La Pandemia da SARS-CoV-2 – o COVID, se preferite – ha colpito ogni aspetto della nostra vita, in ogni angolo del globo. Al pari di tante altre attività/realtà/etc., anche il mondo del Gioco di Ruolo dal Vivo ha risentito di tale stato di cose. Ma come sta reagendo la comunità LARP italiana a tutto questo? Ecco, questa è la domanda che mi sono posto negli ultimi mesi.
“Come stiamo reagendo, noi, a questa cosa che sta sconvolgendo le vite di tutti?“
Dopotutto, l’elemento “dal vivo” è una componente fondamentale del LARP – Live Action Role Play, no? Ed è innegabile che senza l’interazione tra persone non si possa in alcun modo parlare di Gioco di Ruolo dal Vivo. Eppure… Eppure non tutto è fermo, anzi.
A quanto pare in questo stato di cose le prime a mettesi in moto sono state le meningi. Dove non arrivano le gambe sembra arrivare la mente e, in questi mesi, sono state molte – e invero diverse – le soluzioni messe in campo dalle differenti realtà italiane per assicurare un costante flusso di “intrattenimento” e “vitalità” ai larpers e suoi derivati.
C’è chi ha atteso con pazienza che la curva dei contagi consentisse di riproporre eventi “classici” e di svolgerli con tutte le accortezze necessarie (mascherine, distanziamento, igienizzazione, somministrazione ragionata del cibo e tutta quell’altra sequela di cose che ben abbiamo imparato a conoscere e praticare/applicare/fare in questi mesi).
C’è chi, invece, ha pensato ad una diversa declinazione LARP, in chiave digitale ed ha proposto dei LAOG – Live Action Online Game, garantendo cosi gioco di ruolo comodo e sicuro da casa. Sebbene al costo del sacrificio di quel “dal vivo” che è il nostro comune denominatore.
C’è anche chi si è affidato a vecchie pratiche assodate e levigate dal tempo ricorrendo a vecchi, o nuovi strumenti e sponsorizzando gioco tramite play-by-chat/forum/social/simili declinandolo – volta, volta – nel modo più consono al proprio formato “base” e generando alla bisogna sistemi strategico-gestionali (magari più adatto a realtà da numeri elevati, perché facilmente gestibili), o più intimi e diretti scambio di battute su questo o quello strumento di comunicazione (ideali per realtà dai numeri più contenuti).
Non sono nemmeno mancate soluzioni pensate piuttosto come collaterali e integrative al gioco stesso: webinar, lezioni, tavole rotonde, festival, conferenze, dibattiti e chi più ne ha più ne metta. Tutte ovviamente rigorosamente online. Come da “momento storico” si richiede.
E infine c’è anche chi attende, ancora… Perché non può fare altrimenti.
Insomma tutti, nel bene e nel male, si sono seduti a tavolino ed hanno fatto “quel che andava fatto”. Sempre nei limiti delle proprie capacità e di quanto imposto ad oggi per la tutela di tutti.
Ma oltre questo? Qual è il vero l’impatto che il CoVid-19 sta avendo sul nostro hobby? Come abbiamo cambiato il nostro modo di approcciarci ad esso? Quali sono i danni che il settore sta subendo? E’ tutto rose e fiori… Oppure alcune realtà non si rialzeranno più e scompariranno? E a livello economico? Cosa sta succedendo? Il nostro settore ha diritto a finanziamenti di qualche genere? All’estero invece?
Per provare ad avere alcune risposte ho deciso di rivolgermi a LARP Italia (il coordinamento degli organizzatori LARP italiani che ospita al suo interno molte delle realtà che animano il Belpaese) ed ho chiesto un loro parere. Dopo una consultazione interna, è Proxima la realtà che si è fatta avanti per darmi alcune risposte. E trovo fortemente simbolico sia stata proprio questa, nata in piena seconda ondata, a scegliere di rispondere alle mie quindici domande.
Una nota prima di cominciare: queste domande e queste risposte non hanno la pretesa di fornirvi TUTTI gli elementi del caso, ne di essere VERITA’ ASSOLUTE; prendetele piuttosto come spunti e basi, utili ad ulteriori riflessioni. Nessuno ha la verità in tasca ma tutti possono contribuire alla sua ricerca: attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione. Motivo per cui io, oggi, le condivido con tutti voi.
Ultimo dettaglio ma non per questo di minore importanza: le immagini che vedete vogliono essere esemplificative di differenti soluzioni adottate dalle diverse realtà italiane durante questo periodo. Non hanno alcun’altro scopo se non quello di cercare di ricapitolare quanto messo in campo, sia esso un evento “classico”, un evento digital, un experience, un gestionale, un festival, un ibrido, un racconto corale o altro.
Detto questo: statemi bene e
Buona lettura!
[PROXIMA] Come tutte le realtà che ci circondano, anche il mondo dei LARP non è stato risparmiato da questa situazione. In aggiunta all’inevitabile impatto dato dalle regolamentazioni che ha costretto la ripianificazione di taluni eventi, la pandemia ha ovviamente cambiato anche l’approccio dei giocatori. Da una parte in alcuni ha creato una sorta di astinenza (ci sono persone che non vedono l’ora di giocare basta che si giochi), dall’altra parte ci sono quelli che invece sono molto scottati dalla situazione e attendono momenti migliori.
[PROXIMA] I LARP sono, per definizione stessa, esperienze Live che coinvolgono più persone. che si basano sulla partecipazione in presenza. In questo momento storico, in cui il contatto diventa “da evitare”, i LARP classici devono per forza di cose essere messi da parte, in attesa che la situazione migliori.
Le limitazioni vigenti cambiano la modalità di gioco, limitando sia il contatto che, ad esempio, la visibilità del volto (l’espressività di un viso con la mascherina, oltre all’effetto scenico è di gran lunga inferiore).
[PROXIMA] Sicuramente le più colpite sono tutte le realtà con costi fissi (es. magazzino) o che necessitano delle entrate dei LARP per poter tenere in piedi la baracca. A parte le difficoltà economiche, l’altro impatto è dato dal non sapere soprattutto quando si potrà giocare e come. Pianificare e disegnare eventi compatibili con la situazione e che siano divertenti e coinvolgenti per i giocatori “affamati” di ruolare non è affatto semplice in questo momento, in cui è necessaria, più di tutti la flessibilità.
I LARP internazionali restano quelli in ogni caso più colpiti, perché in aggiunta a tutte le limitazioni, non possono garantire a tutti l’accesso al paese in cui si giocherà l’evento.
[PROXIMA] Durante il periodo estivo molte associazioni, sia italiane che estere, sono riuscite a individuare delle modalità safe e compatibili con le regolamentazioni del momento, per permettere ai giocatori di giocare i LARP pianificati. Sono stati sfruttati al massimo, ad esempio, gli eventi all’aperto, dove non c’era l’obbligo della mascherina, o in altri casi sono state introdotte le mascherine, quanto più possibile integrate nei costumi del gioco.
Per quanto riguarda la logistica, sono state adottate misure di prevenzione nei pasti (es. pasti già pronti, slot dedicati per piccoli gruppi di persone, posti fissi, disinfettanti ovunque) e nella gestione delle stanze in game organizzandole in modo da ridurre i contatti al minimo possibile. In alcuni eventi (soprattutto all’estero) sono state anche introdotte delle safeword gestuali o dei segnali visivi per richiedere distanza o attenzioni da parte dell’altro giocatore.
Dall’altra parte si è sviluppato sempre più il filone LAOG, esperienze di ruolo online, per permettere, con alcune restrizioni logistiche e non solo, ai giocatori di continuare a giocare da casa, nel pieno rispetto delle normative vigenti e soprattutto in sicurezza.
[PROXIMA] I giocatori, soprattutto quelli meno spaventati dalla situazione, aspettano solo una data e di riprendere a giocare. Nel frattempo, chi ha una connessione che lo permette e non disdegna le modalità online, si sta accontentando di giocare agli eventi online disponibili. Molti giocatori attenti alla sicurezza, prima di confermare ai pochi eventi live che sono stati giocati, hanno verificato che le disposizioni messe in atto fossero in linea con le proprie aspettative, disdettando la partecipazione ove non si sentivano sicuri.
[PROXIMA] Esiste un danno economico per tutte quelle realtà che fanno eventi per lucro, da cui dipendono stipendi e proventi vari. Anche le associazioni costituite, quelle con alcune spese fisse come affitto di un magazzino, sono state danneggiate in particolar modo.
Esiste un danno artistico poiché non c’è garanzia che i molti eventi che sono stati annullati verranno riproposti in futuro. Gli accordi con location e altri servizi potrebbero non essere confermati. I LARP sono influenzati e trainati anche da altri LARP, e l’assenza di questo continuo flusso di scambio non giova all’evoluzione artistica e stilistica di questa forma straordinaria di “divertimento”.
Esiste anche un danno affettivo, se così lo vogliamo descrivere. Ossia il mondo del LARP è costituito da una community molto legata e affiatata. Un evento di ruolo è l’occasione ghiotta per incontrare amici, soprattutto quelli lontani, per passare del tempo insieme e vivere un’esperienza fuori dal comune. Il contatto dal vivo rende le emozioni e gli affetti a tutto tondo.
[PROXIMA] Con il rispetto delle regole e delle misure anti contagio alcuni eventi hanno avuto luogo. Questo ha impresso molte speranze tra i vari autori e organizzatori.
Da agosto molte realtà LARP si sono destate dal torpore, incalzate anche dal desiderio e dalla “fame” di eventi di moltissimi giocatori, e hanno pubblicato contenuti e calendari. Diciamo che ad agosto una speranza si è accesa.
[PROXIMA] Con la nuova stretta ci sono stati ulteriori slittamenti e cancellazioni di eventi. Lo sconforto era palpabile. Molti giocatori hanno pubblicato su Facebook post di vicinanza e sostegno agli organizzatori di quelle realtà come Hup, Terre Spezzate ed Eryados (per citarne alcune) che hanno dovuto annullare i propri eventi.
C’è da dire che i LAOG, già presenti nel primo lockdown, sono stati i veri protagonisti da settembre in avanti.
[PROXIMA] Non abbiamo dati per poter rispondere a questa domanda, anche perché non esiste una vera categoria specifica per gli organizzatori di LARP. Sappiamo che ci sono stati sussidi nazionali per partite iva e sussidi regionali per lavoratori nel settore dello spettacolo/organizzatori di eventi.
[PROXIMA] Il LAOG è una modalità di gioco tutto sommato nuova e come tale ha ancora molto potenziale da esprimere. Gli operatori del settore dovranno continuare a concimare questo terreno fertile e sondare fin dove potrà arrivare.
Quando la pandemia sarà del tutto debellata non ci sarà bisogno di ricorrere ancora alle regole anti CoVid, anche se alcune rimarranno più per scrupolo o per andare incontro ad eventuali timori dei giocatori. Probabilmente la mascherina sarà adottata ancora a lungo. Probabilmente anche alcuni accorgimenti utilizzati nella gestione della cucina potrebbero essere potenziati e integrati anche in futuro, perché hanno avuto riscontri positivi in termini di efficacia ed efficienza.
[PROXIMA] La pandemia ha piegato molte piccole realtà imprenditoriali, che rischiano di non riuscire più a rialzarsi a causa dei costi fissi che vengono comunque sostenuti, nonostante l’assenza quasi totale di introiti. A livello umano, inoltre, si è andati incontro ad una sorta di stasi lunga ormai un anno che ha ‘congelato’ i rapporti della community, vincolandoli a modalità di incontro online non sempre equiparabili all’emozione del reincontro dal vivo.
Ci auspichiamo, comunque, che nessuno di questi danni sia davvero permanente, e che con l’arrivo del vaccino sia l’economia del LARP che la socialità possano riprendere per come le abbiamo conosciute.
[PROXIMA] Consigliamo alle realtà LARP di non fermarsi. La pandemia ci ha privato delle dimensioni più care a ciascuno di noi, quella sociale e quella dell’interazione in presenza: per quanto possa essere comprensibile congelare l’organizzazione dei propri LARP in attesa di tempi migliori, riteniamo che proprio nelle difficoltà possa mostrarsi la forza di un’associazione e della sua community. Attraverso il supporto reciproco, lo scambio di idee e buone pratiche (pensiamo, ad esempio, a LAOG, social media managing interattivo, incontri online con la community, panels in diretta facebook etc.) è possibile mantenere attivo lo spirito di condivisione tipico del gioco di ruolo, dando al contempo un segnale di coesione e presenza attiva ai propri giocatori.
[PROXIMA] Molte realtà del mondo LARP, a nostro parere, hanno adottato misure virtuose e resilienti per far fronte alla pandemia: l’organizzazione di eventi online o ibridi, l’adozione di misure di sicurezza sul campo (distanziamento, utilizzo di mascherine, rigide norme igienico-sanitarie per la somministrazione del cibo) o ancora safewords in gioco dedicate. Tutto ciò, come detto poc’anzi, sarà sicuramente utile anche per il futuro, oltre che per il breve – medio periodo: alla fine della pandemia, potremmo trarre il buono di tutto ciò che è stato sperimentato in questi mesi, per dar vita ad eventi sempre più sicuri e coinvolgenti, anche dopo una crisi sanitaria.
[PROXIMA] Nel medio periodo vi sarà sicuramente una grossa difficoltà nel ripristinare il LARP per come lo conosciamo. L’attesa dei vaccini sarà ancora abbastanza lunga: di fatto, non sappiamo se (e quando) sarà possibile rinunciare al distanziamento sociale. La paura del contagio porterà i giocatori di ruolo a re-interagire un po’ alla volta, in un lasso di tempo abbastanza lungo. Al contempo, abbiamo riscontrato una grossa voglia di giocare nella community, anche attraverso modalità a distanza: pertanto ci auguriamo che, adottando le buone pratiche sopracitate, sia possibile aumentare il senso di sicurezza percepito dai giocatori, per facilitarne la transizione dal pre al post pandemia.
[PROXIMA] Se qualcuno, un anno fa, ci avesse detto che il 2020 ci avrebbe portato in questa situazione, probabilmente non gli avremmo creduto: in pochissimo tempo la nostra vita è cambiata, così come il nostro tessuto socioculturale.
Gli sconvolgimenti improvvisi e repentini accadono e, oltre ad accettarli, è importante evolversi con essi pur mantenendo la propria identità. Il LARP è cambiato moltissimo nel corso di un decennio, e ci auguriamo che cambi ancora: la progressione della conoscenza passa attraverso la creatività e l’ibridazione progettuale; le quali, in tempo di crisi, diventano solo più forti.
E con questo è tutto per oggi, amici. Ringrazio ancora Proxima, augurandogli ogni bene possibile come si farebbe ad ogni nuova realtà che muove i suoi primi passi; ringrazio anche LARP Italia, per la disponibilità che puntualmente mi/ci/vi riserva; e ringrazio anche tutti coloro che, in questi mesi, si stanno sbattendo in ogni modo per consentirci alcuni momenti di libera spensieratezza. Al pari di altri stanno facendo un grande lavoro per noi tutti.
IN LARP WE TRUST!
This post was published on 23 Gennaio 2021 14:00
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