Appena tornato da un Larp di 3 giorni è difficile pensare coerentemente e scrivere un intero articolo (si capisce che questi articoli li scrivo con un certo margine di anticipo?), e ancora una volta qui dietro la tastiera sento quel “ma molti altri lo hanno già detto e anche molto meglio” che continua a perseguitarmi.
Soprattutto perché ogni volta che vado a fare da staff in un Larp (qui ci sono anche io, secondo cavaliere da destra) mi ritrovo in un ambiente in cui sono ancora nuovo, circondato da giganti, come anche nella scrittura di questi articoli, e per entrambi sento il peso dell’inadeguatezza.
La stessa sensazione che ho provato iniziando a giocare di ruolo, quindi oggi vi parlerò di come sconfiggere queste paure e andare avanti.
Avete mai provato a essere geniali? Insomma, vi siete trovati in situazioni in cui avete messo tutti voi stessi per essere assolutamente brillanti, sforzandovi oltre ogni limite per fare una bella figura?
Cercare di essere geniali non funziona.
Nella maggior parte dei casi ci si riesce, ma è sempre molto facile capire quando qualcuno si sta sforzando. Le volte poi in cui non ci riuscirete sarà anche peggio, perché oltretutto non avrete neanche fatto un buon lavoro. Vi dirò di più: molte volte le persone trovano odioso chi cerca in ogni modo di essere “brillanti”, finendo per esser percepito come noioso o altezzoso.
Nel loro libro Maximum Performance, Laurance Moorhouse e Leonard Gross hanno intervistato atleti che vantano record mondiali e nessuno di questi atleti lo ha fatto cercando di essere “bravo”. Quando intervistati spesso rispondevano:
Non mi sono sentito eccezionale quel giorno… Non ricordo nessun momento in particolare durante l’evento. È sembrato tutto così semplice. Alla fine è stato il modo con cui la folla esultava a dirmi che avevo fatto qualcosa di eccezionale, nonostante questo avevo la sensazione che se avessi provato anche solo un poco di più avrei fatto molto meglio.
Se cerchi di scalare la vetta del successo non vediamo il successo: vediamo che cerchi di avere successo.
Cercare di essere geniali non funziona, dunque siate mediocri.
La mediocrità è un concetto relativo: ognuno ha esperienze e standard differenti per cosa significa essere mediocri. Se voi semplicemente siete voi stessi e smettete di cercare di essere geniali allora 9 volte su 10 finirete per esserlo senza pregio o infamia, ma quella singola volta su 10 quello che per voi può essere mediocre potrebbe non esserlo per gli altri.
Quando scrivo questi articoli non cerco di essere geniale o scrivere qualcosa che nessuno ha mai scritto prima: sarebbe assurdo e assolutamente non sarebbe un “mio” articolo. Piuttosto cerco di scrivere di quello che conosco, quello che ormai do per scontato e che molta gente forse non conosce, e non mi importa se la metà di quelli che li leggono conoscono già l’argomento e l’altra metà è già al passo successivo.
Ogni tanto ci sarà qualcuno che leggendo questo articolo penserà: “questo è interessante“, ed è quello che deve contare.
Siate noiosi, prevedibili, lasciatevi trascinare dal gioco
Smettete di trattare il gioco di ruolo come un lavoro: quasi tutti i Dungeon Master lo fanno e questa cosa è veramente controproducente. Come giocatori è anche peggio; tantissime volte ho sentito parlare di personaggi di D&D 3.5 o 5e come se si trattasse di meeting aziendali, o addirittura svolgere combattimenti calcolando le chance dei tiri per colpire.
Lasciatevi alle spalle i numeri, lasciatevi alle spalle le certezze, le piccole sicurezze e gettatevi nella mischia senza sapere cosa accadrà. Cercate di smettere di farvi dei film in testa su come andrà la scena, come deve essere usato il vostro background, come si dovrà risolvere un dungeon, come si “vince”.
Quando vi create delle aspettative allora sarete delusi quando non si avvereranno e, anche se poi la situazione non si rivelerà malaccio, per voi l’esito sarà comunque negativo. Non appena inizierete a vivere il momento, a farvi trascinare dalla storia, a mettere dell’improvvisazione all’interno delle scene, allora sarà come tornare la prima volta in cui avete giocato di ruolo.
Come ho già detto, la mediocrità è un concetto relativo. L’esperienza, la pratica, la competenza non sono da confondere con la mediocrità; un atleta olimpico ha raggiunto questa vetta con il duro allenamento, e svetta dalla cima della propria fatica passata.
Se volete essere veramente geniali siate mediocri ma allenatevi, superate i vostri limiti un poco per volta, e il limite di quello che per voi è mediocre sarà sempre un poco più in alto di prima.
Affrontate ogni cosa che vi capiti davanti come una prova per migliorare, sia come Dungeon Master sia come giocatore. Un poco per volta diventerete insuperabili.
Questi sono spunti per migliorare e raggiungere i giganti. Non lasciatevi intimidire dai migliori o dalla distanza che vi separa: loro sono i migliori perché non hanno ancora conosciuto voi.
Da sempre questa è la mia filosofia, non perdo mai occasione di buttarmi a capofitto in sfide sempre maggiori (come ora quella di scrivere un articolo a settimana). Spero che questa diventi anche la vostra filosofia e che questi articoli siano un buon trampolino.
Andate oltre. Leggete tutto quello che trovate e approfondite ogni argomento. Diventate esperti. Fate sì che la vostra mediocrità sia per altri genio.
This post was published on 3 Ottobre 2019 18:30
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