Dopo due anni di intense fatiche e traguardi meritati, Luxastra è diventato un fenomeno di culto per tutta la comunità di giochi di ruolo italiana, facendo appassionare totali estranei a questo fantastico mondo così come riaccendendo la passione in qualche burbero vegliardo.
E dopo una serie di cliffhanger da capogiro che sono già entrati nella leggenda, lo show ritorna tra noi con la Terza Stagione, e con essa anche le nostre Istruzioni per l’Uso, la guida nata per analizzare nel dettaglio tutti gli episodi ogni settimana.
In questo episodio di transizione vedremo l’inizio del nuovo viaggio di Alastor, Rendar e Boris, oltre che alla conclusione dell’esplorazione del nido di ragni nelle Gallerie di Fatumastra!
Boris, Alastor e Rendar hanno iniziato il loro viaggio in direzione di Borgobrullo, l’ultima posizione nota del contatto del Re Corvo e amico dell’Arconte, il suo collega Armond Kallios.
Nel tragitto, Alastor e Rendar discutono, sempre utilizzando il loro incredibile tatto e discrezione, su quanto sia pericoloso portare con loro una Iaconoso, gli assassini della Chiesa. Lynn sente ogni loro parola, ma impegnata a meditare ignora i suoi due compagni di viaggio.
La pantomima coinvolge anche il povero Boris, che rimpiange amaramente di non aver potuto scegliere compagni di viaggio più silenziosi.
La carrozza arriva verso sera alla piccola città di frontiera di Lyssia. Il gruppo decide di sostare alla taverna dell’Aquila Ruspante, la prima che trovano libera.
Un semplice garzoncino arrivato dal nulla offre il proprio aiuto a Alastor per sistemare i cavalli nelle stalle. Il bambino, come per magia, riesce a catturare la completa attenzione degli animali.
Il mezz’orco accompagna il bimbo e le bestie nella stalla e, sorpreso dell’incredibile abilità del ragazzo, gli dà una moneta d’oro. Nel frattempo che Rendar e Alastor entrano in locanda, Boris dà carta bianca a Gulash e Lynn per muoversi nella città.
Rendar e Alastor entrano in pompa magna in locanda, e il mezz’elfo introduce il suo compagno come il miglior bardo di tutta Luxastra. Dopo un po’ di imbarazzo i due raggiungono il bancone, accolti dal barista mezz’orco.
Raggiunti anche da Boris, il trio inizia a ordinare: Sangue di Vipera per Alastor, una forte birra amara amata dagli orchi, Grog per Boris, un miscuglio di sangue, latte e alcol puro indigesto per chiunque non sia un nano e, purtroppo, niente vino e arista per Rendar, che deve accontentarsi di birra e stinchi semplice.
Mentre Rendar e Alastor sono intenzionati a godersi la piccola sosta e rilassarsi in maniera molto più vivacemente del solito, Boris vorrebbe soltanto starsene tranquillo e mangiare la propria cena.
Nel mentre provoca il suo compagno definendolo un po’ troppo serioso, Alastor finisce ad insultare Gulash, scatenando la rabbia di Boris. Il nano afferra uno sgabello e lo lancia verso Alastor.
Il mezz’orco schiva il colpo agilmente, ma questi va dritto in testa ad un orco che si stava godendo la propria cena. Alastor grida a Rendar che non avrebbe dovuto lanciare lo sgabello, e il mezz’elfo si accorge di essere al centro dell’ira del bruto davanti a lui.
Tornando nelle miniere, Galgith è ancora estremamente scosso alla vista del cadavere dell’halfling riempito di radici blu. L’elfo, tartassato di domande da Dalia e Shiran, ammette che quella è la fine che potrebbe fare anche lui.
Sembra che Galgith in passato abbia ingerito una sorta di seme. Questo seme cresce per poi sfociare in una sorta di pianta capace di controllare mentalmente il proprio ospite.
Il controllo mentale sembra essere la risposta al perché questi halfling si trovassero nelle miniere, con attrezzature rubate e senza che nessuno sapesse niente. La vera domanda è però: perché tutto ciò?
Hann, assistito da un disgustato Letho, continua con la sua opera di vivisezione dei cadaveri. Grazie ad ottimi tiri in Natura e Medicina, la piccola creatura ottiene un polmone da uno dei cadaveri.
Letho ha un brutto presentimento e chiede ad Hann di aprire il polmone, che sfortunatamente non contiene nulla di particolare al suo interno. Hann deduce con le sue abilità che queste creature sono il risultato di una qualche corruzione magica.
Con un secondo utilizzo di Individuazione del Magico, Hann percepisce che il nido ha ora solamente dei rimasugli di energia magica, mentre brulica ancora di vita animale.
Non contento, Hann decide di tagliare la testa al cadavere del ragno umanoide. Con l’aiuto di Letho, scoprono che al posto del cervello vi è una massa gelatinosa color indaco con numerose radici, le stesse trovate negli Halfling.
Secondo Letho, queste creature erano sotto il controllo degli Indaco. Lo stesso Barbaruffa è sorpreso nel vedere, a prima vista, una roba simile. Secondo il medico, l’essere non è tanto controllato da qualcosa, ma questo qualcosa gli è cresciuto attorno.
Il medico manda Brendon e il cervello all’accampamento. Letho si complimenta con Hann per il lavoro ben fatto. Dalia ottiene un polmone degli halfling da Barbaruffa. La Nihil prepara un misterioso “strumento”.
Vedendo le truppe Nihil organizzare il nuovo strumento misterioso, Hann va subito a chiedere a Riviera cosa stiano preparando. Riviera risponde con calma stoica che si stanno preparando a disinfestare completamente la grotta.
Hann afferma che ci sono ancora migliaia di piccole vite animali intorno alla cava, e che non ha senso disinfestare ogni cosa se i Nihil possono semplicemente lasciare intoccata la caverna.
Riviera, non senza un po’ di senso di colpa, dice ad Hann che è il protocollo standard. Hann decide dunque di utilizzare Messaggero Animale su di un ragno per comunicare a tutte le forme di vita di abbandonare la grotta.
Galgith è ancora tramortito, e si fa trasportare nell’accampamento da un soldato della Nihil. I due si scambiano i nomi e Rocca, il soldato, nota che il nome della sua interlocutrice è parecchio strano.
Rocca lascia Galgith, non senza far notare una gigantesca curiosità. Galgith prova a meditare per riorganizzare la mente e i pensieri, ma il suo corpo umano gli dà comunque dei problemi.
Shiran e Dalia assistono alla scena. La piccola halfling dice al suo compagno che non appena starà meglio dovranno fare un discorsetto. Galgith mostra alle sue compagne come meditare.
Letho e Hann escono dalla grotta, e vengono accolti da Barbaruffa che li aspettava. Il nano apprezza il tentativo del piccoletto, ma spiega che con la Nihil non avrebbe funzionato. La milizia, infatti, rade al suolo qualsiasi cosa tocchi, e il campo di battaglia che lascia alle spalle diventa sempre una distesa di cenere.
Hann vede come Barbaruffa stia visibilmente soffrendo nel vedere tutte quelle creature morire. Il nano spiega che, nonostante la distruzione, i Nihil sono il male minore, poiché regolano la Natura quando i predatori iniziano ad essere superiori alle prede.
Il nano dona una bacca ad Hann, che nota essere la stessa bacca che lui stesso è capace di fabbricare. Scopriamo così che Barbaruffa è un druido del Circolo Spezzato.
Seguite Luxastra ogni giovedì, alle 17 sul canale YouTube di Inntale. Per i più avventurosi ci sono anche le live pre e post show, rispettivamente alle 16 e alle 18 sul canale Twitch di Inntale . E ricordate: Credendo Vides.
This post was published on 16 Ottobre 2020 19:31
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