Diciamolo, a volte bisogna far venire un infarto al Paladino Legale-Buono del party, perché si avvicina Halloween e poi siamo qui per depredare dungeon pieni di non-morti e sterminare / sedurre / antichi draghi, non per salvare gattini sugli alberi e aiutare vecchiette ad attraversare la strada: per questo ci sono sempre i Vigili del Fuoco e i Boy Scout, dannazione!
Si apra il sipario, si abbassino le luci, ed entri in scena Corpus Malicious – The Codex of Evil! Il titolo, già piuttosto ominous di per sé, ci fa inquadrare immediatamente il tema principale di questo modulo d’ambientazione per Dungeons & Dragons 5E firmato da Dream Realm Storytellers: il marcio che gli avventurieri più potenti di solito vanno a stanare, il pericolo da cui quelli meno esperti sono costretti a fuggire, il lato oscuro, il verme che rode le radici dell’albero cosm-ok, ci siamo capiti.
Parliamo, in sostanza, di un’ambientazione per campagne malvagie, oppure un utile strumento per il DM che cerca un degno avversario per un party buono, supportato da un sistema di culti e affini.
Questo manuale ci elargisce circa 400 pagine a colori, finemente illustrate, che ci permettono di tuffarci nella metà oscura nella dicotomia bianco – nero che, spesso, caratterizza le ambientazioni per D&D. Se a volte, purtroppo, il malvagio è visto come un pazzo o al più come un cattivo in quanto tale, stavolta Corpus Malicious ci lascerà esplorare il ventre molle dei villain, le loro ambizioni, le loro aspirazioni e soprattutto le ragioni che li spingono ad agire in un certo modo.
Ragioni che, dopo un po’, potrebbero iniziare a diventare condivisibili o quantomeno comprensibili. Occhio: la Dream Realm Storytellers vuole corromperci con il Lato Oscuro! *gasp*
In realtà quel che troviamo nel manuale sono dozzine di nuove opzioni per la creazione dei personaggi: nuovi archetipi e sotto-classi, nuove razze, nuovi background, un centinaio di incantesimi e rituali, ma anche una pletora di mostri, creature, culti e villain per aiutare i DM a mettere su una campagna buona più tradizionale, oltre a una cinquantina di oggetti magici che farebbero gola anche a Morgoth. Per dire.
No, non vogliamo fare gli edgy: semplicemente in Corpus Malicious trovate un sacco di roba nuova per i PG, tra cui circa 35 archetipi, come ad esempio il Templare Oscuro che, a differenza del Paladino Oathbreaker, parte già con intenti malvagi e cuore oscuro, oppure come la mia preferita: un Warlock che domina diavoli e demoni, invece di sottomettersi a un Patrono.
Ricordate tutti Ammon Jerro di Neverwinter Nights 2, vero? No?! Correte a (ri-)giocarlo, march! Io vi aspetto qua.
Magari quando saranno concluse le campagne che sto giocando / masterando attualmente. Ma chi voglio prendere in giro? Sigh.
Un manuale d’ambientazione senza spell e una ricca sezione legata agli artefatti agli oggetti magici, francamente, mi farebbe venire un accenno d’orticaria. Non è il caso di Corpus Malicious, che offre un centinaio di nuovi incantesimi e rituali più tematizzati verso il lato oscuro, e una corposa selezione di circa cinquanta oggetti magici. Yum yum.
Passiamo alla parte relativa all’ambientazione vera e propria, cioè agli aspetti geografici e sociali del mondo immaginato da Dream Realm Storytellers.
Nel manuale principale i Dungeon Master troveranno una serie di eccentrici e misteriosi culti malvagi, ciascuno con dei propri obiettivi, un’agenda più o meno nota a tutti gli iniziati e una riservata alle alte sfere, dei propri requisiti d’ingresso e metodi d’iniziazione; i culti, inoltre, potranno avere relazioni con altri culti affini, in un intreccio che può adattarsi a qualunque campagna e avventura.
Scopriremo anche che un semplice villain da manuale, come ad esempio un capotribù orco, può celare segreti molto più oscuri del semplice saccheggio: Corpus Malicious non soltanto introduce una pletora di mostri e creature, ma dona a quelli già esistenti una tridimensionalità che, magari, a volte può sfuggire ai giocatori e ai master alle prime armi.
Dai demoni ai diavoli, dai non-morti agli abomini: il manuale contiene un sacco di stat block e illustrazioni per questo tipo di creature, ma non mancano gli orrori e le entità provenienti dalle leggende popolari e dai miti di tutto il mondo (il nostro), il tutto corredato da descrizioni, lore e spunti per inserire questi mostri nelle nostre campagne.
«Non troverai mai un covo di feccia e di malvagità peggiore di questo posto.»
Si tratta di una città cosmopolita ma intrinsecamente malvagia, governata da un’altrettanto oscura entità primordiale dal suo profeta. Interi quartieri che traboccano di furfanti, assassini, incantatori rinnegati e quant’altro. Li sfideremo, faremo affari con loro o ci uniremo a questo wretched hive of scum and villainy?
Se ci lasceremo sedurre dal Male, entreranno in gioco le Rules of Degeneration: un set di regole che prevede una sorta di maledizione, un mutamento che accompagna gli estremi degli allineamenti malvagi. Un po’ come un rivelato Palpatine, chi si addentra nei meandri dell’oscurità può averne il corpo e la mente deformati per sempre, così da riflettere la deformità che ora alberga nella loro anima corrotta.
Ad esempio più ci si avvicina alla Negromanzia e alla morte innaturale, più si intrecciano le proprie vicende con quelle delle creature mostruose e demoniache o diaboliche dell’ambientazione, più ne riceveremo i favori ma anche le maledizioni correlate.
Più sbirceremo dietro il velo che cela i Piani e soprattutto il Far Realm, inoltre, più rischieremo di svelarne davvero i segreti, perdendo al contempo la nostra fragile sanità mentale. Lovecraft intensifies.
In queste Rules of Degeneration è contenuto anche un set di regole che riguarda il Vampirismo e la Licantropia, ma non ci si fa mancare un capitolo relativo ai sacrifici e al commercio di anime con i Piani Inferiori. Sì, avete letto bene: i PG potranno diventare Vampiri o Licantropi, o ricorrere al buon vecchio Diavolo del Crocevia, incontrando il caro Crowley di Supernatural sulle note del blues di Robert Johnson.
Non solo mostri ma anche economia e libero mercato, insomma. Non ci si fa mancare nulla!
La campagna su Kickstarter è iniziata da poco, ma sono già stati raccolti oltre 15.000 dollari su un obiettivo di poco più di 9.000, e mancano ancora 27 giorni alla chiusura.
Il manuale d’ambientazione è acquistabile a 50 dollari (circa 45 euro) più spese di spedizione, mentre potremo portarci a casa manuale più Mindabar alla somma di 68 dollari (una sessantina di euro) più spedizione. La Collector’s Edition, inoltre, avrà una pregevole copertina di pelle, rigorosamente sintetica come tengono a precisare gli autori.
Tutto il progetto, come già accennato, nasce dalla Dream Realm Storytellers, cioè dagli stessi di Svilland, un altro manuale di cui vi parleremo nei prossimi giorni:
Il manuale e gli eventuali add-on verranno consegnati a un anno dal termine della campagna, cioè -si spera- in tempo per Halloween 2020. Nel frattempo torneremo alla ricerca di altri manuali d’ambientazione e avventura per Dungeons & Dragons 5E e di altri giochi di ruolo tabletop, da proporre in anteprima a voi cari, affezionati e malvagi lettori.
>>Leggi anche: la nostra recensione di Journey to Ragnarok (D&D 5E)<<
This post was published on 19 Ottobre 2019 16:30
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