La fine di una campagna di un gioco di ruolo può essere un evento lieto e una tragedia allo stesso tempo. Da una parte c’è il coronamento degli sforzi del party dopo lunghe sessioni, dall’altra non è da escludere la tristezza di dover abbandonare i propri personaggi e interrompere una storia fantastica durata mesi o addirittura anni. Questo articolo è rivolto a tutti coloro che non riescono ad abbandonare la campagna appena conclusa e propone tre metodi per rimanere “ancorati” alle vicende e ai personaggi della stessa. Alcune proposte sono abbastanza canoniche, altre meno… ma scopriamole insieme!
Un grande classico! Chi non ha mai sognato di confrontarsi con i PNG “ai piani alti” o addirittura con le divinità della propria ambientazione? In questo caso il Master deve trovare uno scopo più alto per i propri giocatori e portare la campagna verso vette decisamente epiche. Gli spunti possono arrivare da molteplici fonti, ma ispirarsi alla mitologia classica (greca, romana, ma anche norrena, celtica etc…) è sempre un ottimo metodo per scrivere campagne epiche. In questo modo i giocatori non sarebbero costretti ad abbandonare i propri PG, ma li porterebbero avanti potenzialmente all’infinito.
L’unica pecca di questo metodo è il regolamento di certi GDR e il game design degli stessi. Alcuni giochi hanno sistemi che a “livelli alti” diventano macchinosi se non proprio dannosi al divertimento. L’abilità del Master (e la maturità dei giocatori) sta nel capire quando è il momento di fermarsi. Una soluzione è cambiare gioco e proseguire con un GDR più adatto ad affrontare campagne epiche, ma di questo parleremo meglio nel terzo metodo proposto.
Forse il metodo più “sano” e divertente che potete adottare! Ci sono infinite possibilità di giocare prequel, sequel o campagne parallele… basta avere un po’ di fantasia. Spesso il gruppo di eroi (o la fazione per la quale vivono le loro avventure) ha un gruppo di antagonisti (o una fazione avversaria) e giocare una campagna dal punto di vista dei nemici può essere molto divertente. Altrimenti il Master deve impegnarsi ad imbastire una saga vera e propria, con salti temporali da una campagna all’altra. Il classico prequel vede come protagonisti la generazione antecedente al gruppo di PG della campagna principale, mentre un sequel può essere scritto per la progenie degli eroi. Se non si vogliono adottare legami di parentela, potete immaginare di vivere le avventure che hanno portato alla formazione del regno per il quale i PG han combattuto. Per fare questo basta prendere spunto dalle saghe cinematografiche più celebri… qualcuno ha detto Star Wars!?
Questo metodo potenzialmente non ha pecche, se non la difficoltà nella cura dei dettagli per creare storie che abbiano tra di loro una certa coerenza.
Qui andiamo a parare nel campo della follia vera e propria! La metodologia di base va a ricadere nelle due precedenti: si continua fino a far diventare i PG degli eroi leggendari semi-divini, oppure si crea una saga esplorando le vicende da vari punti di vista o in momenti storici diversi. La differenza sta nel cambiare gioco e ambientazione. Banalmente si può rigiocare la stessa campagna con un altro GDR, magari portando una storia fantasy in un gioco fantascientifico, cambiando i setting, le armi e le capacità dei personaggi… fino a cercare un finale alternativo. Altrimenti potete puntare alla saga su diversi pianeti o addirittura creando realtà parallele, sempre cambiando gioco ad ogni nuova campagna.
Questo metodo ha la grande pecca di poter diventare molto confusionario, ma potrebbe essere anche il suo punto di forza. Ispiratevi a multiversi come quello della Marvel e scoprirete che non è sempre necessario trovare giustificazioni plausibili ai fatti o cercare a tutti i costi una continuità con una coerenza interna.
SBIZZARRITEVI! Oltre a quelli proposti ci sono molti altri modi per continuare una campagna o comunque per non abbandonare un’ambientazione o le tematiche tanto care ai giocatori. Ciò non toglie che sia più che giusto arrivare (prima o poi) ad una conclusione definitiva, lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare tutto da capo con nuovi personaggi e nuove storie. Vi consigliamo solo di fare attenzione: creare una saga o spingere oltre i limiti un gruppo di personaggi crea dipendenza! Giocate responsabilmente.
This post was published on 21 Febbraio 2018 13:25
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