Cosa vuol dire Masterizzare? La risposta a questa domanda cambia a seconda di un fattore: chi risponde gioca di ruolo o no? Perché se chi è chiamato a rispondere non è un giocatore di ruolo vi risponderà che masterizzare voleva dire, nei primi anni 2000, copiare musica su un CD, nella maggior parte dei casi illegalmente. Se invece a rispondere è un giocatore di ruolo, affermerà che Masterizzare è l’arte sopraffina del tenere incollati dei giocatori intorno a un tavolo e farli rabbrividire tirando dei dati dietro a uno screen. E qualcuno sosterrà che si dice Masterare.
La diatriba tra Masterizzare e Masterare va avanti fin dagli albori del Gioco di Ruolo in Italia, ma solo ultimamente la comunità dei giocatori di ruolo ha deciso di rivolgersi all’unica autorità che abbia diritto a esprimersi in materia: l’Accademia della Crusca.
Dall’espressione Dungeon Master gli italiani hanno coniato i termini Masterizzare e Masterare, entrambi utilizzati per riassumere i molteplici compiti di un “maestro delle segrete”.
Quando è legata alla scrittura di dati su disco invece l’espressione “masterizzare” si origina dal termine “Master” cioè “copia originale”, che viene utilizzata per indicare la copia numero 0 di un disco. “Scrivere” dei dati su un disco si dice invece “burning”, cioè bruciare. Quest’espressione è alla base del famoso gioco di parole utilizzato da un ancor più famoso programma di scrittura su disco: Burning ROM.
Dal momento che entrambe le espressioni sono parimenti diffuse e utilizzate in Italia, la Crusca ha cercato di definire quale sia più corretta o, al massimo, meno scorretta dell’altra.
Dopo l’esposizione di moltissimi dati raccolti attraverso la rete e dopo aver citato una lunga serie di dizionari e di opere utili a districare il mistero, la Crusca spiega che entrambe le forme sono lecite poiché entrambe vengono generate aggiungendo un suffisso al verbo “To Master” (padroneggiare, guidare, essere esperto di qualcosa).
Nessuna delle due forme può vantare una maggiore correttezza rispetto all’altra, dal momento che vengono formate allo stesso modo: ci si può limitare a constatare che la forma con la doppia zeta è molto più utilizzata nella formazione di neologismi italiani derivati dall’inglese e più in generale della lingue straniere, ma non per questo ha maggiore dignità grammaticale dell’altra.
Per quanto riguarda l’anzianità, pare che anche da questo punto di vista le due forme non abbiano niente da invidiare l’una all’altra: le prime testimonianze mai registrate sulla rete delle due espressioni si attestano a un solo anno di distanza l’una dall’altra. Masterizzare è stato scritto per la prima volta sulla rete in un contesto legato ai giochi di ruolo nel 2000, mentre masterare è stato scritto sulla rete soltanto un anno dopo. C’è da dire che a causa del fatto che il mondo dei giochi di ruolo ha prodotto una cultura popolare esclusivamente orale nei primi decenni della sua storia, è praticamente impossibile stabilire in maniera univoca quale dei due termini sia nato per primo in una comunità italiana di parlanti.
A conclusione di questa riflessione linguistica non ci rimane che dire una cosa: che tu preferisca masterizzare o masterare, l’importante è che tu faccia felici i tuoi giocatori comportandoti come un Buon Master.
This post was published on 1 Maggio 2018 17:00
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