Oggi si parla di Ispirazione e di Setting (ambientazioni o mondi… come preferite chiamarli). Perché le storie si fondano su molti elementi, e il mondo in cui sono ambientate è forse uno dei più efficaci per caratterizzarle. Oggi vi parlerò di Destiny (il videogioco), e chi mi conosce sa quanto tempo perdo giocandoci sopra per togliere lo stress, soprattutto prima di Lucca ovviamente.
Sfrutterò l’arrivo della nuova espansione, e il fatto che questo gioco stia diventando GRATUITO, per parlarne e spiegarvi come abbia cambiato il mio modo di immaginare mondi.
Ci sono 3 elementi che uso per analizzare o creare un mondo: il Coinvolgimento, la Profondità e lo Stendardo (Conflitto). Ognuno misura una propria gamma di possibili spunti che possiamo o non possiamo avere. Un Setting idealmente perfetto soddisfa tutti questi elementi al loro massimale, ma senza risultare inutilmente caotico.
Ebbene, io sono assolutamente certo che Destiny riesca a soddisfare pienamente questi criteri.
Il coinvolgimento è il parametro che indica quanto i giocatori sono partecipi della costruzione del mondo attorno a loro.
Molti di voi staranno certamente pensando a come sia complesso inserire il parere dei vostri giocatori all’interno del vostro mondo. “Se voglio creare il mio mondo non posso certamente lasciare che i giocatori sappiano tutti i segreti al suo interno, Guido!“, direte.
Eh, dovete sapere che anche io ho passato un lungo periodo a “mettere la storia sotto i sassi”, come dice un mio amico: truci ambientazioni dark fantasy dove “solo il più forte sopravvive”, e dove la magia è malvista ma alla fine se non la usi sei veramente un nessuno.
Solo che queste ambientazioni diventano ermetiche, a prova di interazione e le uniche cose che di solito ne nascono sono caos e distruzione (del mondo). Analizzerò maggiormente questo tema nel capitolo sulla profondità, ma per adesso seguite un attimo il mio discorso: se noi non diamo la possibilità ai giocatori di essere partecipi nel mondo, allora come possiamo aspettarci che quando ci entreranno non saranno dei pesci fuor d’acqua?
La nostra storia inizia settecento anni da ora, nell’Ultima Città sulla Terra, in un sistema solare ricoperto dalle rovine dell’Età dell’Oro.
Destiny ha una grande storia che si estende nel tempo e nello spazio, con personaggi che si avvicendano, vari gradi di complessità e tanto, tantissimo spazio da poter riempire. Veri e propri buchi senza spiegazioni, che creano terreno fertile per incredibili speculazioni e per inserire la storia del proprio personaggio.
Perché se sono passati secoli il Cosmodromo ci sembra così vicino al nostro tempo? Oppure… chi era il mio personaggio prima di essere risvegliato? E ancora… cosa è successo durante il Crollo?
Posso dunque posso dire che la civiltà umana si è sviluppata prevalentemente sugli altri pianeti vicino al Viaggiatore e lontano dagli Old-Gov, che il mio personaggio fosse membro dell’esercito unito europeo, e che sia morto per difendere la muraglia russa durante l’esodo verso le stelle prima della partenza delle cosmo-arcologie?
Sì, perché è bene capire che questo è totalmente ininfluente su quanto forti sono le mie armi e quindi il gioco ti lascia completa libertà sul creare un’identità e delle teorie sul mondo, cosa molto importante in un GdR invece.
Volete coinvolgere i giocatori nella creazione del mondo? Fate loro domande e costruite sulle loro risposte. Scoprite cosa vogliono fare e create il mondo per renderlo possibile. Un esempio molto pratico: se un giocatore vuole fare un Druido allora create con lui come sono i druidi del vostro mondo.
Se proprio vi sembra alieno e difficile allora provate a usare dei giochi appositi: Microscope (in uscita italiana a Lucca Comics 2019, edito da SpaceOrange42) e Dawn of Worlds (gratuito, online in inglese) sono i miei preferiti.
La Profondità
La profondità è il parametro che indica quanto materiale abbiamo da cui prendere spunto per costruire e/o improvvisare il mondo attorno ai personaggi.
“Mettere la storia sotto i sassi” è una piccola citazione a un mio amico master e Youtuber. Ha costruito un gigantesco e incredibile mondo pieno di storie dalle sue passate campagne e, a suo dire, alzando un sasso è possibile trovare traccia eventi passati, rovine perdute o leggende dimenticate.
Questo è ciò che possiamo definire essere la Profondità, insomma si tratta di tutti quegli elementi da cui possiamo prendere spunto in ogni momento. I giocatori stanno passando per questo paese? Un conto è costruirlo sul momento e un altro è averci fatto una sessione investigativa due mesi prima, con un personaggio che ha deciso di rimanere per sposare la bella contadina e per proteggere la comunità dal possibile ritorno dell’ultimo lupo mannaro sopravvissuto.
Abbiamo praticamente l’avventura già scritta. Diciamo però che serve equilibrio perché, vi ripeto, la profondità non è tutto.
Un’enorme e misteriosa nave aliena si trova in orbita come una seconda luna. Nessuno sa da dove provenga o perché sia qui, ciò nonostante è il nostro unico protettore.
In quanto profondità Destiny è maestro nel raccontare storie incredibili e nasconderle in piena vista. Vi giuro che il mio personaggio preferito è Wei Ning (personaggio femminile, sottolineo); un frammento della sua storia è presente nella descrizione del Lanciagranate “Leone Ruggente” che riporta una sua citazione: “L’ho soprannominato Zhang Fei. Colpisce forte quasi quanto me”.
Basta leggerne per capire quanto quest’arma sia speciale, nata com’è dalla rabbia dell’invidia, dal dolore della perdita e dall’amore che Wei Ning provava per Eriana-3.
Il difficile sta nel trovare un equilibrio. Non è realmente produttivo creare decine e decine di pagine di materiale se questo non può essere adattato alla situazione in cui vi trovate; segnate delle idee e non dei fatti, poi quelle idee usatele durante il gioco. Per alcuni può trattarsi di qualche frase, un paio di note o anche solo farsi in testa qualche scena d’effetto da proporre.
Non sentitevi scoraggiati se non avete ancora trovato il vostro stile, e perseverate nell’arricchire il mondo di idee. Prendere appunti è un ottimo modo per rendere eterno il vostro mondo e non serve farlo durante la sessione, ma è spesso bene segnarsi tutte le parti improvvisate prima che vengano perse.
Lo Stendardo è il parametro che identifica la coerenza nello scopo e nella motivazione dei personaggio in relazione al Mondo.
Qualche anno fa, quando ancora giocavo solo a D&D 4.0 (nessuno vi ha dato il permesso di smettere di leggere!) e forse anche prima, quando ero un assiduo giocatore di GdR by forum (ora potete smettere di leggere), dopo un po’ di tempo in quel calderone finivo spesso nello staff di GdR nascenti, e da li ho accumulato le mie prime esperienze.
Una di queste era lo Stendardo. Lo stendardo identifica una fazione comune ai personaggi, che definisce una chiara direzione nella storia.
Per esempio: I cacciatori di lupi mannari cacciano lupi mannari. Nulla di più semplice. In realtà il concetto della stendardo nasconde in sé qualcosa di ben più complesso e che lo rende efficace, in altre parole identifica il conflitto. Se ci sono dei cacciatori di lupi mannari allora deve essere presente un conflitto tra cacciatori e mannari; questo è già sufficiente a far partire una trama e tutti gli spunti derivanti.
Misteriose forze aliene si annidano attorno a noi, provenienti dai confini dell’universo, determinate a conquistare la Terra e l’Ultima Città. Noi siamo giovani Cavalieri incaricati di difendere l’umanità, scoprire la provenienza di questi esseri e – forse un giorno – sconfiggerli.
Dunque, in Destiny mi sembra ci sia uno stendardo anche abbastanza facile: siamo guardiani e combattiamo l’oscurità con la luce. Molto lineare mi sembra ma.. oh, c’è molto di più!
Clan? Stemmi? Emblemi? Sono decine e decine. Volete caratterizzare il vostro personaggio? Gli emblemi sono un fattore estetico in Destiny ma in un GdR sono l’equivalente di un bandiera, e ognuno simboleggia l’abilità del personaggio o la sua propensione verso una specifica attività; che essa sia sterminare corrotti o altri guardiani non importa.
I Clan poi sono la trasposizione dei gruppi di avventurieri in Destiny, addirittura sono spesso creati per specifiche attività come i Raid.
Quando create un mondo cercate di definire uno stendardo da assegnare ai personaggi: questo elemento contraddistinguerà il conflitto (o uno dei conflitti) attorno al quale immaginare trame, eventi e storie.
Può trattarsi di una fazione, una famiglia, un’organizzazione o simili come anche può essere l’insieme dei “sopravvissuti” o dei “prescelti”. In ogni caso, una volta definito lo stendardo, vi verrà più facile pensare contro cosa sventola e creare così “conflitto”.
Creare un mondo non è facile, e questo articolo ha scalfito a malapena la superficie di questo argomento. In futuro magari mi equipaggerò di una Trivella di Pabodie e scaverò più approfonditamente; fino a quel giorno vi lascio con un’ultima nota: se non avete idee originali non preoccupatevi, molto spesso per creare qualcosa di interessante basta pensare a qualcosa di molto banale e aggiungere un Twist.
Bene, detto questo ci rivediamo al prossimo articolo. Per favore bombardatemi di idee o richieste riguardo ai prossimi temi da trattare.
P.S.: Smettete di creare ambientazioni dark, vi supplico. Aiutano soltanto a riconfermare lo stereotipo legato al Salvare il mondo.
This post was published on 19 Settembre 2019 18:30
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