Durante lo scorso Napoli Comicon siamo stati invitati a partecipare il 16 giugno al live di Campo 77, nuova realtà LARP (Live Action Role Play) campana con ambientazione post apocalittica. Abbiamo pensanto bene di raccontarvi la nostra esperienza.
Che cos’è Campo 77?
Per capire meglio cosa fosse Campo77 abbiamo chiesto qualche informazione a Ernesto De Coro il Presidente de “Il Piccolo Dado Rosso”, associazione culturale dietro la creazioni di questo tipo di eventi:
Campo77 è uno dei progetti (il primo) di un’associazione culturale con fini di intrattenimento e spettacolo denominata “Il Piccolo Dado Rosso”, ciò che ci siamo prefissati come obiettivo finale è quello di ricreare una realtà di intrattenimento stabile ed operativa che comprenda diversi progetti a più tematiche di sfondo, per raggiungere tuttavia lo scopo finale c’è bisogno di molto tempo, i piani per l’immediato futuro sono quelli di consolidare la realtà ed il progetto per un secondo anno mantenendo lo stesso numero di eventi ma aumentando il numero di posti a disposizione per partecipare (attualmente sono 70) dando così modo alla realtà di crescere ed a sempre più persone di conoscere e vivere l’esperienza.
In Campo 77 i giocatori sono invitati ad unirsi alla Carovana (un convoglio di autoveicoli militari e civili) e interpretare abitanti del Dopo Mondo, ciò che resta della Terra anni dopo l’olocausto nucleare, provenienti appunto da Campo 77. Lo scopo della Carovana è quello di trovare un luogo in cui far rinascere l’umanità e ricreare le risorse perdute. Ogni evento simboleggia una sosta, forzata o voluta, della Carovana nei luoghi di un’Italia ormai in rovina dove i giocatori dovranno affrontare i pericoli del Dopo Mondo e portare a termine incarichi per un misterioso benefattore, il Governatore.
Chi ha paura del buio?
La particolarità di Campo 77 è che si gioca di notte, precisamente dalle 21,00 alle 6,00 circa, l’evento a cui abbiamo preso parte aveva come sfondo l’agricampeggio “La Rotondola” a Pontelatone a pochi minuti da Caserta. La struttura era caratterizzata da una serie di sentieri collegati che portavano i giocatori ad entrare nel fitto bosco vicino, illuminato solo dalle lucciole e dalle torce dei partecipanti fatta eccezione per il campo base, unico luogo “sicuro” dell’evento. Parola d’ordine: Sopravvivere.
La trama di questo evento ruotava intorno ad una tribù di cannibali che ha provato ad attirare più persone possibili con l’espediente del rilascio di documenti segretati. Questo ha attirato non solo i sopravvissuti ma anche molte fazioni e organizzazioni interessate al controllo delle informazioni in circolo.
Armati quindi solo di uno zaino vuoto ed una torcia elettrica (come tutti i giocatori sono invitati a fare) ci siamo addentrati nella boscaglia insieme ad altri 50 partecipanti in cerca di armi e provviste per superare la notte. Le ore successive sono state caratterizzate da lunghe fughe dagli infetti e incontri poco piacevoli con tribù di cannibali, mentre cresceva l’ansia di non arrivare vivi a veder sorgere il sole. Fortunatamente, meno per i giocatori che abbiamo depredato, siamo riusciti a procurarci delle armi e a difenderci dalle diverse ondate che arrivavano al campo base.
Le nostre impressioni
Campo77 è sicuramente una novità assoluta nel campo del LARP, unendo le meccaniche dei battle royale (esplora la mappa per trovare oggetti, armi e provviste), un’ambientazione a metà strada tra Fallout e The Last of Us e alcuni elementi classici del gioco di ruolo dal vivo sono riusciti a creare una serie di eventi dall’alto tasso di adrenalina in cui la sensazione di oppressione e di impotenza sono sempre presenti così come la consapevolezza di lasciarci le penne da un momento all’altro (siamo sopravvissuti in 38).
A rendere il tutto più realistico sono le strutture e i “prop” presenti: vere tende, veri capanni, vere casse di rifornimenti, vere fortezze ma soprattutto vere provviste. Trovare snack e bibite fredde nella casse disseminate nella location rende la fuga dagli orrori del Dopo Mondo un tantinello più piacevole, se non avete fame potete comunque usare il cibo come merce di scambio. Stesso discorso non vale naturalmente non vale per le armi, che rispettano gli standard di sicurezza utilizzando le classiche armi in lattice e pistole Nerf.
Infine il regolamento (che potete scaricare qui) è alquanto ristretto rispetto ad altre realtà LARP, lasciando molto spazio al gioco di ruolo e riducendo di molto il rischio di power playing. Dimenticatevi chiamate complesse e formule magiche impronunciabili, a Campo 77 prima si spara e poi si parla!
Ringraziamo di cuore lo staff e i giocatori per averci permesso di partecipare a questa nuova divertentissima esperienza nel mondo del gioco di ruolo dal vivo e vi invitiamo al loro nuovo evento il 7 luglio sempre a Pontelatone!
Foto di Agostino Russo.