Side Quest: Frostpunk | Recensione | Il punk gelido approda al tavolo

La scatola di frostpunk e il suo contenuto, carte, componenti tridimensionali e fustelli schierati su una tovaglia e visti dall'alto
Sidequest Frostpunk H1 Player.it

Avete mai sognato di vivere delle piccole escape room a tema dei vostri videogiochi preferiti? Vi siete innamorati dell’ambientazione di Frostpunk ma siete carenti nella gestione?

Non vi preoccupate, perché Board&Dice, con la collaborazione di 11 bit studios e Lockme e la cura di MS Edizioni che l’ha sapientemente portato in Italia, propone una nuova escape room da tavolo della serie Sidequest, proprio a tema con la gelida distopia del videogioco Frostpunk!

Sidequest: Frostpunk infatti celebra il videogioco gestionale post-apocalittico in un formato compatto ma non per questo senza narrativa o l’esperienza che lo caratterizza.

In Sidequest: Frostpunk fino a 4 giocatori guidano un gruppo di esploratori che trovano in un generatore abbandonato, il quale diventa subito l’ultimo baluardo della loro salvezza. Il loro obiettivo è riattivarlo entro sei giorni per guadagnarsi la sopravvivenza, navigando scarsità di risorse e dilemmi morali che hanno reso celebre il videogioco.

La Disperazione e l’Inettitudine

I fustelli del gioco disposti uno sull'altro

Sidequest: Frostpunk è un escape room da tavolo con un focus narrativo e cooperativo, ma che non abbandona le componenti gestionali del titolo a cui si ispira. La scatola in sé è pronta all’uso e guida i giocatori alla preparazione del tavolo in maniera inequivocabile.

Il gioco è dunque diviso in 6 giornate, ognuna delle quali è composta dalle stesse fasi di gioco. Si parte con gli eventi della giornata, si prosegue con l’esplorazione dei luoghi attorno al generatore e la risoluzione degli enigmi e si procede poi con la costruzione e produzione e infine la “tassa” di cibo e carbone necessari a mantenere in vita i superstiti. 

L’esperienza di gioco si districa nell’alternarsi di fasi di gestione delle risorse a risoluzione di enigmi logici e visivi. I puzzle richiedono spesso attenzione ai dettagli e pensiero laterale. Alcuni elementi di gioco fisico vanno fisicamente assemblati o ruotati, mentre altri sfruttano le illustrazioni e le carte per gli indizi. La sensazione di star giocando un escape room è dunque trasposta con fedeltà, mantenendo anche uno strato di angoscia proposto dalle scelte in gioco. 

Le stesse scelte che la fanno da padrone nella narrazione ramificata che prende il gioco. Infatti i bivi presenti sui luoghi o sugli eventi durante il gioco influenzeranno il corso della storia e il finale. 

Più equivocabile è la metodologia usata per risolvere gli enigmi con gli indizi, i quali a volte sono astrusi o possono essere risolti con un po’ di pazienza e del bruteforcing. In una griglia di simboli, numeri e lettere infatti sarà richiesto ai giocatori di allineare delle caselle per avverare delle condizioni e risolvere l’enigma. Non sempre era chiaro come trasporre gli indizi dell’enigma nelle caselle, e qualche volta hanno richiesto un pensiero molto laterale per essere risolto. D’altro canto per chi si vuole cimentare, ma solo fino a una certa, il gioco propone indizi e anche soluzioni, viva l’accessibilità.

Non aiuta la leggera dissonanza tra gli enigmi che richiedono per essere risolti tempo e cura e la narrativa che invece porta i temi disperati e una certa fretta. 

Ciò in cui però Sidequest Frostpunk eccelle è nel legare enigmi e narrazione. Ogni puzzle è infatti contestualizzato e coerente all’ambientazione e la presenza della gestione delle risorse gli dona la giusta profondità tematica, strategica e lega l’esperienza indissolubilmente al videogioco originale.

Dal Cartone all’Acciaio

Le carte dei giorni del gioco e i cartoncini quadrati con i generatori

La scatola di Sidequest: Frostpunk è compatta, ma ricca di materiali. Contiene più di 40 carte con illustrazioni di alta qualità, elementi narrativi e indizi. Gli artwork riprendono fedelmente l’estetica di Frostpunk, tra paesaggi innevati, macchinari a vapore e volti segnati dal gelo. Ogni componente contribuisce a rafforzare l’immersione nel mondo di gioco.

Sono inclusi componenti fisici come schede del Generatore, tessere double-face raffiguranti tubature e termometri, segnalini cibo, cubi di legno per rappresentare risorse, e pedine dei lavoratori. Uno degli elementi più scenografici è la costruzione tridimensionale del Nucleo di Vapore, composta da 6 parti più una base, necessaria alla risoluzione di uno degli enigmi più importanti.

La leggibilità dei materiali è elevata: i simboli sono chiari e ben stampati, e le fustelle precise. La qualità di produzione è alta. Tutti i materiali seguono un’estetica coerente che richiama perfettamente l’universo di Frostpunk.

Conclusioni

Side Quest: Frostpunk rappresenta un ottimo punto di incontro tra escape room e narrativa interattiva. È un titolo adatto sia a fan del videogioco che a chi cerca una sfida cooperativa immersiva e ben costruita. Gli enigmi sono coerenti con l’ambientazione e le scelte fatte impattano il finale in una gestione morale e strategica che ricorda il gioco originale.