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Guide

Shadow of the Colossus: guida alle boss fight

Shadow of the Colossus: qualche piccolo consiglio preliminare

Prima di tuffarci nel cuore della guida di Shadow of the Colossus, è importante che abbiate presente che la vostra spada sarà l’alleato migliore su cui possiate contare. Non stiamo solo parlando dei danni che infliggerete, ma del fatto che la luce riflessa dalla vostra arma sarà l’unico modo per individuare i punti deboli dei vari Colossi. Proprio per questa ragione, prima di lanciarvi a capofitto nell’azione, è buona cosa capire dove colpire e come raggiungere la zona da infilzare.

Fate molta attenzione sia alla barra della vita che a quella della stamina. Le scalate dei vari Colossi non saranno mai semplici, ma i boss faranno di tutto per scrollarsi da dosso la vostra fastidiosa presenza. Cercate, quindi, di capire quando è il momento di afferrarsi con tutte le vostre forze al Colosso e quando, invece, è opportuno “tirare il fiato“. In caso contrario, sarete costretti a ripetere la scalata.

Altra piccola premessa. Questa guida vale per gli scontri a difficoltà “normale“. Nel caso in cui vi trovaste ad affrontare il gioco a difficoltà “Difficile”, i boss in questione avranno più punti deboli da individuare e trafiggere.

Colosso #1: Valus

Ecco il primo boss di Shadow of the Colossus. Si tratta di un enorme creatura dall’aspetto vagamente simile ad un minotauro. Per forza di cose, trattandosi della prima boss fight, vi farà anche un po’ da tutorial. Per prima cosa, vi occorrerà attirare l’attenzione del titano scagliando delle frecce. Una volta che si sarà voltato, ed una volta che sarete nel suo raggio d’azione, il gigante vi colpirà con la sua clava. Schivate il colpo e arrampicatevi sulla sua gamba sinistra: sarà proprio lì che troverete il primo punto debole. Dopo un paio di colpi ben assestati, dovrete scalare la schiena del Colosso fino ad arrivare alla sua testa.

Nel caso in cui foste a corto di stamina, riposatevi anche sulle piattaforme presenti sul dorso di Valus. Il secondo punto debole si troverà sulla testa del titano. Facendo attenzione a non essere scaraventati giù, qualche colpo ben assestato dovrebbe portarvi alla vittoria.

Per qualsiasi chiarimento, date uno sguardo al video in allegato.

Colosso #2: Quadratus

Per battere questo secondo boss dovrete parzialmente ripercorrere la strategia utilizzata con Valus. Innanzitutto ci sarà bisogno di colpire il fondo degli zoccoli della creatura, in modo da azzopparla temporaneamente ed iniziare così la nostra scalata. Il primo dei punti deboli si trova all’altezza del posteriore della gigante. Il secondo invece è posizionato sulla testa. Anche in questo caso, non dovreste incontrare particolari difficoltà nello scontro.

Colosso #3: Gaius

Gaius è forse il primo boss veramente impegnativo di Shadow of the Colossus. Una volta risvegliato il colosso, dovrete subito individuare delle lastre circolari di pietra, posizionate non molto distanti dal punto in cui il gigante di pietra si è “svegliato”. Attiratelo lontano da esse, posizionatevi sopra una delle due lastre e scoccate delle frecce per provocare il suo “attacco pesante”, cioè quello con la sua enorme “spada di roccia“. Colpendo la lastra, la sua protezione al polso si frantumerà, liberandovi la strada per la scalata. Causate un secondo attacco, arrampicatevi sulla spada, poi sul braccio del gigante, fino ad arrivare alla sua pancia: è proprio lì che si trova il suo primo punto debole. Il secondo punto è invece posizionato, ancora una volta, sulla testa del Colosso.

Fate attenzione a tutte le “sgrullate” e piazzate i vostri attacchi senza indugio. Qualora doveste “tirare il fiato”, sfruttate la zona all’altezza delle spalle di Gaius.

Colosso #4: Phaedra

Per sconfiggere questo torreggiante cavallo di roccia dovrete sfruttare l’ambiente circostante. Attirate il Colosso nella zona in cui sono presenti le quattro collinette, corrispondenti alle quattro entrare della struttura sotterranea. Una volta che il boss si sta avvicinando, entrate nei cunicoli ed imboccate l’uscita a voi diametralmente opposta. Vi accorgerete che Phaedra si è accucciato per scovarvi: è proprio quello il momento per iniziare la scalata! Aggrappatevi alla suo posteriore a forma di “scala”, e raggiungete il primo punto debole della creatura, posizionato all’altezza del collo. Un paio di colpi faranno chinare il capo al gigante, svelandovi il secondo, posto sulla testa. Una volta “arrivati in cima”, non dovreste trovare difficoltà.

Colosso #5: Avion

Se finora avete combattuto per terra, ora dovrete combattere in aria. Nuotate fino alle due torri che emergono dall’acqua, issatevi sulla piattaforma centrale rispetto delle tre che troverete, scoccate una freccia e fate iniziare le danze. Quando il Colosso volante sta per impattare contro di voi, saltate nella sua direzione ed aggrappatevi alle sue piume. I tre punti deboli sono situati sulle estremità delle ali e della coda. Non sarà difficile battere Avion, l’unica cosa a cui dovrete è la vostra stamina. Ragion per cui, fate attenzione alle improvvise virate ed ai tonneau, potreste trovarvi nuovamente in acqua come se niente fosse.

Colosso #6: Barba

La prima cosa che dovrete fare quando vedrete questo Colosso è scappare. Scavalcate le tre cinte murarie che troverete e rifugiatevi nel colonnato in fondo a tutto. Provocando il titano con le nostre frecce e il boss si chinerà per localizzarci. Sarà proprio in quel momento che dovremo saltare ed aggrapparci alla sua lunga e fluente… barba! Il primo punto debole sarà, come di consueto sulla testa, mentre il secondo si troverà sulla parte sinistra della schiena. Una volta effettuata la scalata, non dovreste avere alcun problema.

Colosso #7: Hydrus

Questa volta, invece, ci tocca uno scontro subacqueo. Preparatevi ad uno scontro non proprio immediato. La parte difficile sarà proprio quella di “afferrare” questa enorme anguilla. Le tre protuberanze elettriche, con le loro luci, vi daranno una mano a localizzare il mostro. Seguiteli Hydrus e cercate di rimanere posizionati in prossimità della sua testa nel momento in cui sta per emergere. Se riuscirete a fare tutto nel modo giusto, vi ritroverete attaccati alla coda del mostro. Fatto questo, dovrete distruggere i primi tre punti deboli, posizionati all’altezza delle già menzionate protuberanze. Cosa importante: sferrate i vostri attacchi solo quando lo spuntone si trova fuori dall’acqua, altrimenti rimarrete fulminati e dovrete ripetere tutto dall’inizio.

Prima di poter arrivare al terzo aculeo, il mostro si inabisserà e dovrete riacchiapparlo. Una volta fatto, distruggete il terzo aculeo e dedicatevi al quarto punto debole sulla testa del mostro, ed il gioco sarà fatto.

Colosso #8: Kuromori

Questa volta, avremo a che fare con una lucertola nera, come il nome del boss suggerisce. Il boss si troverà sul fondo di un’enorme costruzione su livelli, e noi dovremo scendere fino al terzultimo o penultimo di essi. Attirate l’attenzione di Kuromori trovando una delle tante brecce nei muri e scoccando frecce. Attendete che il nostro lucertolone inizi a scalare e pareti e, sempre con le vostre frecce, colpite le sue zampe. Basteranno due colpi precisi per far precipitare il mostro, facendolo ribaltare. Il punto debole si trova proprio sul suo ventre. Ma fate presto, perché Kuromori si rialzerà presto, dandovi la possibilità di piazzare solo pochi affondi. Ripetete la procedura fino a che non avrete raggiunto la vittoria.

Colosso #9: Basaran

Per avere ragione di questo nono boss di Shadow of the Colossus, dovremo ancora una volta sfruttare l’ambiente circostante. Fate attenzione ai geyser presenti nello stage. Fate avvicinare questo enorme tartarugone di roccia ad uno di questi, attendete che il getto d’acqua e, come per magia, il Colosso sarà quasi ribaltato. Starà a voi completare l’opera colpendo col vostro arco le zampe che ha ancora a terra. Una volta che il nostro boss sarà finito zampe all’aria, dovremo iniziare la scalata dalle sporgenze che troveremo sul suo ventre, tra le sue stesse zampe. Una volta saliti in cima, attendiamo che Basaran ritorni in equilibrio e facciamoci strada verso la sua testa. È proprio lì che si trova il suo unico punto debole.

Colosso #10: Dirge

Il nostro principale alleato in questa boss fight sarà Agro, il nostro fido destriero. Dovrete cercare di attirare l’attenzione del mostro, fino a quando non tirerà fuori la testa dalla sabbia. Proprio in quel momento, dovrete centrare i suoi occhi con una freccia. In questo modo, lo farete sbattere contro le pareti rocciose dello stage, avendo il tempo di colpire i suoi punti deboli, posizionati lungo il corpo. Una volta presa confidenza con l’arena di gioco, ed una volta imparato a galoppare scoccando frecce contemporaneamente, Dirge non sarà più un problema.

Colosso #11: Celosia

Questo boss di Shadow of the Colossus sarà “corazzato”. Per prima cosa, dovremo far arrampicare Wander ad uno dei pilastri, raggiungendo i bracieri presenti sulla loro sommità. Celosia ci caricherà, facendo cadere una torcia. Cercando di essere quanto più veloci possibile, dovremo afferrare la torcia, risalire sul pilastro, accendere la torcia ed iniziare a far retrocedere il nostro boss. Celosia ha infatti paura del fuoco, ed inizierà ad andare indietro. Spingete il boss verso il colonnato, fino a farlo cadere, cosa che gli libererà il dorso, dove si trova il suo punto debole. Lanciatevi dallo spunto di roccia più sporgente e vi ritroverete proprio in groppa a Celosia. Piazzate i giusti colpi e il match sarà vostro.

Colosso #12: Pelagia

Anche in questo caso, la battaglia che ci attende è composta da più fasi. Prima di tutto dovremo circumnavigare questo dodicesimo boss di Shadow of the Colossus, fino a raggiungere la vegetazione sulla sua schiena. Una volta raggiunta la testa, dovremo colpire con la spada le pietre che troveremo. A seconda dello spuntone che colpiremo, Pelagia si sposterà nella direzione corrispondente. Avvicinatevi ad una delle tre strutture sul lago e, una volta vicini, saltate e raggiungetene la sommità. Nascondetevi velocemente dietro il masso al centro del tetto, in modo da evitare di essere colpiti dai raggi di Pelagia. Dopo un po’ il Colosso appoggerà le sue zampe sul tetto della costruzione, rivelando il suo punto debole, situato sul petto.

Non vi resta che saltare, aggrapparvi e sferrare i vostri attacchi. Ripetete la procedura per un paio di volte e vincerete lo scontro.

Colosso #13: Phalanx

Questo boss è forse uno dei più macchinosi di Shadow of the Colossus. La prima cosa da fare è centrare con le nostre frecce le sacche d’aria sul ventre del mostro. Una volta colpiti i tre bersagli, il mostro perderà quota, e le sue pinne toccheranno il suolo. Sfruttando la velocità di Agro, dovremo avvicinarci e saltare, cercando di aggrapparci alle protuberanze delle sue pinne. Non sarà semplice farlo e potrebbero volerci più tentavi. Una volta scalato il Colosso, dovremo raggiungere i suoi punti deboli, che saranno posizionati sotto le tre pinne dorsali. Cercate di essere veloci, perché dopo poco tempo, Phalanx si tufferà nella sabbia, costringendovi a ripetere tutta la procedura dall’inizio. Una volta capite le meccaniche, la strada sarà tutta in discesa.

Colosso #14: Cenobia

Questo boss richiederà un po’ più di pazienza. Anche in questo caso, avremo a che fare con un mostro corazzato. Quindi dovremo trovare un modo per renderlo vulnerabile. Per prima cosa, salite sulla colonna rovesciata che troverete alle vostre spalle proprio all’inizio della boss fight. Dopodiché, seguite il percorso mostrato nel video, facendo attenzione a non cadere a causa delle testate di Cenobia. Una volta che vi sarete liberati della sua corazza, saltategli in groppa e colpite il suo dorso, dove si trova il punto debole. Nel caso in cui doveste essere disarcionati, basterà solo far sbattere Cenobia contro un qualsiasi pilastro per stordirlo e completare la missione.

Colosso #15: Argus

Siamo arrivati al penultimo boss di Shadow of the Colossus. Fate in modo che il gigante pesti una delle piattaforme ai lati dello stage, in modo da farla rialzare e consentirvi di salire. Una volta su, provocate il Colosso spingendolo a distruggere il colonnato, in modo da poter salire al piano superiore. Appena saliti, recatevi su uno dei ponti, provocate Argus e fateglielo distruggere. Una volta fatto questo, saltategli sulla testa e distruggete il primo punto vitale. Fatto ciò, calatevi sul suo braccio destro e troverete un nuovo punto debole all’altezza del gomito. Se lo colpirete, farete cadere l’arma dalle mani di Argus, rivelando il suo ultimo punto debole situato proprio sul palmo della mano destra. Provocate il mostro fino a fargli sferrare un pugno a terra, aggrappatevi alla mano e finite il 15mo Colosso.

Colosso #16: Malus

Siamo così giunti a Malus, il boss finale di Shadow of the Colossus. Il primo ostacolo sarà raggiungere il Colosso. Utilizzate tutti i ripari per evitare di essere colpiti dai suoi attacchi a distanza, che potrebbero causarvi ingenti danni. Una volta percorse tutte le gallerie, arriverete proprio ai piedi di Malus, e li inizierà l’ultima, grande scalata. Salite fino a raggiungere la schiena del boss. Trafiggendo il suo punto, Malus avvicinerà una delle sue mani, e voi non dovrete fare altro che saltarci su e attendere che il boss la sposti nuovamente. Percorrete tutto il suo braccio sinistro fino all’altezza della spalla, dove troverete un altro punto debole. Colpitelo e Malus avvicinerà l’altra mano per coprirsi. Saltate sulla mano, aggrappatevi, salite sul dorso e, con le frecce, mirate alla spalla sinistra. Se la colpirete, il boss sposterà la mano su cui vi trovate sul punto che avete appena colpito.

Siete vicini alla meta: l’ultimo punto debole si trova proprio sulla testa del boss. Non sarà facile sferrare attacchi potenti, dato che il boss finale si sgrullerà spesso. Per evitare ciò, colpite nuovamente la spalla di prima. In questo modo, Malus si coprirà la ferita, e resterà fermo per il tempo necessario per finirlo.

Se siete arrivati a leggere fin qui, complimenti: avete appena finito Shadow of the Colossus! Se volete sbloccare alcuni trofei del gioco, cliccate la nostra guida su come aumentare al massimo la salute e la stamina di Wander.

This post was published on 7 Febbraio 2018 17:04

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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