Uno dei principali problemi per ogni appassionato di giochi di ruolo è sicuramente quello di trovare un gruppo fisso con cui riuscire a far combinare i diversi calendari. Fortunatamente negli ultimi anni, anche in Italia si sono largamente diffusi, al fianco dei librogame, i giochi di ruolo in solitaria.
Parliamo oggi infatti di Lay on Hands gioco di Alfred Valley portato in Italia da Nigredo Press.
Un viaggio in solitaria
Lay on Hands è un gioco di ruolo in solitario in cui interpreteremo un guaritore con abilità sovrannaturali in un mondo post-apocalittico.
Vagherai per le terre devastate, incanalando lo strano potere che scorre nelle tue mani per aiutare i bisognosi, redimere i ribelli e sconfiggere i corrotti. Abbraccerai la stranezza del mondo, combatterai battaglie eroiche e rischierai la vita per onorare i patti che hai giurato di mantenere.
Occorrente per giocare

Oltre al manuale (un brossurato di poche pagine in formato A5) avremo bisogno di diversi materiali per poter iniziare il nostro cammino nelle malelande:
- Una copia fisica delle Prove di Abilità (Che puoi scaricare QUI)
- Una copia fisica dell’Oracolo (Che puoi scaricare QUI)
- Una copia fisica della Scheda del Personaggio (Che puoi scaricare QUI)
- 2 penne di colori differenti, una matita e una gomma
- Una moneta (Preferibilmente da 50 centesimi)
- Una superficie piana
L’ultimo Taumaturgo

Una volta raccolto tutto il materiale necessario è il momento di creare il nostro personaggio. Il contesto in cui si muoverà il nostro guaritore sarà fondamentale per la narrazione che ne seguirà, infatti rispondendo ad una serie di domande andremo contemporanemente a creare il mondo, la piaga da cui è afflitto e a delineare il nostro personaggio, i suoi poteri e i suoi obiettivi.
Attraverso vari archetipi potremo poi finalizzare il nostro personaggio. Potremo essere un “barbiere” colui che cura el carni o un “esorcista” per curare le anime o ancora un “meccanista” per guarire le macchine e tanti altri. Il gioco consiglia sempre di dare priorità all’ambientazione in modo da favorirne una narrazione coesa.
L’Oracolo

A differenza di molti GDR in questo caso non dovremo lanciare dadi ma utilizzeremo la meccanica dell’Oracolo.
Una volta stampato il file infatti si dovranno ritagliare e incollare gli angoli come a formare un vassoio. Ogni casella dell’oracolo ha su di sé un simbolo e due possibili suggerimenti.
Quando si consulta l’Oracolo dovremo far roteare una moneta nel suddetto “vassoio” e vedere dove si ferma. Una volta fermata dovremo interpretare il risultato aggiungendo eventi alla nostra narrazione.
Oltre che per l’Oracolo ci troveremo spesso a utilizzare la moneta anche per scegliere dei bivi facendo testa o croce o per eseguire delle prove proprio nel tempo che impiega a roteare.
Come si gioca?
In Lay on Hands la narrazione segue alcuni passaggi andando a costruire passo passo i vari eventi della storia.
- Determina cosa accade nella storia e come si comporta il tuo personaggio
- Quando iltuo personaggio compie un azione dall’esito incerto effettua una prova di abilità
- Varie Abilità e situazioni influenzeranno il numero da ottenere per avere successo
- Il tempo limite viene impostato dalla rotazione della moneta e il risultato della moneta sull’Oracolo influenza anche l’esito del tentativo.
- I successi e i fallimenti hanno senso quando la tua narrazione li lega tra loro
Conclusione
Lay on Hands è un gioco di ruolo single player con una forte enfasi sul world building con un approccio meno schematico rispetto a Be Like a Crow che abbiamo recensito in passato ma che permette sicuramente uno sforzo creativo in più durante la fase di scrittura. Presentandosi come un manuale agnostico non c’è davvero limite alle ambientazioni e alle storie che potremo vivere o addirittura se si vuole usare l’Oracolo per le nostre campagne in altri GDR. Dal punto di vista grafico la direzione artistica colpisce con illustrazioni in bianco e nero ed una serie di schemi e layout che ad un primo approccio possono confodere ma che ormai sono proprie delle zine di questo tipo (vedi Mork Borg e simili). Nonostante il formato minuto del manuale, la necessita costante di fogli stampati, di materiale per scrivere e della moneta non lo rendono un gioco ideale se si vogliono impegnare le ore di viaggio in treno ma sicuramente fa il suo lavoro per quelle sere in solitaria in cui bisogna dar sfogo alla propria creatività.