Anno nuovo, nuova call: aperta la raccolta di materiali, foto e testi per gli eventi LARP – Live Action Role-Playing giocati nel corso dell’anno appena trascorso: un 2021 “frizzantino”!
Ho sempre ritenuto la comunicazione di raccolta materiale, e successiva pubblicazione del LARPBOOK – libro fotografico strutturato in schede, con sintetiche descrizioni degli eventi, foto rappresentative e una serie di dati fondamentali come location, numero di giocatori e costi di partecipazione – un appuntamento molto importante dell’agenda annuale del gioco di ruolo italiano dal vivo.
Il motivo è semplice: anche il semplice sfogliare le pagine di tale annuario consente un po’ a tutti di prendere coscienza dell’aria che tira nello stivale; quali sono le novità presenti; come procedono i progetti e le campagne di questa o quella realtà; e, ovviamente, prendere spunti e rassicurarsi sul più strano task del “SI-PUÒ-FARE!”.
È infatti indubbio che, in un modo o nell’altro, l’Annuario del LARP italiano abbia un qualche genere di ruolo “propulsore” nel nostro modo di pensare, organizzare e proporre eventi. Nonché rivelarsi un utile strumento per spiegare a coloro completamente a digiuno di questo, amici e familiari ma anche a enti, istituzioni, associazioni, che cosa sia il Gioco di Ruolo dal Vivo.
Dopotutto, le connessioni e la comunicazione sono un fenomeno fondamentale per la diffusione di pensieri, posizioni e idee, e quindi non deve stupire se dal 2015 – anno di riferimento della prima pubblicazione di questo “almanacco” – si percepisce un certo cambio di ritmo nel nostro “hobby”.
Migliorativo o peggiorativo non sta a me dirlo.
Io mi limito ad analizzare i fatti e credo tutti si convenga che documentare gli eventi svolti in un dato anno consenta di avere subito accesso ad una memoria condivisa e di tastare con mano come questa attività si stia muovendo e stia crescendo, con tutte le sue relative sfaccettature.
Intendiamoci: non sto dicendo che “tutto è figlio dell’Annuario” o che “senza siamo perduti”, quanto piuttosto che sua la pubblicazione contribuisce in una certa qual misura a quel fenomeno di cui spesso parlo (es. LARPBOOK 2019, Prefazione) del Fare Rete.
Dove con “Fare Rete” non intendo solo il mettersi insieme sullo stesso carro e darsi pacche sulle spalle al grido di “EVVIVA; SIAMO INSIEME, YEEEEEE”, quanto piuttosto fare letteralmente rete, ovverosia intessere nuove conoscenze e rapporti, trovare nuovi gruppi di gioco, confrontarsi con problemi e intuizioni avuti da altri, etc.
Sembra una sciocchezza ma, in una società che prosegue il suo cammino di sviluppo ed evoluzione verso la connettività e l’interoperabilità, possedere un simile elemento identitario comune che viene partecipato e popolato dalle più diverse e disparate realtà (siano esse aziende, associazioni, gruppi di volontari, etc.) produce un senso di identità e appartenenza non da poco.
Sembrano paroloni, i miei: lo so.
Ma se l’annuario giunge al suo settimo anno di vita e supera indenne un periodo che ha visto sul campo ben pochi eventi dal vivo ed ha fiaccato tutto e tutti, causa pandemia globale (e non credo di dover spiegare il perché ci si sia visti meno del solito), qualcosa vorrà pur dire, no?
Vedete, ritengo il LARPBOOK non più solo un mero “elenco” di eventi one-shot e campagne di GRV italiane, quanto piuttosto un momento sociale collettivo dove NOI larpers ci dedichiamo del tempo per informarci e documentarci su eventi sparsi qui e lì in tutta Italia.
Chissà, magari lo facciamo per crescere, studiare e apprendere.
Oppure lo facciamo per sfottere questa o quella realtà che ci sta antipatica.
O ancora, per deridere questo o quell’evento che non trova il nostro gusto.
Ma poi, sempre e comunque – alla conta dei fatti – ci sarà quel momento in cui ci fermeremo su di una specifica pagina e colpiti e affascinati da quel “qualcosa” che ci farà trasalire, diremo: “UAO, CHE FICATA! MA È DAVVERO POSSIBILE FARE QUESTE COSE?”.
Già: con un pochino di ingegno, un po’ di impegno e un pizzico di ambizione anche quel che sembra impossibile può diventare possibile. E giocabile.
Perché è anche questo l’Annuario del LARP italiano: un momento di critica e autocritica. Un momento di riflessione. Un momento per tirare le somme. E perché no? Un momento per sognare e aspirare alle stelle e poi dirsi “ehi, quanta strada e stata fatta dal 2015!” e magari subito dopo anche abbandonarsi a qualche complimento per un lavoro che si ritiene ben fatto.
Ora, volete fare un esercizio? Recuperate i precedenti appuntamenti dell’Annuario (trovate tutti i link nelle foto di copertina qui presenti) e fermatevi a riflettere su cosa è cambiato e cosa non è cambiato nel corso di questi sette anni.
Magari noterete come alcuni nomi si ripresentino, puntualmente, qui e lì o come altri siano scomparsi e inghiottiti dalle nebbie del tempo.
Oppure ne scoprirete di nuovi che non conoscevate.
O ancora, apprenderete come questa o quella realtà non c’è più e vi troverete a domandarvi “perché?”, o addirittura che ha cambiato pelle proponendo ora tipi di eventi diversi dal passato.
Chissà.
E poi fermatevi. E riflettete: il LARPBOOK è un prodotto no profit, consultabile gratuitamente nella sua versione PDF (la principale) e portato avanti da un pugno di volenterosi, mossi dalla sola volontà di divulgare e rendere quanto più noto possibile il nostro hobby.
Senza chiedere niente.
Niente!
…se non altri che la vostra partecipazione.
E a proposito di partecipazione: la raccolta per il LARPBOOK 2021 è aperta sino al 6 marzo.
Non lasciatevi intimorire.
Non pensate di non essere all’altezza.
Non credete sia una raccolta elitaria.
L’Annuario del LARP italiano non è solo un libro di ricordi ma un modo per conoscere e far conoscere il mondo del gioco di ruolo dal vivo.
Un mondo di cui con molta probabilità anche tu, mio amato lettore, fai parte.
Per il resto,
tanti auguri LARPBOOK!
This post was published on 27 Febbraio 2022 14:19
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