Bloodborne non è un gioco per tutti, o meglio, lo è ma in una certa misura.
Un gioco che mette a dura prova la pazienza di chiunque ci si approcci senza un minimo di buon cuore.
Data la sua recente rinascita in termini di popolarità ,grazie alla sua inclusione tra i giochi gratis del mese di marzo di Playstation Plus, abbiamo deciso di stilare una veloce serie di consigli e trucchi per tutti quelli che lo stanno provando per la primissima volta.
Questi consigli non contengono spoiler sostanziosi sulla trama o sulla lore del titolo ma presentano nomi di armi e nemici alle volte, se siete sensibili a questo genere di informazioni passate oltre senza indugiare!
Il giusto arsenale bellico
Bloodborne, a differenza del suo fratello maggiore Dark Souls, ha meno armi con cui doversi interfacciare. Tra queste la migliore in assoluto per potenza e momento di ritrovamento è senza dubbio la spada sacra di Ludwig.
Per trovare quest’arma sarà necessario lo stemma del cacciatore con spada radiante, esso si troverà davanti all’entrata dell’officina della chiesa della cura. Una volta ottenuto lo stemma sarà possibile comprare l’arma dalla vasca dei messaggeri per 20.000 echi del sangue.
Attenti alle proprie statistiche.
Delle sei statistiche presenti all’interno di Bloodborne alcune sono meno importanti delle altre. Mentre forza, abilità e vitalità sono sempre buone scelte perché utili fin dai primi momenti di gioco discorso diverso và fatto per arcano e tinte del sangue.
Arcano, per portare un esempio, diventa davvero utile solo grazie ad oggetti che si trovano molto più in là nel gioco e potenziarlo sin dalle prime battute costringerà il giocatore ad un vero e proprio tour de force nel tentativo di arrivare vivo a quei momenti.
Discorso simile per tinta del sangue: aumentare la statistica corrispondente non aumenterà le probabilità di stun della pistola, è meglio potenziarla per ottenere i requisiti minimi per determinate armi a distanza.
Fate scorta di oggetti utili.
Il metodo migliore per recuperare fiale di sangue e proiettili di mercurio è farmarli nella prima zona esplorabile, quella dove è presente il chierico belva. Qui si troveranno molti nemici di debole caratura che hanno un buon drop rate degli stessi e che permetteranno di accumulare anche delle quantità di echi del sangue sempre utili.
Potenziarsi con le rune.
Per potenziarsi utilizzando le rune è obbligatorio l’oggetto Attrezzo dell’officina per rune, recuperabile uccidendo il boss opzionale Strega di Hemwick. Per raggiungere la strega di Hemwick basterà prendere a sinistra della scalinata vicina al boss Vicatrio Amelia.
Le rune sono dei potenziamenti equipaggiabili attraverso l’oggetto sopra descritto ed aumentano in modo diverso determinate statistiche o danno bonus particolari a movimenti e azioni. Le rune più potenti si trovano nei tanto millantati calici.
I dungeon opzionali all’interno dei calici.
I calici sono dungeon opzionali dentro cui saranno rinchiuse alcune tra le rune e le gemme del sangue più potenti del gioco. Essi sono ambientazioni generate semi casualmente (alcuni sono standard, altri no) e contengono boss esclusivi di livello altissimo.
Affrontare i calici è consigliabile solo dopo aver completato almeno una volta il titolo nella sua interezza, in modo da avere le risorse e le abilità per affrontarli.
Il parametro intuizione.
Tra le statistiche del nostro personaggio sarà presente un counter con sopra scritto Punti intuizione. Essi regolano numerose dinamiche nascoste del gioco come alcuni comportamenti dei personaggi, il potenziamento di mostri e dei loro moveset e così via.
È consigliabile spendere i punti intuizione finché non si raggiungono cifre sotto il 15; da quindici punti in poi il gioco diventerà più complicato a causa di modifiche a armi e nemici che coglieranno impreparato anche il giocatore più smaliziato.
L’importanza del ritmo.
A differenza del suo predecessore Bloodborne predilige uno stile di gioco più violento e sfrontato. Esiste una meccanica che prevede il recupero di Hp per ogni attacco mandato a segno dopo essere stati colpiti; questo suggerisce un playstyle fortemente basato sulla schivata e sull’acquisizione di un ritmo di gioco funzionale.
Questa volta i nemici che il gioco presenta sono molto meno soggetti all’aggiramento che invece funestava i primi Dark Souls perché riescono a colpire a 360 gradi senza troppi problemi. Ricordatevi di calcolare con precisione la quantità di nemici su schermo e lo spazio a vostra disposizione per poi pianificare un minimo i movimenti possibili e quelli necessari.
Esplorare sempre tutto.
Questo porterà sicuramente a qualche game over indesiderato ma giocare Bloodborne senza esplorarne le ambientazioni da cima a fondo significa perdersi buona parte del gusto della scoperta di cui questo gioco è pregno.
Il gioco possiede un sacco di Shortcut che vanno attivate e che tagliano drasticamente i tempi di percorrenza delle varie ambientazioni senza dimenticare che molti degli oggetti utili atti a semplificare il titolo non possono essere trovate se prima non ci si immerge nell’ambientazione di gioco.
Never Give Up
Bloodborne è di sicuro un titolo impegnativo e poco propenso alla collaborazione con il giocatore. Non vergognatevi di cercare guide e consigli sui vari siti specializzati e su youtube per comprendere le migliori strategie per abbattere questo o quel boss.
Se proprio tutto non dovesse funzionare ricordatevi che è possibile spendere i punti intuizione per chiedere aiuto agli altri giocatori.
Tutte le guide di Bloodborne
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