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Giochi di ruolo

Credendo Vides: Istruzioni per l’uso alla Puntata 3×04 di Luxastra

Dopo due anni di intense fatiche e traguardi meritati, Luxastra è diventato un fenomeno di culto per tutta la comunità di giochi di ruolo italiana, facendo appassionare totali estranei a questo fantastico mondo così come riaccendendo la passione in qualche burbero vegliardo.

E dopo una serie di cliffhanger da capogiro che sono già entrati nella leggenda, lo show ritorna tra noi con la Terza Stagione, e con essa anche le nostre Istruzioni per l’Uso, la guida nata per analizzare nel dettaglio tutti gli episodi ogni settimana.

Oggi vedremo cosa c’è in serbo per il nostro party preferito, appena liberatosi dalla tela di Anita solo per risvegliarsi in una zona di guerra. C’è anche la questione di cosa debba fare il Trio Tragicomico ora che la loro missione è fallita…

Dolci e Caldi risvegli pt.1

La prima ad aprire gli occhi è la nostra Shiran, completamente avvolta da bava e ragnatele mentre sente intorno a sé rumore di battaglia e il calore di un fuoco non suo.

Poco distanti dal luogo della loro prigionia si sta svolgendo infatti un violento scontro tra milizie armate a mo’ di Space Marines di Warhammer e i ragni umanoidi di Anita.

A questo punto Shiran si accorge del corpo accanto a sé nel bozzolo, e con l’ultimo briciolo di potere concessole da Rasmonidianas la volpide riesce a liberare Galgith, messo ko dal periodo di stasi.

Sauna infuocata e bagni all’acqua di ragno

Accertatasi della salute di Galgith, Shiran si dirige verso il bozzolo affianco a lei, il cui prigioniero sta iniziando a dimenarsi come non mai.

Hann, risvegliatosi in piene forze dal bozzolo, rimane un attimo confuso dalla nuova situazione, ma appena vede la sua compagna si calma e chiede consiglio sul da farsi. In questo modo Simone dimostra grande maturità sia come personaggio che come player.

Hann approfitta della situazione e dei suoi sensi svegli per effettuare un Tiro ad Arcano sul fuoco di Shiran, e l’esserino capisce che quello che sta maneggiando la volpide non è vero fuoco, ma qualcosa di magico e antico.

“Sopra o Sotto?”

Sfruttando la nuova forza del suo compagno ritrovato, Shiran si fa aiutare da Hann per trovare Dalia e Letho.

Dopo aver aperto qualche bozzolo trovando degli halfling morti, fortunatamente i nostri riescono a liberare la loro halfling, ma Dalia nonostante un Tiro Salvezza a Costituzione pari a 15 riesce a malapena a muoversi a gattoni.

Per trovare Letho, Hann prova a percepire con Individuazione del Magico il sentore libro del chierico donatogli dal Re Corvo. Con questo stratagemma, riescono ad individuare immediatamente il bozzolo del chierico e a liberarlo.

Ad avercelo avuto prima lo Space Marine…

Letho si sorprende parecchio quando vede il musetto di un volpide liberarlo dalle ragnatele, ma si calma non appena questi gli rivela di essere Shiran nella sua vera forma.

I due non fanno in tempo a salutarsi decentemente che un mostro aracniforme li attacca, costringendoli ad un Tiro Salvezza a Destrezza che non riescono a superare pienamente.

Letho si prepara a sfoderare la spada, ma il suo braccio è ancora intrappolato dalle ragnatele. Ma un soldato meccanizzato uccide il mostro con facilità, invitando il gruppo a proseguire verso l’accampamento della sua legione.

Allegro Chirurgo pt.1

Letho comunica al resto del gruppo ciò che ha osservato durante la battaglia: i soldati sembrano essere un gruppo mercenario equipaggiato con armi e armature della Verkor, la nazione degli Orchi in piena rivoluzione industriale e rivale della Chiesa di Preladia.

Prima di partire, Galgith chiede dove siano Miles, Campanile e Della Rocca, il vice sceriffo e le guardie cittadine che hanno accompagnato il gruppo nella loro spedizione alle miniere.

Letho utilizza la propria spada con una precisione chirurgica per tagliare il bozzolo davanti a lui. Vi trova dentro Miles, con un gigantesco morso purulento sulla spalla. Con un tiro di Tommy, Letho decide di non lasciare indietro il compagno ma soccorrerlo.

“Dove sono i miei bambini?!”

Hann sfrutta la durata finale di Individuazione del Magico per capire cosa lo circonda. In cima al soffitto della caverna vi è un agglomerato di nidi di ragno, al cui centro percepisce una debole energia magica. Una ancor più debole presenza invece è presente in un punto non definito nello spazio.

Dalia chiama a sé Hann, dicendole che non riesce a vedere né Jackie né la Scimmietta. Hann richiama a sé la propria concentrazione e prova a percepire le forme di vita intorno a loro, rabbrividendo al pensiero della miriadi di ragni.

Riesce poi a identificare due forme di vita, un mammifero e un oviparo, racchiusi in un bozzolo. Hann distrugge il bozzolo e libera Scimmietta, sveglia e indispettita dalla paura, e il corvo di Dalia, svenuto ma stabile.

Che bel primo giorno per Campanile

Letho riesce a liberare anche Campanile e Delle Rocche, intimandoli di svegliarsi e indicando loro il corpo quasi senza vita di Miles.

Delle Rocche, la guardia veterana, agisce subito dirigendosi verso Miles, mentre il povero Campanile è decisamente scosso dall’incubo nel quale si è risvegliato. Ma con una botta di coraggio e volontà, accompagna il collega a soccorrere il loro superiore.

Shiran afferra Dalia, Letho afferra Galgith e tutti quanti escono dalla galleria in direzione dell’accampamento misterioso. Galgith prova a identificare la compagnia mercenaria, ma il suo mal di testa gli rende la vita parecchio difficile.

“Chi siete, cosa volete, una moneta d’oro!”

Il gruppo prende la direzione indicata dal soldato meccanizzato, finendo in una cavità ampia e ben strutturata. Al suo interno una voce invisibile intima loro di identificarsi, e Letho risponde che sono stati inviati qui dai soldati.

Subito dopo, un soldato con un’armatura molto simile a quella degli altri combattenti compare davanti a loro come per magia (o tecnologia?), e apre loro le porte all’accampamento celato dei mercenari.

Ad accogliere il party vi è un dottore nano ricoperto di sangue e molto indaffarato. Letho intima al dottore di prendere Miles, che concorde col chierico lo porta immediatamente nella sala operatoria improvvisata.

“E fu sera e fu mattina…”

Boris, ancora sull’attenti per il suo incontro con lo Jaconos, decide che è ora di riposare le sue vecchie membra.

Con una bellissima onomatopea al sapore di rutto, Matt annuncia l’alba del nuovo giorno, e Boris trova la piacevole quanto rumorosa presenza di Sorella Lynna ad accoglierlo in tenda col suo tè mattiniero.

Boris invita l’accolita a fare colazione col nano, cosa che la rende estremamente euforica. La capacità della ragazza di bere il tè bollente senza battere ciglio è l’ennesimo indizio della sua incredibile abilità come sicario.

Dissapori tra la Chiesa

I Sole Nascente hanno già smontato il smontabile dell’accampamento, lasciando unicamente allestite solo le strutture di primaria necessità. Boris nota l’Arconte Coyls dare ordini ai suoi paladini, e vi si avvicina per parlarci.

Il nano riesce molto furbescamente a instillare il dubbio che siano stati gli Alchimisti mancanti (e morti), da sempre in netto contrasto coi Paladini, ad aver innescato il crollo della rocca per dei motivi sconosciuti.

Coyls sembra cascarci, e incarica ai suoi uomini di controllare se ci siano degli esplosivi mancanti. Il nano cronistorico, soddisfatto della zizzania seminata, va nei boschi a recuperare gli altri due scapestrati.

Dolci e Caldi risvegli pt.2

Dopo un’attenta ricerca nei boschi, Boris trova i suoi due compagni addormentati sotto ad un albero, teneramente abbracciati.

I due si svegliano, senza però che Rendar si accorga di Alastor attaccato alla sua vita. Il mezz’orco dà un bacetto di buongiorno al mezz’elfo, che rimane impietrito.

Nel mentre, Alastor fa un ottimo utilizzo del cantrip Riparare per ripristinare il tessuto del suo giubbotto di pelle e eliminare i graffi sull’armatura di Boris.

“Nei precedenti episodi…”

Matt approfitta del momento di quiete per rinfrescare la memoria al trio (e agli spettatori) riguardo la scorsa nottata: dopo lo scontro con l’Alchimista Serse e i suoi apprendisti, il gruppo è partito a inseguire l’Alchimista Zenia, scappata nella stanza del cristallo.

In questa vi erano altri quattro soggetti: un umano della Vox Draconys piuttosto malmesso, mezzo putrescente e con un marchio tipico degli schiavi della Velkor, un’orchessa e una donna serpente in possesso di tecnologie sempre della Velkor e un altro umanoide, forse una donna, non ben precisata.

E mo che se fa?

Boris non può fare a meno di enunciare i propri dubbi riguardo gli ultimi eventi: negli ultimi due secoli ha sempre sentito parlare del complotto degli Indaco, gli Adoratori del Cristallo, ma non aveva mai trovato prove concrete.

Con l’arrivo improvviso di Rendar, invece, ecco spuntare degli agenti di questa misteriosa organizzazione, tra l’altro già inseriti nella Chiesa. Il mezz’elfo rispetta il sospetto del nano, ma lo rassicura che neanche lui ha ben chiara l’intera faccenda.

Dopo una discussione, il gruppo decide di proseguire con le indagini sugli Indaco e sugli Alchimisti. La città di Iulia sembra la meta più papabile per iniziare, ma Rendar comunica nel suo vecchio gruppo vi è anche un membro della Chiesa, cosa che fa insospettire un sacco Boris.

Benvenuti ai Nihil

La guardia, dopo aver rivelato la presenza di numerosi altri commilitoni informa il party che sono nell’accampamento dei Nihil.

Letho vuole ottenere più informazioni e domanda al loro nuovo “alleato” se essi provengano da Velkor. Questi risponde che dipende da membro a membro, e che lui ad esempio proviene da Crinale delle Rocche, la stessa regione del chierico.

I Nihil non sembrano essere sul libro paga del sindaco di Fatumastra, ma sono nelle miniere per un’operazione interna.

L’allegro chirurgo pt.2

Letho va nella tenda del dottore per verificare le condizioni di Miles. Il nano è molto concentrato nell’operazione, ma sembra altrettanto competente.

Nonostante ciò, i tiri di Matt non sembrano esser stati molto alti, e infatti l’operazione è lunga e stressante per il vicesceriffo. Tra fiotti di sangue e diagnosi sbagliate, alla fine il dottore si gioca il tutto per tutto e apre la spalla di Miles.

Doc estrae una sorta di ragno, che mette subito in una boccetta di acido. Dopodiché ricuce Miles, salvandogli la vita.

“Aspetta, ma non era un Warlock?”

Nel frattempo, il corpo umano di Galgith è ancora sottoshock dal risveglio. Oltre a ciò, l’elfo confida a Shiran di sentirsi tremendamente in colpa perché non è stato in grado di difendere i suoi compagni dall’attacco di Anita.

Shiran, mossa dal dolore del compagno, decide di lenire il suo dolore con un Canto di Riposo, un’esibizione bardica per curare Punti Ferita aggiuntivi durante un riposo breve.

La melodia di Shiran, imparata dalla nonna che cantava per alleviare i brutti momenti del branco, è focalizzata sul ridare speranza a chiunque la ascolti. Tutti i presenti (e noi a casa) rimangono estasiati dal canto.

Seguite Luxastra ogni giovedì, alle 17 sul canale YouTube di Inntale. Per i più avventurosi ci sono anche le live pre e post show, rispettivamente alle 16 e alle 18 sul canale Twitch di Inntale . E ricordate: Credendo Vides.

This post was published on 25 Settembre 2020 18:15

Riccardo Liberati

Classe 1997, cresciuto immerso dai libri, cartoni e videogiochi, ho sempre desiderato e provato fin dalla tenera età a creare storie fantasiose che rendessero un po' più brillante la mia vita monotona. Ho trascorso l'infanzia in solitaria, giocando a quanti più titoli possibili, spaziando dai vecchi J-RPG di Square Enix fino ai più violenti sparatutto su PC, non disdegnando nel frattempo RTS, platform e giochi di corse automobilistiche. Alle superiori riesco finalmente ad aprirmi e a trovare dei compagni con i miei stessi gusti e sogni, e capisco che non amo tanto i videogiochi, quanto la cultura ed i messaggi dietro di essi, gli stessi che ho sempre trovato nei libri, film e qualsiasi altro tipo di medium artistico. Inizio a lottare per questo concetto scrivendo all'impazzata ed accrescendo la mia cultura ancor di più, sia attraverso la scuola che attraverso gli incontri e le persone d'ogni giorno. Questo bel sogno finisce con l'arrivo all'università, periodo peggio di qualsiasi film horror che abbia mai visto e che mi costringe a mollare tutto e rifugiarmi nella mia Fortezza della Solitudine per tre anni, perdendo interesse e linfa vitale per qualsiasi cosa. Nel frattempo ho lavorato in numerosi settori, dall'aiuto vendita al libraio al tutor privato, e nel 2018 inizio a scrivere per Player.it, il mio primo incarico ufficiale come giornalista videoludico e che mi ha formato moltissimo sia nell'ambito dei videogiochi che in quello della scrittura basilare. Oggi ho ripreso a studiare grazie alla scelta repentina ed irrazionale di iscrivermi alla Scuola Holden di Torino, luogo da cui vi scrivo, abbandonando casa per la prima volta ed il luogo natale di ogni mio piccolo successo e grande fallimento. La mia speranza? Quella di poter riuscire a trovare una strada ben delineata, facendo quello che mi piace fare senza dovermi sottomettere a nessuno

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