La strada intrapresa da Microsoft è ormai chiara: offrire una piattaforma capace di abbattere le barriere temporali imposte dalle generazioni videoludiche. Si tratta infatti di un prodotto che onora la memoria del passato con una retrocompatibilità estesa fino alla Xbox “Classic” e al futuro con servizi pionieristici e una grande spinta sul versante del digitale. Lo stesso Phil Spencer si è recentemente espresso in difesa della retrocompatibilità come mezzo di preservazione dell’arte videoludica nel tempo.
Ad ogni modo l’obiettivo di questa guida è quello di consigliarvi alcuni dei migliori giochi retrocompatibili e che, a tutti gli effetti, arricchiscono notevolmente il catalogo di titoli presenti su Xbox One. Ovunque vogliate reperirli, sappiate che sono funzionanti sia in formato digitale che in formato fisico (previa il download di una piccola “patch”).
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Catherine è uno dei giochi più affascinanti di matrice giapponese approdati la scorsa generazione su Xbox 360. Lo stile Atlus traspare da ogni frame di gioco ed è un titolo che, oltre ad essere ludicamente molto valido, spinge anche a forti riflessioni. Catherine è un crogiolo di generi e tematiche ben amalgamate tra loro: abbiamo un gameplay fatto di sezioni puzzle-platformer impegnative ed incalzanti, temi horror e sentimentali, riflessioni sul senso di responsabilità e pregevoli cutscene in squisita chiave anime. Le scelte in gioco influenzeranno il finale di un’avventura da recuperare assolutamente!
Dark Souls è un titolo che ormai non ha bisogno di presentazioni. Si tratta (insieme a Demon Souls) di un’opera che ha dato vita a un genere tutto nuovo e che è diventato ormai un classico senza tempo. Logicamente è un titolo non esente da difetti ma, l’atmosfera misteriosa ed affascinante e il masochistico quanto magnetico gameplay fatto di trial & error, di riflessi e pianificazione, rendono Dark Souls uno dei titoli must play della scorsa gen. Avere la possibilità di giocare tutta la saga su un’unica console è un sogno che si realizza.
Dead Space è un vero è proprio capolavoro. In particolar modo, i primi due survival horror fantascientifici targati Visceral Games sono dei titoli che hanno dato molto a questo genere e che sono stati in grado di regalarmi alcune delle più genuine ore di ansia della mia vita. Ancora ricordo che si diceva, all’epoca del rilascio del primo, che molti giocatori provassero talmente tanta preoccupazione e terrore da non riuscire a giocare per più di mezz’ora di fila. Vi sentite coraggiosi abbastanza da smentire le voci e dimostrare il contrario? Cosa aspettate allora, tutta la saga di Dead Space è disponibile in retrocompatibilità e anche su EA Access!
Dragon Age: Origins è uno degli RPG occidentali più affascinanti mai realizzati. Le tinte dark fantasy e il suo interessante sistema di combattimento (godibile anche pad alla mano) mi hanno accompagnato per innumerevoli ore di gioco. La storia, i personaggi, le ambientazioni, la customizzazione… Tutto di questo gioco di ruolo meriterebbe una menzione d’onore. Il sistema di gioco e il ritmo lento di questo titolo non si sposano benissimo con i tempi moderni, ma lasciarsi scappare questo capolavoro targato Bioware è da arresto! Inoltre è disponibile, insieme al suo DLC e al secondo capitolo su EA Access!
Fable è una delle IP più affascinanti mai approdate sulle console di casa Microsoft. Il primo, leggendario capitolo di questa saga è stato uno dei giochi che mi hai spinto a comprare una Xbox quasi una vita fa. La vena naif e sognante del titolo targato Lionhead Studios hanno stregato milioni di giocatori facendogli vivere un’avventura a metà strada tra il fiabesco e l’epico. L’IP è temporaneamente congelata dopo la cancellazione di Fable Legends, ma non è detto che tra un paio d’anni non esca un nuovo capitolo. Nel frattempo, nel dubbio, ci rigiochiamo la trilogia!
Non userò mezzi termini, la saga di Gears of War è senza dubbio la mia IP esclusiva preferita di casa Microsoft. Il primo Gears of War è stato il titolo che più mi ha stupito dal punto di vista grafico per il suo notevole stacco con il resto dei titoli di quell’epoca su console. L’adrenalina che riesce a trasmettere questo gioco, sia in single player che in multigiocatore, raramente l’ho trovata in altri titoli. Per chi ha giocato solo l’ottimo, quarto capitolo, recuperarsi la trilogia di Marcus Fenix è un obbligo morale. Tutti e tre i capitoli (compreso lo spin-off Judgement) sono retrocompatibili, ma il 3 è senza dubbio uno dei più godibili ancora oggi.
Sebbene come ho detto sopra Gears of War si tratti della mia esclusiva preferita della scorsa generazione, è doveroso sottolineare che il primo Mass Effect è probabilmente il mio gioco preferito in senso assoluto. Il primo capitolo della saga targata Bioware offriva un mondo magico, misterioso e magnifico. Mass Effect abbracciava numerose tematiche, trattava di fantapolitica, offriva delicate scelte morali e offriva il biglietto d’ingresso per una delle space opera più belle mai realizzate. Il titolo è disponibile, insieme al resto della saga e ai rispettivi DLC anche su EA Access. Siete ancora qui a leggere e non siete sulla Normandy con il capitano Shepard!?
Il 2018 è ormai alle porte e con esso l’attesissimo Red Dead Redemption 2. L’avventura del leggendario John Marston è una delle perle più preziose della scorsa generazione di console e averlo a disposizione e non giocarci è un crimine videoludico. Si tratta di un titolo che, al di là della storia e della sceneggiatura di ottima fattura, offre un comparto audiovisivo ed un gameplay che sono tranquillamente validi ancora oggi. Inoltre la “versione Xbox One” offre delle notevoli migliorie rispetto all’esperienza su 360 dando al giocatore un frame rate stabile e granitico.
The Witcher 3 è senza dubbio uno dei titoli maggiormente apprezzati della current gen. I ragazzi di CD Project Red sono riusciti a confezionare una trilogia magnifica in grado di regalare innumerevoli ore di gioco. The Witcher 2 è riuscito ad approdare, cosa quasi impensabile dato l’hardware, la scorsa gen su Xbox 360. Grazie alla retrocompatibilità di Xbox One avrete la possibilità di scoprire il passato di Geralt di Rivia e di vivere un’esperienza fantastica. Per certi versi, per rigiocabilità, impatto delle decisioni sulla storia e una sapiente ed intrigante caratterizzazione degli antagonisti addirittura molti lo considerano superiore al terzo capitolo. Non ci credete? Provate voi stessi!
This post was published on 31 Ottobre 2017 12:47
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