In questi giorni stiamo studiando a fondo il nuovo Manuale di Gioco di Starfinder, fresco di stampa da parte di Giochi Uniti in lingua italiana, e mentre stiamo preparando per voi una guida esaustiva per capire cosa può offrire il nuovo sistema di gioco made in Paizo con una guida che avrà la stessa struttura di quella che abbiamo già prodotto per Pathfinder, vogliamo raccontarvi alcuni spunti per avventure che ci sono venute in mente sfogliando il manuale.
Perché gli spunti prima della guida? Semplice, perché Starfinder non è semplicemente “Pathfinder nello spazio”, e tramite queste idee preliminari per avventure vogliamo subito trasmettervi quelli che potrebbero essere gli umori tipici di un’avventura di Starfinder.
Quello che ci sentiamo di dire, e che lo stesso manuale sottolinea, è che l’universo di Starfinder è fatto per avventurieri, esploratori e persone audaci. Pertanto le avventure dovrebbero essere molto pulp, votate all’azione o, generalmente, a portare i personaggi a vivere delle vicende movimentate.
Vi proponiamo quindi un nome altisonante, alcune idee per ogni spunto ed infine delle opere che ci sono venute in mente oppure alle quali ci siamo ispirati.
Se la prima cosa che vi viene in mente guardando la copertina del manuale o sfogliandone le pagine è I Guardiani della Galassia non sentitevi in colpa, è normale. L’opera cinematografica dei Marvel Studios diretta da James Gunn è effettivamente uno spunto molto efficace e vicino a ciò che Starfinder può offrire.
Un gruppo di reietti, fenomeni da baraccone e criminali più o meno giustamente colpevoli dei loro crimini si ritrovano a salvare la galassia da un pericolo inimmaginabile. Tra loro ci dovrà essere un filo conduttore, magari un nemico in comune, lo stesso che li ha messi in quella condizione probabilmente, che sia un personaggio, un’entità, oppure una corporazione/società/nucleo di persone particolare.
Il sistema di combattimento tra astronavi di Starfinder permetterebbe inoltre di creare intere sessioni all’interno di essa, tra combattimenti e viaggi di pianeta in pianeta, che potrebbero essere l’occasione per i personaggi di legare tra loro, immersi nell’immensità dell’universo.
Nella storyline di Starfinder, trent’anni prima del periodo in cui le avventure dei giocatori inizieranno è stato stipulato un trattato di pace molto importante. I lashunta (una delle razze giocabili) ed i formian sono riusciti a porre fine alla loro ostilità anche grazie alle trattative di pace mediate dagli shirren (altra razza giocabile), ma gli stessi shirren erano una volta parte di una mente collettiva in stile zerg di StarCraft, da cui si sono consapevolmente distaccati per vivere le loro vite.
Ma lo Sciame esiste ancora, e se la trattativa di pace fosse stato un suo elaborato piano? L’avventura potrebbe ruotare intorno ad una devastante alleanza tra formian e lo Sciame, con gli shirren che verrebbero screditati e visti come pericolosi in tutti i mondi del Patto. Castrovel, patria dei lashunta, formian, ma anche degli elfi del distrutto Golarion, diventa così il teatro di una guerra feroce tra i formian e lo sciame e tutti gli altri “battiterra” dei mondi del Patto, talmente devastante da costringere molti altri pianeti ad intervenire per placare questa nuova devastante invasione. Un’avventura fatta di scontri a fuoco continui e brutali, in stile Gears of War.
Il retaggio più importante dello scomparso Golarion è sicuramente la Stazione Absalom. Questa cittadella spaziale è la dimora principale dell’umanità e il centro indiscusso sia del commercio interstellare sia del governo dei Mondi del Patto. È quindi la sede di tutte le organizzazioni del sistema solare conosciuto e, come tutti i grandi conglomerati “urbani”, è il teatro perfetto per storie dalle tinte noir.
Intrighi alla Trono di Spade che si mescolano alle atmosfere di un Blade Runner e le vicende di un thriller investigativo. Omicidi, misteriosi ed oscuri scambi di oggetti particolari, ed altre situazioni simili in cui i personaggi potrebbero trovarsi coinvolti su fronti diversi. La versione one shot potrebbe essere una classica situazione da stallo, in cui i personaggi si ritrovano in un luogo come un ricevimento politico, un’ambasciata o simili, con obiettivi diversi che collidono con quelli degli altri.
Tra gli aspetti più affascinanti del background narrativo di Starfinder c’è anche l’Intervallo, un vero e proprio buco spaziotemporale di tempo indefinito di cui i cittadini del sistema solare non hanno memoria e che, ovviamente, è oggetto di studio ed analisi.
Tra le organizzazioni che si interessano di più all’Intervallo c’è la Società degli Starfinder. La società, che ha sede sulla Stazione Absalom, è un insieme informale di studiosi e avventurieri che viaggiano per la galassia cercando di promuovere la causa della conoscenza. Uno degli avventurieri più leggendari della Società ritenuto scomparso da tempo potrebbe ripresentarsi ad Absalom sostenendo di aver viaggiato all’interno dell’Intervallo, visto all’interno delle piaghe del tempo.
Le possibilità in questo senso sono molteplici, potendo viaggiare su temi onirici quasi Lovecraftiani, con i personaggi ingaggiati dalla Società per verificare la veridicità di ciò che l’avventuriero sostiene, andando a cercare prove e reliquie in giro per i pianeti. Magari per scoprire che, in uno scenario che ricorda un po’ Punto di Non Ritorno e tutto il filone fantascientifico horror, è tutto un piano di una entità sovrannaturale (Rovagug?) che ha soggiogato l’avventuriero per farlo diventare un suo araldo, per aprire un ponte tra sé stesso e la civiltà in quella che è una versione più raccapricciante di Silver Surfer e Galactus della Marvel.
Un celebre pirata spaziale viene finalmente catturato e giustiziato, ma alla sua morte viene diffuso un messaggio dove annuncia di aver nascosto una parte del suo tesoro, contenente il più potente artefatto mai visto da qualche parte nel sistema solare, con tanto di primo indizio.
Parte così una caccia al tesoro che mescola un Ready Player One ad un One Piece in salsa futuristica, in cui i giocatori dovranno girare di pianeta in pianeta per scoprire come arrivare alla fine della caccia, scontrandosi ovviamente con una miriade di altri cacciatori come loro che non hanno la minima intenzione di arrivare secondi. In termini ludici l’avventura può comprendere una miriade di situazioni diverse tra scontri tra navi, indagini in rovine misteriose, e fasi d’azione più o meno “classiche”.
Cosa ne pensate dei nostri spunti? Fatecelo sapere nei commenti!
This post was published on 8 Maggio 2018 15:30
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