Shepard (PG): «Salve, uhm, vorrei quel Black Widow +3 che è in vetrina.»
NPC: «Certo, Comandante. Sono 5.000 crediti. Ritira qui o glielo faccio consegnare sulla Normandy?»
Shepard (PG): «[Gasp] Non si potrebbe avere uno sconto?»
Galaxy Master: «Dai, ma li hai! Vabbè’, fammi un tiro Persuasione.»
Shepard (giocatore): «18 più 9… 26. No, 27!»
Galaxy Master: «Hm. Ok. 3000 crediti. Però il venditore ti chiede di sponsorizzare il negozio.»
Shepard (PG): «Sono il Comandante Shepard, e questo è il mio negozio preferito della Cittadella!»
Garrus (PG e giocatore): [Facepalm imbarazzato]
È il sogno bagnato di un giocatore di ruolo afflitto dalla nostalgia per un Mass Effect come si deve?
No, cari figli delle stelle della Via Lattea (e non dell’altra galassia di cui non parliamo spesso): quando due web developer, due dungeon master, un bibliotecario (?) e due appassionati di Mass Effect si guardano allo specchio e realizzano che in realtà sono soltanto in due, Luke e Hugh, ecco che si gettano le basi per far nascere una perla come Mass Effect 5E.
Un po’ come accade per i diamanti, con le giuste condizioni due elementi apparentemente slegati tra loro, cioè la saga di Mass Effect e Dungeons & Dragons 5E, possono fondersi e formare qualcosa di meraviglioso e altamente ricercato. Solo che, a differenza dei diamanti, Mass Effect 5E è completamente gratuito.
No, nella redazione di Player.it non sta girando dell’ottima Sabbia Rossa: quella la lasciamo al biotic god Niftu Cal, lode al suo nome.
La verità è che i suddetti Luke Aeschleman e Hugh Thompson, insieme a un team di cinque Pro Contributors e a una discreta armata di Contributors, avrebbero potuto limitarsi a scrivere due regolette per avere le armi pew pew e le navi spaziali in una normale ambientazione di D&D.
Invece i nostri eroi sono di allineamento Neutrale – Buono: per il Greater Good hanno sovvertito le regole, si sono rimboccati le maniche e hanno creato un regolamento homebrew che, oltre a proporre un’ambientazione fantasy reskinnata a tema Mass Effect, offre un sacco di regole nuove o modificate ad arte, per far funzionare l’ambientazione al meglio delle possibilità che questa quinta edizione ci concede.
La sezione dedicata al regolamento ci guida in ogni aspetto del gioco, proprio come farebbe il Manuale del Giocatore (PHB): dalla creazione del personaggio fino alle Missioni, al Combattimento e alla gestione delle Finanze, e ai consigli per interpretare le lingue aliene in un universo in cui i traduttori simultanei sono più diffusi dei nostri smartphone.
Le classi sono quelle dell’Adepto, dell’Ingegnere, dell’Infiltratore, della Sentinella, del Soldato e dell’Avanguardia, mentre le razze giocabili includono Umani, Geth, Asari, Turian, Krogan, Quarian, Salarian, Prothean e le altre classiche della prima trilogia di Mass Effect, con l’aggiunta degli Angara di Andromeda.
Nel bestiario possiamo trovare membri delle varie fazioni dei primi tre capitoli di Mass Effect: Cerberus, Collectors e Reaper, ad esempio, ma anche Geth, Eclipse, N7 e Thorian, tanto per citarne alcuni. Passando ad Andromeda vedo anche dei Kett Chosen, prevedibilmente Legali – Malvagi, mentre non sembrano esserci creature o costrutti Remnant. Hmm.
Fra le novità che Mass Effect 5E offre ai giocatori, vanno sottolineate le circa ottanta tra nuove spell e poteri, Biotic – Tech – Combat, oltre a qualche nuovo background e a una quindicina di nuovi talenti, dal Cranial Bruiser dei Krogan (capocciate aggratis) allo Squad Leader tipico del beneamato Shepard.
La sezione relativa agli Equipaggiamenti, ovviamente, include una valanga di armi fantascientifiche e armature futuristiche, oltre a una vagonata di mod e una grossa selezione di Programmi per Omni-Tool: da Experimental_Barrier_Generator.exe a Terra_Angelis.exe, passando per l’iconico Active_Camo.exe e per il classico Double_Time.exe.
Granate e Tool Kit a profusione, e naturalmente non manca una sezione dedicata ai veicoli, dove troviamo la benemerita M35 Mako, gli shuttle Kodiak e l’amata-odiata Gunship A-61 Mantis, ma anche le fregate di classe Normandy, la Destiny Ascension e perfino una Collector Ship, ma soprattutto i Reaper, tra cui quelli con CR 30+ e un output di danno spropositato.
Ok, ho scritto che dell’altro gioco non si parla. Scherzi a parte, non faccio parte dei fanatici anti-Andromeda: quel titolo aveva dei problemi, dei problemi seri, ma ormai è andata così e speriamo che la lezione sia stata appresa da chi di dovere.
Oltre alle creature e agli elementi a cui abbiamo già accennato, in Mass Effect 5E troviamo molti oggetti presi di peso da ME:Andromeda, dall’Heleus Armor alle armature Angara all’equipaggiamento da Pathfinder, nonché la vera e propria razza giocabile degli Angara, come già detto. Se non avete un Jaal Ama Darav nel vostro party, siete delle brutte persone.
L’affinità sostanziale, però, è stata introdotta con delle regole ad hoc: alcune abilità ed equipaggiamenti possono infliggere al bersaglio tutta una nuova serie di Condizioni, dal congelato al sospeso in aria, che fanno sì che questo sia innescato (primed) e pronto per la detonazione che, come in Mass Effect: Andromeda, scatena un putiferio ad area e infligge uno sproposito di danni da Fuoco, Freddo, Fulmine, Forza oppure Necrotici.
Un’altra Condizione introdotta da Mass Effect 5E, che probabilmente ruberò senza ritegno alcuno per introdurla in qualche campagna, è quella dell’Indottrinamento, causato non solo dal contatto con tecnologia Reaper, ma anche dall’azione attiva di determinate creature. Bello, eh?
Ricalcando lo status di Affaticamento, l’Indottrinamento si suddivide in sei livelli: si va dai sogni di ombre oleose e nero siderale, che ci tormentano e ci impediscono di riposare bene, si arriva non solo al conversare amabilmente con le voci nella nostra testa ma al dar loro ragione, e si finisce poi per diventare dei veri e propri thrall dei Reaper.
Bwaaaaahm. Sapete, l’inquietante effetto sonoro dei Reaper? No? Andiamo oltre.
Per ovvie ragioni, alcuni elementi del manuale di D&D 5E non sarebbero riusciti a coprire per bene alcune delle situazioni introdotte da un’ambientazione spaziale, e quindi sono stati modificati: dove vedete il tag Changed, significa che lì è stata operata una modifica sostanziale.
Altri aspetti sono stati introdotti ex-novo, per facilitare l’immersione nell’universo di Mass Effect, e lì troverete il tag New, così da sapere a colpo d’occhio che non si possono dare per scontate alcune meccaniche arci-note di Dungeons & Dragons.
Tra le altre cose, in Mass Effect 5E sono state introdotte nuove skill, come ad esempio Elettronica, Ingegneria e Scienza, e ne sono state modificate altre per rendere il sistema di gioco più coerente con un’ambientazione in cui, potenzialmente si può viaggiare da una galassia all’altra.
Non che lo si consigli: il manuale specifica che sarebbe meglio scegliere se giocare nella Via Lattea o in Andromeda, a meno che il party non intenda farsi un sonnellino di 600 anni circa.
Inoltre questa homebrew non introduce soltanto nuove tipologie di armamento, ma offre anche una grossa novità per quanto riguarda le armature: abbiamo quattro slot, cioè Testa – Torace – Braccia – Gambe, in cui possiamo equipaggiare differenti tipologie di armatura, per avere bonus diversificati e poter quindi personalizzare il rapporto tra scudi, punti vita e abilità aggiuntivi.
Invece nel normale D&D di quinta, tanto per fare un esempio, un’armatura di maglia include non soltanto l’usbergo ma anche maniberghe, camaglio e pediberghe; in Mass Effect 5E, invece, potreste indossare una corazza N7, un elmo Blood Dragon Armet (ricordate il DLC dedicato a Dragon Age?), dei guanti Remnant e dei gambali Kett.
Una novità -per me- molto interessante riguarda i bonus per le azioni Paragon / Renegade, che si sommano a quelli che avrebbe normalmente il personaggio, a discrezione del Galaxy Master.
Oltre alla parte relativa ai giocatori, in fondo al manuale trova posto una raccolta di strumenti per il Galaxy Master, piuttosto utili per la gestione quotidiana della sessione.
Tanto per citarne alcuni, abbiamo la possibilità di generare creature, oggetti e armamenti con un numero più che adeguato di opzioni di personalizzazione: con il Grunt Generator, ad esempio, bastano tre o quattro click per avere uno stat block completo di descrizione, allineamento, statistiche, CR, abilità particolari, azioni varie e quant’altro.
Per quanto riguarda il loot, inoltre, possiamo generare automaticamente un tesoro, oppure ricorrere alle tavole come faremmo con la normale Dungeon Master’s Guide.
La creazione delle armature, invece, è estremamente articolata e ben fatta: tramite l’impiego di mod che influenzano le meccaniche, possiamo creare oggetti stand-alone o interi armor set, composti da parti che conferiscono bonus che stackano e si integrano tra loro.
In sostanza possiamo dire che gli incantamenti +1, +2 e +3 vengono sostituiti dal concetto di Potenza, sempre suddivisa su tre livelli: per ogni livello di Potenza, aumenteranno i bonus conferiti dalla mod dell’armatura, nonché il costo della stessa.
Infine, almeno per il momento, la creazione degli incontri è stata parzialmente delegata all’ottimo Encounter Builder del Kobold Fight Club, che conoscerete senz’altro o che senza dubbio conoscerà il vostro DM, ma in futuro verrà sviluppato un generatore d’incontri customizzato per Mass Effect 5E.
Ok, tutto molto bello e interessante: ma dove possiamo sacrificare i nostri sudati risparmi alle crudeli divinità dei manuali e degli sbrilluccicosi click-clack (cioè i dadi)?
No, calmate i vostri Barbari: Mass Effect 5E non si compra, ve l’ho già detto! Potete trovarlo, però, sul sito ufficiale del progetto. Lo so, lo so, anch’io preferirei un PDF scaricabile. È in cantiere anche quello, ma per adesso non possiamo far altro che inserire il sito di Mass Effect 5E tra i preferiti.
Va detto, ad ogni modo, che almeno per ora non si parla di traduzioni e localizzazioni: se preferite giocare con i manuali in italiano, allora vi indirizzerei verso Journey to Ragnarok o La meravigliosa Torre di Droniel.
Non avete un party o un GM / DM, ma volete giocare al più presto a Mass Effect con carta e penna, senza un PC o senza una console? Tranquilli, non state chiedendo troppo: vi basterà usare il Find-A-Player di Player.it, e potrete attirare creature aliene nella vostra Singolarità prima di lanciarle in orbita, e conversare adorabilmente con la voce dell’Araldo nella vostra testa.
ASSUMING DIRECT CONTROL.
This post was published on 28 Giugno 2019 17:59
Volete iniziare a giocare a Dragon Age: The Veilguard ma non sapete dove mettere le…
Dalla Cina è in arrivo un videogioco che definire bizzarro è dire poco: solamente il…
Siete appassionati di GDR cartacei? A Lucca Comics & Games 2024 è stato eletto il…
I messaggi vocali di Whatsapp non sono affatto così sicuri e innocui come credi, anzi:…
Alla fiera giapponese abbiamo provato con mano l'attesissimo soulslike di S-GAME, che punta a divenire…
Un altro enorme traguardo per Pokémon: la nuova app dedicata ai mostriciattoli tascabili ha raggiunto…