili sulla mappa di Vanaheim.
Come potrete facilmente intendere dall’area in cui sarete chiamati ad affrontarlo, questo boss predilige attacchi a base dell’elemento veleno che, qualora molti colpi andassero a segno, causerebbero una lenta diminuzione della vostra barra della salute. Proprio per questa ragione, fate attenzione alle sfere di veleno che vi scaglierà contro: se sono suddivise in due attacchi, paratele senza esitazione; se invece scaglierà quattro sfere tutte insieme, dovrete rotolare lateralmente, in quanto siete in presenza di un attacco imparabile. Per quanto riguarda gli attacchi fisici, invece, Hvitserker cercherà di assestarvi dei pugni, facilmente leggibili e parabili.
Un’altra peculiarità di questo boss consiste nel fatto che, ciclicamente, evocherà dei gruppi di nemici, rappresentati prevalentemente da Incubi (gli enormi occhi fluttuanti che colpiranno dalla distanza) e da Ombre (nemici comuni). Questi mob non rappresenteranno un reale pericolo ma, qualora diventassero troppo numerosi, vi distrarranno dal boss principale; proprio in base a quanto ora scritto, vi consigliamo caldamente di utilizzare le Lame del Caos, così da falciare agevolmente il maggior numero di nemici, evitando così che possano impensierirvi.
Inoltre, potrete utilizzare queste schiere di nemici come “riserva” per riempire la vostra barra della rabbia e, di conseguenza, la vostra barra della salute.
Questa quinta lapide si troverà sempre a Vanaheim, nella zona del Cratere, nell’area chiamata “Le Voragini“, sulla piattaforma centrale, non molto distante dal luogo in cui avete avvistato il drago. Se desiderate un punto di riferimento più preciso, sfruttate il Passaggio Mistico “Le Voragini”, e non potrete sbagliarvi.
Anche in questo caso, Haklangr non rappresenterà uno scontro arduo come qualcuno dei suoi predecessori. Come avrete facilmente modo di rendervi conto, siete in presenza di un avversario che predilige attacchi fisici, molti dei quali potranno agevolmente spezzare la vostra postura, sbilanciandovi ed aprendo le vostre difese ai colpi successivi, mentre altri saranno completamente imparabili.
Se i secondi dovranno essere accuratamente schivati, i primi potranno essere tanto evitati rotolando lateralmente o, se siete un po’ più temerari, potrete mettere alla prova i vostri riflessi con una parata perfetta (così da far aumentare lo stordimento).
Ciclicamente, vedrete comparire una sorta di “armatura colorata” sulla barra della vita di Haklangr; in questo caso, non dovrete fare altro che usare l’arma dell’elemento opposto (se l’armatura è blu, usate le Lame del Caos; se è rossa imbracciate il Leviatano) o, in alternativa, fate ricorso alla Lancia Draupnir.
Quando sarà a distanza ravvicinata, il boss inizierà a roteare il suo martello, assestando un paio di attacchi per poi sferrare un colpo imparabile sul suolo, che dovrete assolutamente evitare, così come dovrete badare agli attacchi in salto, a cui seguiranno delle combo. Se il guerriero alzasse il martello sopra la sua testa per qualche istante, significa che, di lì a breve, sferrerà un attacco ad ampio raggio e, per uscire fuori dall’area di effetto, vi occorreranno due o tre rotolare in rapida successione. Qualora però aveste anche degli attacchi runici a disposizioni, potrete utilizzarli per spezzare l’attacco avversario.
Nel momento in cui la salute del nemico scendesse sotto una certa soglia, i suoi attacchi diventeranno più serrati, ed i colpi sferrati al suolo saranno più frequenti. Come avrete facilmente inteso, lo scontro sarà basato, più che altro, sulla vostra prontezza di riflessi, sia in quanto a parate che, soprattutto, a schivate; tuttavia, una volta compresi moveset avversari, non avrete alcuna difficoltà nel portare a casa la vittoria.
Il sesto berserker sarà reperibile nella zona più a sud delle Sabbie Proibite, nel Regno di Alfheim.
Per avere ragione di Hjalti, il segreto sarà cercare di rimanere quanto più a stretto contatto con il boss, così da farlo concentrare più sugli attacchi in corpo a corpo (prevalentemente attacchi normali o spezza difesa, raramente colpi imparabili) piuttosto che sui colpi a lunga distanza (decisamente più pericolosi).
Uno di questi attacchi consiste proprio in una tecnica che, se non interrotta, vi causerà molti danni; quando vedrete comparire un doppio cerchio blu in prossimità del berserker, premete due volte il tasto L1, assestando un colpo di scudo che interromperà l’attacco avversario, stordendolo per qualche istante e consentendovi di portare a segno qualche colpo.
Gli attacchi imparabili saranno quasi sempre a distanza, rappresentati prevalentemente da scie di fendenti che dovrete schivare e da altri attacchi contrassegnati dall’inconfondibile cerchio rosso.
Anche in questo caso, sfruttate i vostri attacchi runici per rimpolpare il potere elementale della vostra arma, così da liberarlo e da infliggere dei danni consistenti al boss.
Questa settima lapide si troverà nella zona più a sud est delle Terre Aride, la prima zona del deserto di Alfheim che potrete visitare e, ve lo diciamo sin da subito, rappresenta uno degli scontri più duri che i berserker vi metteranno a disposizione.
La ragione di quanto da noi affermato è semplice: vi troverete in doppia inferiorità numerica. I nemici presenti nell’arena saranno tre, e se Svipdagir prediligerà il combattimento corpo a corpo (attaccando con una coppia di asce gemelle), le sorelle di Illska prediligeranno attacchi magici dalla distanza e non (gli uni a base di fuoco, gli altri dell’elemento ghiaccio). Fortunatamente, se la prima berserker avrà una sua barra della vita a sé stante, le due sorelle condivideranno la stessa health bar, il che significa che, danneggiando l’una, danneggeremo anche l’altra.
Il nostro consiglio è quello di affrontare prima Svipdagir, in quanto è quella che potrà assestarvi i danni maggiori (soprattutto quando sfrutterà gli squarci per spuntarvi alle spalle), ma prestate sempre un occhio alle due sorelle, in quanto potranno attaccarvi sia a distanza ravvicinata che a distanza, con attacchi ad area che dovrete evitare (fuggendo dalle zone rosse) e con lanci che dovrete assolutamente parare.
Il nostro consiglio è quello di prediligere le Lame del Caos come arma, così da poter colpire quanti più nemici contemporaneamente (se ce l’avete, equipaggiate l’attacco runico leggero “Ciclone del Caos“, che vi consentirà di sbloccare rapidamente il potere elementale). Fate attenzione alle grandi sfere luminose che le sorelle di Illska che, anche se lentamente, si avvicineranno a voi: colpitele con gli attacchi a distanza delle vostre armi prima che possano raggiungervi.
Fate attenzione anche quando le sorelle scaglieranno i loro attacchi ad area, perché sarà proprio quello il momento in cui Svipdagir vi raggiungerà con i suoi colpi più letali. Fate sempre attenzione alla vostra barra della salute e, qualora fosse vicina allo zero, ricorrete senza esitazioni alla Furia di Sparta, concentrandovi sul nemico con meno salute (o quello più vicino allo stordimento).
Qualora aveste ucciso prima Svipdagir, sappiate che, pur riducendo a zero la barra della salute di entrambe le sorelle di Illska, dovrete comunque sferrate un colpo decisivo sia all’una che all’altra.
Non ve lo nascondiamo: probabilmente finirete K.O. un numero considerevole di volte ma, non appena avrete compreso il moveset avversario, riuscirete a portare a casa la vittoria.
Non appena avrete raggiunto le Miniere di Jarnsmida, nel Regno di Svartalfheim, troverete questa lapide nella zona che potrete aprire solo grazie al ripristino della runa, utilizzando i poteri di Freya (la riconoscerete quando vedrete una luce gialla con dei frammenti fluttuanti).
Come avrete letto dal titolo del paragrafo, anche in questo caso vi troverete in inferiorità numerica; Bodvar imbraccia due scudi, mentre Starolfr attaccherà con due spade. Il primo boss, come avrete subito modo di rendervi conto, prediligerà un approccio maggiormente corpo a corpo, con attacchi capaci di rompere la vostra guardia (se non schivato o tempestivamente parati) o addirittura imbloccabili (che dovrete assolutamente evitare). Il secondo boss, invece, cercherà di attaccarvi a distanza, arrampicandosi sulle pareti dell’arena e scagliando dei pugnali contro di voi, che però saranno facilmente parabili.
Il nostro consiglio è quello di concentrarvi subito su Starolfr, per almeno due buone ragioni: innanzitutto, si tratta del nemico più debole tra i due e, quindi, quello che batterete più velocemente; in secondo luogo, ristabilendo la parità numerica, potrete concentrarvi solo su un nemico, anche se ancora temibile.
Bodvar è dotato anche di una serie di attacchi dalla distanza e di un attacco ad area che, come di consueto, potrete sia evitare che interrompere utilizzando gli attacchi runici della vostra arma. Cercate di sfruttare tutte le tecniche del vostro arsenale (o almeno quelle su cui siete maggiormente sicuri) e non dimenticatevi mai di raccogliere tutti i cristalli verdi, perché fidatevi: la vostra barra della salute sarà costantemente in pericolo.
Nello spiazzo dei Campi di Nebbia di Niflheim, troverete l’ultima lapide di Berserker con cui misurarvi.
Anche in questo caso, sarete in presenza di un avversario temibile, sia per la capacità di teletrasportarsi che, soprattutto, per i suoi attacchi a base di Bifrost. Per chiunque non lo sapesse, qualora veniste colpiti da uno di questi attacchi, vedrete una corposa parte della vostra barra della salute che si colorerà di blu; questo significa che un qualsiasi colpo successivo portato a segno dal nemico andrà a demolire in tutto o in parte quella sezione di health bar, lasciandovi spesso alle soglie del K.O.
Ci sono diversi rimedi per rimuovere il Bifrost, tra cui diversi castoni dell’amuleto di Yggdrasil, ma quello più efficace di tutti è il ricorrere alla Furia di Sparta, che cancellerà immediatamente tutto il Bifrost che avete addosso. In alternativa, potrete utilizzare l’attacco “Furto Elementale II” della Lancia Draupnir che, premendo il tasto R2, ruberà l’elemento del vostro avversario e, quindi, aumenterà notevolmente la vostra resistenza al Bifrost.
La guerriera è dotata di tutta una serie di attacchi che, anche se parati/evitati, vi faranno buttare sempre un occhio alla quantità di Bifrost che affligge la vostra energia vitale. Inoltre, dovrete fare attenzione a tutte le volte in cui il boss salterà in aria, spostandovi al momento opportuno (onde evitare di venire schiacciati) e le volte in cui starà per lanciare il suo attacco ad area che, alle difficoltà più elevate, potrà sottrarvi quasi tutta la barra delle vita. Questa tecnica potrà essere interrotta lanciando la vostra ascia (o la lancia) addosso alla berserker, ma dovrete essere tempestivi, scagliandola non appena noterete che sta per lanciare l’attacco, oppure sarà troppo tardi.
Siccome il Skjothendi si sposterà di continuo, rendendo difficile sferrare combo piuttosto articolate, vi consigliamo di equipaggiare le Impugnature dei Nove Regni su ciascuna arma; in questo modo, quando avrete ottenuto il potere elementale, premendo i tasti L1 +
Non appena avrete sconfitto tutti i precedenti berserker, non dovrete fare altro che tornare alla Tomba del Re (a Midgard) e, non appena vi avvicinerete alla lapide distrutta, essa si ricomporrà. Toccate la pietra e darete vita allo scontro finale.
Come avrete facilmente inteso, Re Hrolf è il boss più impegnativo tra tutti i berserker che avete affrontato in precedenza. In base a quanto ora scritto, quindi, vi consigliamo di accostarvi allo scontro solo con armi ed armatura di livello 9. Anche in questo caso, vi consigliamo caldamente di munirvi di pietre della resurrezione, così da tornare in vita dopo essere finiti al tappeto (e fidatevi, saranno molte le volte in cui ciò accadrà).
Il re dei berserker, come avveniva anche con Sigrun, possiede tecniche provenienti dal moveset degli altri guerrieri che avete già sconfitto, quindi sarete già preparati a molti degli attacchi che vi verranno sferrati contro. Anche in questo caso, utilizzate lo scudo tutte le volte in cui vedrete comparire il doppio cerchio blu (premendo due volte il tasto L1 in prossimità del boss), e lanciate subito il Leviatano quando vedrete il boss levitare, perché significa che starà caricando uno dei suoi attacchi più pericolosi.
Qualora riusciste a portare la barra del vita del boss almeno alla sua metà, vedrete comparire la stessa “armatura elementale” già vista negli scontri precedenti, che vi obbligherà a cambiare arma per ben due volte (o ad utilizzare la Lancia Draupnir).
Per quanto riguarda i moveset, Hrolf utilizzerà attacchi a base di vari elementi e, quindi, non sarete mai protetti al 100% contro di essi. Ancora una volta, dovrete essere pronti a schivare e, soprattutto ad effettuare un parry al momento giusto, utilizzando la Furia di Sparta tutte quelle volte in cui la vostra barra della salute si approssimerà allo zero (senza ovviamente disdegnare i cristalli verdi che vedrete cadere ciclicamente dal boss).
Qualora trovaste un’eccessiva difficoltà nello sconfiggere Hrolf, potrete tranquillamente passare ad un livello di sfida più accomodante (ricordiamo che non ci sono trofei legati al livello di difficoltà) e, inoltre, premendo il tasto OPTIONS e seguendo il percorso IMPOSTAZIONI > ACCESSIBILITA’ > CHECKPOINT MINIBOSS, potrete contare su un salvataggio rapido che, in caso di morte, vi riporterà in gioco con la salute del boss già dimezzata.
This post was published on 10 Novembre 2022 16:26
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