Fin da quando lessi per la prima volta Starman Jones, classico romanzo di fantascienza del grande scrittore Robert A. Heinlein, ho avuto una certa propensione per questo genere. Nonostante questa mia passione ho iniziato, come molti, a giocare di ruolo con D&D. Per molto tempo ho avuto difficoltà a trovare un equivalente fantascientifico da poter sfruttare per creare delle vere sessioni a tema stallare. Dopo aver scartato i più consigliati, i più ovvi e anche qualche perla introvabile mi sono arreso e sono semplicemente passato oltre.
Per puro caso recentemente è stato portato a termine con successo il Kickstarter della Revised Edition di Stars Without Number; gioco scritto da Kevin Crawford e pubblicato nella sua versione originale dalla Mongoose Publishing. Casa che ha fatto uscire anche un altro grande classico del genere di nome Travelers. La versione attuale pubblicata da [S]ine [N]omine, è saltata subito alla cima dei titoli caldi e dei titoli più venduti sulla piattaforma Drivethrurpg e vi sta rimanendo da molto tempo.
Incuriosito dal titolo già letto nella sua versione originale e incentivato dallo sconto che pendeva in quel momento ho subito acquistato il manuale e ho iniziato a leggerlo avidamente!
Stars Without Number (SWN) probabilmente è il titolo più azzeccato per tutti coloro che come me hanno sempre voluto portare i loro avventurieri tra le stelle. Sfrutta meccaniche semplici e facili da imparare mantenendo il lo stesso stile pieno di azione di D&D. I tanti strumenti che mette a disposizione sono più che sufficienti per ricreare le storie classiche o contemporanee che avete potuto leggere su Urania o in generale nell’ambito della letteratura di fantascienza.
Ogni personaggio possiede 6 statistiche; le classiche Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma.
Durante la creazione si può scegliere se distribuire un set di valori prefissati o lanciare 3d6 per i più temerari.
Al contrario del classico D20 System le statistiche non hanno il medesimo modificatore in base al valore della statistica ma ha una curva di forza molto più leggera; con la possibilità di avere valori normalmente molto bassi come un 3 o un 7 si ha un modificatore rispettivamente di -2 e -1 ai test. Allo stesso modo un 18 conta come un +2.
Dopo di che c’è la scelta del background che in questo gioco ha una notevole importanza e quando un giocatore vuole fare un ex soldato, allora il suo backgroundi gli fornirà gli strumenti unici e adatti per interpretare tale ruolo.
Questo perché definisce a quali abilità si ha accesso nell’immediata creazione del personaggio; non temete anche le abilità sono semplificate come il sistema e vanno da -1 (nel caso non si possieda l’abilità), 0 se la si possiede senza gradi e 4 se si raggiunge il massimo.
I più attenti ed esperti di voi si staranno già facendo qualche domanda a questo punto. Ebbene dovete sapere che questo gioco si differisce notevolmente da D&D nella sua veste classica per semplificare notevolmente la risoluzione delle situazioni. Nel caso di test di abilità al posto del classico d20 + Bonus/Malus si utilizzano invece 2d6 + Bonus/Malus. Anche le abilità sono semplificate. Questo perchè le difficoltà vanno da un semplice 6 a un impossibile 14. Il sistema così tiene conto di numerose variabili ma evita calcoli complessi a causa di numeri troppo elevati o diversi.
Funzionamento invece solito per il combattimento in cui viene ancora usato il caro d20 contrapposto alla Classe Armatura del nemico.
Dopo tutto c’è c’è la possibilità di scegliere tra 4 differenti classi: Esperto, Psionico, Guerriero o Avventuriero.
Se temete di ritrovarvi dunque con personaggi monotoni o troppo simili allora vi farò ricredere!
Sempre durante la creazione del personaggio ogni personaggio sceglie un Focus. Si tratta di una specializzazione addizionale in un particolare campo.
In questo modo anche un gruppo formato da una sola classe può vantare membri diversi gli uni dagli altri.
Il sistema è poi ovviamente completo di tutti gli elementi classici del genere e presenta regole apposite per la gestione di ognuno di essi. Dalle pistole laser agli strumenti per l’Hacking. Astronavi di ogni taglia, forma e scopo, culture aliene più o meno particolari con tutte le possibili permutazioni e in fine mondi nuovi, pregenerati o che riprendono alcuni mondi classici di alcune ambientazioni.
Nel caso non trovaste quello che volete, allora potrete crearlo grazie alle pratiche guide e numerose opzioni proposte per personalizzare ogni parte del mondo di gioco, dal più piccolo dettaglio alla più macroscopica trama.
Stars Without Numbers è un titolo inglese pieno di potenziale ed è veramente il gioco adatto per quando ci si è stufati di poter salvare solo un misero pianeta.
Quando volete portare la vostra trama oltre quella sottile barriera di ossigeno, quando volete impugnare una fighissima spada laser al posto della spada lunga o una pistola laser al porto della balestra; allora questo gioco certamente rientrerà nelle vostre corde.
Soprattutto se, come me, adorate questo genere.
This post was published on 17 Marzo 2018 10:54
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